giovedì 25 marzo 2021

Review "Viola e il Blu" di Matteo Bussola

Bookspediani eccomi pronta a parlarvi di un romanzo straordinario, ossia "Viola e il Blu" di Matteo Bussola




Titolo: Viola e il Blu
Autore: Matteo Bussola
Editore: Salani
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 25 Marzo 2021


Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d'accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose 'da maschi' e cose 'da femmine', ma Viola questo fatto non l'ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com'è... In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l'importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono

IL MIO VOTO


Viola è la protagonista di questo romanzo, una bambina di otto anni che è sempre molto curiosa e che ha una grande sete di conoscenza, si fa tante domande su come funziona il mondo e non può che volere risposte e infatti è dal padre che va a cercarle. Come tante famiglie, quella di Viola è caratterizzata da un padre e una madre, eppure è il padre che spesso è a casa e la aiuta con i compiti così come si occupa di andare con lei a prendere un gelato di pomeriggio e questo è perchè fa il pittore, lavora da casa e può occupare la sua giornata come meglio crede mentre invece la madre di Viola è un'ingegnere e quindi spesso è occupata al lavoro durante i pomeriggi, ma non manca mai di prendersi cura della sua famiglia o di pensare a Viola o al marito in ogni attimo. E' una famiglia normale, eppure da un occhio esterno può essere vista come diversa perchè di solito è la mamma a stare a casa e a prendersi cura della famiglia, mentre invece è l'uomo ad andare al lavoro e guadagnare più soldi. Così come è normale considerare che il Rosa sia un colore da femmina, mentre invece il Blu da maschio e ancora le bambole sono giocattoli adatti alle ragazze, mentre invece gli sport come il calcio o quanto altro sono solo riservati ai maschi. Non ci sono regole scritte a riguardo, eppure tutte le sanno e tutte le danno per scontate e quindi Viola non può che chiedere al padre perchè esistono queste differenze, facendoci capire che lei non è una bambina che rientra nei canoni classici perchè ama il Blu come colore e perchè vorrebbe tanto giocare con i suoi compagni, piuttosto che con le bambole e questo nessuno può dirle che è sbagliato, anzi il suo personaggio serve a farci capire che ognuno di noi è perfetto nella sua diversità, che è giusto farsi domande e mettere in discussione determinati stereotipi, così come è giusto comportarsi esattamente come Viola ossia seguire il proprio cuore e non essere mai diversa da come si è.


Viola e il Blu è un libricino composto da poco più di cento pagine eppure è una storia che va a toccare uno dei temi più importanti di sempre e che ovviamente riesce ad entrare nel cuore del lettore già dopo le prime pagine. Abbiamo infatti una protagonista che non ha paura di esporre i suoi dubbi al padre su quello che vede accadere nel mondo, una bambina di otto anni forse più saggia di tanti altri adulti che ha il coraggio di mettere in discussione tantissimi stereotipi di questo mondo e ad uno ad uno il padre di Viola va a spiegarle la verità, che non è universale e perfetta e che serve solo a farle capire che non c'è nulla di male ad essere diversi, a lottare per restare se stessi in tutto e per tutto. Viola per esempio ama il Blu come colore, ma questo sembra in qualche modo appartenere ai ragazzi e quindi c'è qualcosa di sbagliato ad apprezzarlo? E ancora, suo padre è quello che si occupa più di lei durante il pomeriggio, quando invece sua madre è al lavoro e la società ci ha sempre dato questa versione di come dovrebbe essere la donna a restare a casa, mentre l'uomo dovrebbe essere costantemente impegnato al lavoro per prendersi cura della sua famiglia. Ma c'è qualcosa di sbagliato se accade l'opposto, se alla fine della fiera c'è una famiglia che ama il proprio figlio e se ne prende cura? E ancora, una bambina può essere interessata anche al calcio o allo sport, oltre che a giocare con le bambole, senza essere allontanata perchè è uno sport da maschi? E un ragazzino può acquistare i fumetti che vuole, senza avere paura di essere chiamato femminuccia? Può indossare indumenti rosa senza scatenare le risate degli altri?
La risposta è assolutamente si, abbiamo sempre imparato che esistono maschi e femmine e che ad ognuno appartiene una determinata cosa, un determinato colore e un determinato compito ma nel 2021 è assolutamente possibile sdoganare certi stereotipi, ormai la normalità è qualcosa di sopravvalutato ed è la diversità a spiccare, che poi essere se stessi non significa certamente essere diversi o imperfetti, significa semplicemente portare avanti le proprie passioni e le proprie idee senza venire preso in giro o allontanato da altri per questo e in sole cento pagine Matteo Bussola riesce a parlare di tutto questo, in un modo talmente semplice e diretto da far piangere il cuore.


Avevo già conosciuto Matteo Bussola tramite il suo ultimo romanzo, che mi aveva fatto apprezzare tantissimo l'autore, ma in questo libro a mio avviso si è decisamente superato, sdoganando tantissimi stereotipi a partire anche da piccolissimi dettagli. Nel romanzo per esempio dice che di base  ci sono regole, come per esempio a scuola non si scrive mai con la penna rossa per dire, ma si preferisce quella nera e così accade anche nei romanzi, dove è l'inchiostro nero a predominare. Ma in questo libro il richiamo al Blu e quindi al colore preferito di Viola è evidente in tutto: a partire dalla copertina, dall'inchiostro blu con cui è stato scritto questo romanzo, fino alle stesse illustrazioni dell'autore che ovviamente anche queste vengono fatte usando il blu come colore. L'autore afferma che questo libro è nato grazie alle coversazioni avute con le sue figlie e infatti Viola incarna un poco tutti noi, una bambina che sa già ad otto anni chi vuole essere: certamente non uno stereotipo. Ed è per questo che Viola e il Blu risulta essere una storia così potente e necessaria per tutti, perchè non solo ha il coraggio di osare e di mettere blu su bianco che tutto è possibile, ma perchè anticipa le tante domande che si fanno i ragazzi e che anche gli adulti si fanno, è insomma una storia che permette di sognare e di farci capire che è normale non rientrare perfettamente in una casellina perchè il mondo è bello perchè è vario e ognuno è libero di avere un colore preferito che non sia tipico di un determinato genere, così come va benissimo avere interessi per lo sport se si è una femmina così come manifestare più affetto e i propri sentimenti senza avere paura di essere tacciato come femminuccia.
Matteo Bussola è un autore incredibile, non servivano altre dimostrazioni, ma in questo romanzo si è davvero superato e io non posso che tessere le lodi di questa storia che nella sua semplicità e nel suo essere diretto riesce a toccare un tasto importante ancora oggi riguardanti tantissimi stereotipi e ovviamente spinge a riflettere su questi. Viola e il Blu è una di quelle letture che dovrebbe rendere obbligatorie a scuola per i ragazzi, così come penso sia una lettura che anche i lettori più grandi dovrebbero fare, anche solo per capire che non sempre determinate cose vanno date per scontato e che a volte un grazie potrebbe davvero risvoltare la giornata.



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