martedì 6 settembre 2016

Recensione: "Il gioco del male" di Angela Marson

Buongiorno readers, oggi sono qui a parlarvi di un libro che ho amato con tutta me stessa.
Un libro che ha saputo tenermi incollata alle pagine fino alla fine.


Titolo: Il gioco del male
Autore: Angela Marson
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller

IL MIO VOTO






Quando viene rinvenuto un cadavere mutilato, la detective Kim Stone e il suo team sono chiamati a investigare. Sembra un semplice caso di vendetta personale, ma l’omicidio è solo il primo di una serie di delitti che via via diventano più cruenti. È evidente che dietro tutto questo c’è qualcuno con un piano preciso da realizzare. Mentre le indagini si fanno sempre più frenetiche, Kim si ritrova nel mirino di un individuo spietato e deciso a mettere in atto il proprio progetto criminale, a qualunque costo. Contro un sociopatico che sembra conoscere ogni sua debolezza, la detective Stone si rende conto che ogni mossa potrebbe esserle letale. E così, mentre il numero delle vittime continua a crescere, Kim dovrà considerare ogni minima traccia, perché con un avversario del genere anche la più remota pista va percorsa per fermare il massacro. E questa volta è una questione personale.




<< Ti sei ripresa il controllo, il destino, la tua luce. >>

Aimè, anche io sono entrata nel circolo degli amanti sfegatati del thriller. 
La casa editrice Newton Compton, che ringrazio ancora tantissimo, mi ha mandato a sorpresa questa perla e ispirata dalla copertina, mi sono fondata subito sul romanzo. 
Di certo non mi aspettavo che mi risucchiasse tra le sue pagine con tutta questa prepotenza e tanto meno che mi procurasse uno stato di ansia continua per sapere come proseguiva la storia. 
Già da qui potete capire che il mio parere è indubbiamente positivo. 
Sono pochi i libri che sanno tenermi incollata alle pagine; leggendo molto, c'è sempre qualcosa che mi fa storcere il naso, ma questo romanzo mi è entrato nella testa e ha saputo covarci la giusta suspense, come voleva l'autrice, di una bravura eccellente. 
La nostra protagonista è Kim Stone, la sua storia viene narrata in terza persona.  È una detective di successo, eccelle nel suo lavoro ed è rispettata da tutti. 
Questa è la sua vita pubblica, ma in privato...  Kim è sola, ha solo un amico e il suo passato la tormenta, non sopporta i contatti umani e si tiene alla larga dalle persone. 
Tuttavia Kim è una protagonista con la P maiuscola, è determinata e pronta a lottare per ciò in cui crede, anche se questo significa scendere a patti con i suoi demoni, trovarsi faccia a faccia con loro e affrontarli.
Kim Stone è una vera dura, una protagonista con le "palle". (Perdonatemi il termine, ma in Kim Stone è l'unico aggettivo adatto).
La vicenda comincia con un indagine su un'uomo accusato di stupro familiare. Kim prende di petto la vicenda e inizia a entrare cuore, anima e corpo nel caso.



<< ''  La mente è la sua sede, e in se stessa può far dell'inferno un cielo, e del ciel fare un inferno. '' >>


Quando incastrano l'uomo accusato di stupro, iniziano a succedere fatti stranissimi. Persone che si suicidano, vittime che uccidono i propri aguzzini, madri che soffocano i figli, ecc.  
Kim inizia quindi a indagare sulla dottoressa Alexandra Thorne, una psicologa che segue in maniera ravvicinata tutte quelle persone affette da crisi post aggressione e da vicende spiacevoli e la stessa dottoressa che seguiva i pazienti che commettono le vicende.
Nessuno crede in Kim, la dottoressa Thorne è amata e apprezzata da tutti e nessuno riesce a sospettare di una
donna sexy, in carriera e di successo come lei.
Ma fin dal loro primo incontro Kim capisce subito che Alex è una donna tosta e man mano che la storia prosegue, le darà gran filo da torcere, usando i suoi punti deboli contro di lei.
Cercando di manipolarla.
La dottoressa Thorne è allo stesso livello di Kim.
Sono due facce della stessa medaglia.
Sono amore e odio.
Entrambe si disprezzano, ma entrambe sono incuriosite l'una dall'altra.



<< Qualsiasi mestiere presenta le sue contraddizioni.  È l'eccezione che conferma la regola. >>


La storia è veramente ben costruita.  Ogni personaggio ha una sua personalità delineata con zelo. 
La narrazione è scorrevole e si alternano capitoli in cui la protagonista delle vicende è Kim e altri in cui la protagonista delle vicende è Alex. 
Ho apprezzato davvero tanto entrare nella testa dell'assassino. Fin da subito si capisce chi è, ma ciò che effettivamente tiene il lettore incollato alle pagine è il capire perché. Riuscire ad entrare nella testa di una persona anormale e capire per quale motivo compie le sue azioni. 
Alex è una protagonista davvero tosta, è una manipolatrice, ogni cosa che fa, la fa per arrivare ad uno scopo.  Non prova emozioni verso gli altri ed è un abilissima bugiarda.  Io l'ho adorata: contorta e folle al punto giusto da rimanere impressa nella mia mente. 
Concludendo, ho amato questo romanzo, come già avrete immaginato e ve lo consiglio vivamente anche se non siete appassionati accaniti di thriller.  
È originale e scritto bene e mette in luce il tema della sociopatia in un modo davvero particolare e ben strutturato.


La serie è composta da:

1) Urla nel silenzio
2) Il gioco del male
3) Lost Girls
+ altri romanzi a seguire

- Ogni libro è un caso a sé perciò non è obbligatorio leggere tutti i romanzi.





Ed eccovi la mia copia ♥




Cosa ne pensate?
Lo avete letto ??
Vi ispira?



Nicole. ♥

2 commenti:

  1. Ahhhh ma perche' prima leggevo tanti thriller ed ora nn m viene piu' vogliaa?!!! Uffaaaa ma tornero' in thriller mood e lo leggero' Nicole, ce la faro'! ^_^

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