Autore: Tabea Bach
Editore: Giunti
Genere: Narrativa
Data di uscita: 2 maggio 2018
IL MIO VOTO
Sylvia è una donna di trentacinque anni felicemente sposata da dieci con Holger, un uomo di affari che è spesso via per lavoro, come lei del resto, che si occupa di salvare le attività che rischiano di dichiarare bancarotta.
I due insieme sono perfetti, capiscono perfettamente il lavoro dell'altro e quanto spesso venga prima del loro matrimonio.
Sylvia già una volta è rimasta ferita dall'amore e non vuole assolutamente esserlo di nuovo, per questo pensa che Holger sia la persona giusta, la loro relazione si basa sulla fiducia e sulla stima reciproca.
E' un giorno come gli altri quando Sylvia scopre che sua zia Lucie è morta ormai da tempo e le ha lasciato in eredità il suo vivaio, un ambiente ormai prossimo alla bancarotta e di cui Holger non vede l'ora di liberarsi.
Per Sylvia non ci sono motivi per tenerlo, del resto non sentiva la zia da tantissimo tempo perchè in famiglia non era ben vista, per cui vuole archiviare in fretta questa parentesi.
Eppure la velocità di Holger di liberarsi del vivaio in qualche modo insospettisce Sylvia, che ritrovatasi improvvisamente libera per un mese dal lavoro, decide di partire da Monaco per raggiungere la sua destinazione in Francia, più precisamente in Bretagna, dove si trova l'eredità della zia.
Al suo arrivo però l'immagine del vivaio è ben diversa perchè si ritrova davanti una piccola meraviglia formata da bellissime camelie, molto distanti dall'essere solo un vivaio perchè quello che Lucie le ha lasciato è una piccola isoletta, un piccolo angolo di paradiso.
E a dirigerlo c'è Solenn, una donna un po' rude e fredda ma che vuole solo proteggere il luogo che chiama casa.
Al suo arrivo Sylvia conosce anche Mael, un uomo che la attrae fin da subito e a cui non riesce a resistere.
La donna decide di non rivelare la sua identità, per comprender meglio il posto, ma una cosa è certa: Holger l'ha ingannata e deve assolutamente scoprire cosa nasconde il marito, prima che sia troppo tardi.
L'isola delle camelie è stata una lettura che mi ha travolto.
Mi sono rapidamente ritrovata immersa nella storia di Sylvia, una ragazza che pensa solo a guadagnare soldi e al lavoro, senza mai prendersi una pausa o godersi la vita.
Sylvia è una ragazza dalla famiglia complicata, la sorella della madre è come un tabù per loro e anche solo nominarla è proibito. Per questo, quando riceve la notizia della sua morte, la protagonista si accorge di non aver pensato a lei da molto tempo e improvvisamente ha voglia di sapere perchè era così complicata la sua relazione con il resto della famiglia e soprattutto perchè ha deciso di lasciare a lei la sua eredità.
Un'eredità che Sylvia non vuole e per questo, convinta delle parole del marito, decide di liberarsene in fretta.
Mai la donna potrebbe pensare che Holger le sta mentendo e infatti, alla prima occasione libera, va in Bretagna a vedere il vivaio e scopre con grande sorpresa che la zia le ha lasciato un'isola, un paradiso sia per gli occhi che per la mente, ed è allora che capisce che il marito per la prima volta non è stato completamente onesto con lei.
Sylvia passa in incognito del tempo nell'isola e qui ha occasione di capire tante cose sulla zia Lucie e sul perchè è stata allontanata dalla famiglia, un aspetto che mi è piaciuto molto che l'autrice abbia messo in luce.
Quello che mi ha fatto storcere il naso è stata la grande attrazione fin da subito tra Mael e la protagonista, certo esiste il colpo di fulmine ma Sylvia è comunque sposata e non ci pensa due volte a frequentare un ragazzo che conosce appena, ovviamente in grande segreto perchè Mael non sa che lei sta per vendere l'isola e non sa che è sposata.
Passare qualche attimo sull'isola le fa capire che non è giusto liberarsene, ma ormai sembra essere troppo tardi perchè la persona di cui più si fidava, l'ha tradita.
Sylvia non è estranea al tradimento e per questo ha sempre cercato di aprirsi poco o di scegliere le cose più sicure nella sua vita, per evitare di soffrire di nuovo.
L'autrice però con il romanzo ci fa capire che la fiducia è qualcosa di prezioso, che però bisogna dare per rischiare e mettersi in gioco e spesso si vince, ma altre si perde.
Ma non per questo bisogna trattenersi dal vivere appieno.
Tabea Bach con la sua scrittura semplice ma evocativa ci trasporta in Bretagna con Sylvia ed è come se anche noi fossimo nell'isola con lei, si può quasi sentire nell'aria l'odore delle camelie mentre si legge il libro e si respira un'aria di serenità che lascia una calma incredibile.
E' grazie all'isola che Sylvia cambia, smette per un attimo di pensare al lavoro e capisce di aver ritrovato un pezzo di sua zia, è proprio in quella casa e non può certamente liberarsene.
Per una volta Sylvia è disposta a lottare con tutto quello che ha non solo per un posto che sente molto più vicino della sua casa a Monaco, ma anche per le persone che lavorano all'isola e che lavorano con tanta passione ai fiori.
Si vede bene come l'autrice abbia studiato e si sia documentata sui vari procedimenti della loro creazione e devo dire che è stato davvero interessante conoscerne i dettagli.
L'isola delle Camelie è una lettura perfetta per quest'estate, per chi ha bisogno qualcosa di leggero e che immerga completamente in un mondo lontano, facendo sognare un paradiso incantevole che rischia di esser perduto per sempre.
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