Buongiorno bookspediani!
Perdonate l'assenza, in questi giorni sono stata spesso in giro e risucchiata nel mondo delle serie televisive, ma ora sono tornata a pieno regime e sul blog vi attende la recensione del nuovo libro di Amy Harmon, ossia L'incantesimo della spada. Pronti?
Titolo: L'incantesimo della spada
Perdonate l'assenza, in questi giorni sono stata spesso in giro e risucchiata nel mondo delle serie televisive, ma ora sono tornata a pieno regime e sul blog vi attende la recensione del nuovo libro di Amy Harmon, ossia L'incantesimo della spada. Pronti?
Titolo: L'incantesimo della spada
Autore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton
Genere: Fantasy
Data di uscita: 5 Luglio 2018
Data di uscita: 5 Luglio 2018
«Deglutisci, figlia. Ingoia le parole, bloccale nel profondo della tua anima. Nascondile, chiudi la bocca sul tuo potere. Non maledire, non curare. Non parlerai, ma imparerai. Silenzio, figlia. Rimani viva».
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell’ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell’avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re.
In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l’unica magia rimasta potrebbe essere l’amore. Ma chi potrebbe mai amare… Un uccellino?
IL MIO VOTO
Lark è solo una bambina quando sua madre viene uccisa davanti a lei, vittima di un re crudele che non sa accettare le persone diverse da lui, coloro che hanno doni e che usano per curare, piuttosto che per distruggere.
Ma prima di andarsene la donna riesce a mettere in salvo la figlia, togliendole la parola e così anche la possibilità di usare il suo dono, e legando la sua vita al padre, un uomo che non l'ha mai davvero amata e allo stesso prevedendo il destino del re e di suo figlio, maledicendoli per le loro colpe.
Da quel giorno la vita di Lark è fatta di silenzio e la ragazza si è chiusa in se stessa, riuscendo a comunicare solo a gesti quello che vorrebbe dire ma facendosi capire solo da chi è intenzionato a darle un po' del suo tempo.
Lark è rimasta in vita grazie a sua madre, ma è prigioniera della sua stessa casa: è del resto una persona indifesa che potrebbe portare suo padre alla morte, qualora venisse fuori il loro legame, e questo l'uomo non può permetterselo.
Specie ora che vuole rivendicare il trono per sè e togliere il trono al re.
A comando del regno infatti ora c'è Re Tiras, il figlio dell'uomo che ha ucciso la madre di Lark: un sovrano che cerca di essere giusto e ben lontano dalla crudeltà del padre, ma che è costretto a pagare ancora per le sue colpe.
E' proprio il re in persona ad arrivare a casa di Lark per chiedere spiegazioni sul mancato arrivo dell'esercito del padre, il quale non vuole certamente dare i suoi uomini per una causa in cui non crede, e in un attimo di distrazione issa la ragazza nel suo cavallo e decide di portare a casa con lui, almeno fino a quando non avrà quello che chiede dall'uomo.
Lark passa così dall'essere prigioniera in casa sua ad essere prigioniera a casa del re, restando sempre relegata in una stanza ma ben curata e nutrita.
Ben presto però la sua prigionia cambia quando il re spesso la va a visitare e le insegna a scrivere, permettendo così alle parole di formarsi dentro la sua testa e di comunicare con gli altri. Tiras però capisce anche quanto Lark possa essere utile e in un attimo diventa la sua arma segreta contro i nemici del regno, nulla di più.
Del resto Lark sa bene di non contare nulla, chi potrebbe mai tenere ad un fragile uccellino come lei?
Aspettavo con grande trepidazione l'uscita del nuovo libro di Amy Harmon, un'autrice che regala storie indimenticabili e anche questa volta ha scritto una storia unica in questa sua nuova avventura nel genere fantasy.
La protagonista è Lark, una ragazza che fin da bambina ha un potere incredibile e le basta una parola per scatenarlo.
Purtroppo vive in un mondo in cui essere speciali è un crimine e la pena per esserlo è la morte, per proteggerla quindi sua madre si sacrifica al suo posto e le toglie l'arma che la rende così speciale ma pericolosa: la parola.
Lark passa quindi stagione dopo stagione, chiusa nel suo piccolo castello, con solo un troll per amico, incapace di leggere e scriver e di conseguenza di comunicare le cose più complesse, limitandosi a sopravvivere e non vivere.
Lark è una prigioniera nella sua stessa casa che quando viene presa in ostaggio dal re Tiras, passa da una prigionia all'altra, senza nessuna possibilità di dire la sua.
La differenza però è che Tiras vede qualcosa in lei, che lo costringe a passare del tempo insieme e ad insegnarle a scrivere, dandole così l'occasione di recuperare una piccola parte di quello che le è stato tolto.
Ma così come Lark tiene segreto la portata del suo potere, anche Tiras ha qualcosa da nascondere, qualcosa che potrebbe costargli il trono.
Nonostante Lark possa sembrare una povera ragazza in pericolo, dentro di lei arde un fuoco che brama solo la libertà. Dall'esterno sembra un uccellino spaesato, ma dentro di lei è racchiuso un grande potere e non appena Tiras se ne accorge, non si fa problemi ad usarla come arma per vincere l'invasione dei nemici, non capendo però che più la avvicina a sè, più non è solo un'arma per lui, ma qualcosa di più, che ha paura di dire a voce alta.
Lark mi è piaciuta molto come protagonista: non si è mai lasciata abbattere dalle avversità della vita e nonostante non abbia mai avuto qualcuno che tenesse davvero a lei, non ha mai perso la sua bontà e la sua voglia di aiutare.
A volte però ho trovato il suo comportamento incoerente, specie nei confronti di Tiras, il quale non è un sovrano crudele, ma un uomo che sa bene come giocare d'astuzia e anche se spesso le sue intenzioni sono buone, sbaglia il modo e in questo Lark è una delle poche a tenergli testa, nonostante non si tiri mai indietro sulle sue richieste.
Oltre ai due protagonisti principali emergono tanti altri personaggi, come il troll Boojhoni, il padre di Lark e tutti i rappresentanti delle varie province del regno, preoccupati di come il re usa il suo potere, ma ce ne è uno in particolare che sovrasta gli altri e che riesce a guadagnarsi un piccolo spazio nel cuore del lettore: Kjell.
Kjell è un abile guerriero che darebbe la vita per il suo re ed è estremamente protettivo nei suoi confronti, tanto che non vede mai di buon occhio il tempo che Tiras passa con Lark e soprattutto il sentimento che a poco a poco nasce tra i due. I suoi modi di porsi sono altamente discutibili, ma non si può non amare come personaggio, anche se spesso si fa odiare. Della sua storia abbiamo solo un assaggio, ma spero presto di leggere il libro a lui dedicato.
L'incantesimo della spada non è un fantasy complesso, eppure Amy Harmon è riuscita rendere la storia unica e originale: i suoi personaggi discendono tutti da quattro portatori del dono e sono in molti ad averlo, ma sono tutti terrorizzati di usarlo e per questo non rivelano la verità.
Sono la magia e l'amore che portano avanti la trama e consentono al lettore di divorarsi le quasi quattrocento pagine del libro in un attimo ed è grazie anche allo stile ricercato e scorrevole della Harmon che ci si immerge completamente nella lettura e arrivati alla fine è difficile dover lasciare andare i personaggi, tanto sono entrati sottopelle.
Non è facile destreggiarsi in più generi narrativi e riuscire ad incuriosire il lettore e a tenerlo incollato alle pagine ogni volta, eppure Amy Harmon ha la capacità di arrivare dritta al cuore in qualsiasi ambito e in qualsiasi genere, perchè riesce sempre a creare storie nuove e mai banali, cariche di pathos e con personaggi indimenticabili che non si piegano mai davanti alle avversità, ma lottano arduamente per trovare il loro posto nel mondo.
Se ancora non conoscete Amy Harmon o non avete mai letto nulla di suo, vi consiglio caldamente di rimediare e di non fermarvi ai pregiudizi, è un'autrice che merita di essere conosciuta per il suo talento.
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