Buon giorno bookspediani.
Oggi vi attende il mio pensiero su un romanzo che non vedevo l'ora di scoprire, parlo di Circe di Madeline Miller.
Titolo: Circe
Autore: Madeline Miller
Editore: Sonzogno
Genere: Fantasy
Data di uscita: 14 Febbraio 2019
Nella casa del dio Sole nasce una bambina, Circe, tanto diversa dai suoi genitori e fratelli divini. Ha un aspetto fosco, un carattere difficile e, soprattutto, preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Per queste sue eccentricità, e a seguito dei primi amori infelici, finirà esiliata sull'isola di Eea, dove affinerà le arti magiche, scoprirà le virtù delle piante e apprenderà a addomesticare le bestie. Qui il suo destino si incrocerà con quello di alcuni dei principali eroi della mitologia classica: l'inventore Dedalo e il suo figlio ribelle Icaro, il mostruoso Minotauro, l'avventuroso Giasone e la tragica Medea, e poi, naturalmente, il suo amato Odisseo, ma anche il figlio di lui Telemaco e la moglie Penelope..
IL MIO VOTO
Fin dalla sua nascita, Circe si differenzia dai suoi fratelli e dalla sua famiglia non soltanto per il suo aspetto, che è a tutti gli effetti anonimo, ma anche per il suo carattere. La bambina non si sente mai completamente a casa, l'unica persona della sua famiglia con cui riesce ad avere un contatto è il fratello, mentre invece le sorelle non fanno che allontanarla da loro e prendersi gioco di lei.
Anche le sue abilità divine tardano a manifestarsi, facendola sentire sempre più un pesce fuor d'acqua nel suo stesso mondo, una ragazza che cresce senza aver davvero nessuno accanto che le faccia capire quanto è speciale, che spesso trasgredisce alle regole aiutando chi in verità merita di essere punito e che, per noia, si interessa molto di più al mondo umano piuttosto che a quello degli dei.
E' proprio a causa di un umano che la sua storia viene messa a dura prova: la ragazza infatti si innamora di un semplice mortale che, come primo ostacolo per un loro ipotetico futuro, può invecchiare a differenza di Circe e così, memore di quello che è capace il suo mondo, non esita a renderlo un immortale. L'uomo però non sembra interessato a lei in nessun mondo, anzi propende per sposare Scilla e ancora una volta la natura egoista della ragazza esce fuori, trasformando la ninfa in un mostro a sei teste.
E' in questo momento, finalmente, che capisce di non essere una semplice ragazza ma una maga.
A causa però delle sue azioni ingiustificabili, il padre e Zeus stesso decidono di bandirla dalla sua stessa casa e dalla sua stessa famiglia, esiliandola nella lontana isola di Eea.
Qui, completamente sola, Circe ha modo di sperimentare la sua magia e di capire come può utilizzarla al meglio.
Ella infatti sembra avere una speciale predilezione per le illusioni ma, in completa solitudine è difficile comprendere la potenza del suo potere. Intanto il tempo avanza inesorabile, sebbene lei non senta alcuna differenza, e per combattere la solitudine passa il suo tempo con gli animali che abitano l'isola e infatti una leonessa è quella che diventa la sua miglior confidente.
Ma, sebbene Circe sia esiliata dal suo mondo, questo non impedisce ad altre persone di approdare nella sua isola.
Del resto il suo è un destino già scritto e non potrà evitare di incontrare Dedalo, mandato da una delle sue sorelle per chiederle aiuto e allo stesso tempo per metterla in difficoltà e, nonostante il poco tempo che trascorrerà con lui, non potrà fare a meno di affezionarsi a lui e piangere per lui e per il suo fato. Non mancherà il suo incontro con il Minotauro e con esso tutti i protagonisti che caratterizzano la sua storia e con lui tanti altri personaggi che hanno caratterizzato la sua vita. Fino ad arrivare a quello più importante di tutti, predetto dal destino: Odisseo.
Madeline Miller è un'autrice che ha fatto certamente parlare di sè per il suo romanzo d'esordio "La canzone di Achille", una storia che ha incantato milioni di persone e che io ho sempre avuto timore di leggere per via delle grandissime aspettative. Tuttavia a Circe non ho saputo resistere, anzi mi ci sono buttata subito a capofitto.
Sebbene la Miller usi come protagonista principale una delle figure più famose della mitologia greca, la sua cura del personaggio della maga è talmente attenta e precisa da non farla sembrare un personaggio irraggiungibile, ma una semplice donna come tante altre.
Il fatto che l'autrice parta dalle origini di Circe fino a farla crescere a poco a poco nella famosa maga che noi tutti conosciamo, offre la possibilità al lettore di vederla in una luce totalmente innovativa: abbiamo la possibilità di vederla come una persona, come una ragazza che non si sente a suo agio nel suo mondo e che ha difficoltà a capire il suo ruolo, visto che non sembra rientrare in nessuno come invece sanno fare le sue sorelle e suo fratello.
Fin dal principio la Miller ci mostra una donna allontanata dalla madre per il suo aspetto e per il suo essere essenzialmente normale, senza avere alcun elemento interessante o speciale e che questo allontanamento abbia creato in qualche modo la paura in Circe di non essere mai abbastanza, di voler essere accettata per quello che è.
Il fatto stesso che le tocchi andare contro le regole per ottenere amore da qualcuno che non sembra interessato, nonostante tutto quello che abbia fatto per lui, la dice lunga sul suo senso di inadeguatezza.
E' durante il suo esilio che Circe ha occasione di apprendere molto di più su se stessa, scoprendo di non essere così normale come poteva apparire e, nonostante il suo allontanamento sia fatto apposta per espiare le sue colpe, in qualche modo la sua isola sembra diventare una meta quasi obbligatoria di tanti personaggi che hanno caratterizzato la storia di Circe e che l'hanno resa quello che è oggi. Ho amato come la Miller abbia costruito la sua storia, incrociando la sua strada con i personaggi più famosi della mitologia greca e aggiungendo ogni volta qualcosa in più al personaggio di Circe, la quale sembra quasi felice di essere finalmente lontano da tutto e da tutti ma allo stesso tempo sembra soffrire tremendamente di solitudine e, nonostante venga spesso messa in difficoltà da chi si reca nella sua isola e le causi solo dolore, non può fare altro se non accettarlo, perchè ancora una volta si rivede quando era piccola, quando nessuno si curava davvero di lei e l'unica persona a cui può dare il merito del suo percorso è se stessa. Circe è un personaggio decisamente controverso: spesso si ama e si tifa per lei, altre volte invece si odia per il suo egoismo e per la sua voglia di dimostrare chi è davvero. Tuttavia durante la sua crescita manifesta anche pentimento per quello che ha fatto e, sebbene non si possa più tornare indietro, è importante provare rimorso, perchè ancora una volta sottolinea la sua umanità.
Fino ad ora avevo sentito solo lodi per Madeline Miller senz però controllare io stessa e ora che ho letto un suo romanzo posso comprendere perchè è tanto acclamata e questo mi spinge sempre di più ad avventurarmi sul suo romanzo d'esordio. Con Circe la Miller ha fatto davvero uno splendido lavoro, non limitandosi a raccontare un semplice mito di un personaggio famoso, ma lo ha plasmato dall'inizio alla fine, costruendolo secondo il suo giudizio e rendendo la maga una protagonista estremamente interessante, cosa che studiando l'Odissea a scuola certamente non si verificava.
Il romanzo è composto da quasi quattrocento pagine eppure lo stile dell'autrice è scorrevole, trascinante e non annoia mai, anzi a tratti è davvero difficile staccarsi da questa storia poichè si è sempre più rapiti dalla vicenda di Circe e dal suo bellissimo percorso evolutivo.
Non è facile scrivere romanzi su personaggi mitologici e farli sentire vicino al lettore, quasi fosse una persona semplice e normale che potremmo incrociare per strada, eppure la Miller c'è riuscita, suscitando una tremenda empatia per Circe, ma non solo per lei poichè tutti gli altri personaggi che compaiono nella storia sono ben caratterizzati e soprattutto l'intera famiglia degli dei è capace di farsi odiare come pochi. Circe è un romanzo che sono sicura incanterà i tutti i lettori, anche gli avversi alla mitologia, perchè non si può leggere questo libro e non venirne affascinati e uscirne completamente rapiti dalla sua protagonista e dalla sua autrice.
Non nascondo che mi incuriosisce! Ci penserò :)
RispondiEliminaAnche per me è stata la prima volta con la Miller <3 E, come te, ne sono rimasta davvero colpita: al prossimo ordine Amazon, ci infilerò sicuramente "La canzone di Achille" ;) <3
RispondiEliminaSono davvero curiosa di leggere questo libro! Mi attira sin dalla sua uscita in lingua originale, e adesso che è stato tradotto direi che non ho più scuse 😉
RispondiEliminaMi ha spezzato il cuore leggere di tutte le sue sofferenze. E' un personaggio che ne ha patite davvero tante e fin dalla nascita. Circe mi ha davvero conquistata e spero presto di leggere anche La canzone di Achille.
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