Buon salve bookspediani.
Dopo qualche tempo di assenza io e Sabrina di Reading at Tiffany's siamo tornate con una nuova recensione di un titolo inedito ossia "Bone Crier's Moon" di Kathryn Purdie.
Titolo: Bone Crier's Moon
Autore: Kathryn Purdie
Editore: Harper Collins
Genere: Fantasy
Data di uscita: 30 Aprile 2020
Le Bone Criers sono le ultime discendenti di un'antica famiglia incaricata di usare la magia che ricavano dalle ossa degli animali per guidare le anime dei morti nell'aldilà prima che questi si nutrano della luce dei viventi.
Ailesse è stata preparata fin dalla nascita a diventare la loro guida, ma prima deve completare il suo rito di passaggio ossia uccidere il ragazzo che è destinata ad amare.
Il padre di Bastien è stato ucciso da una Bone Crier ed è da quel giorno che cerca vendetta. Ora però la sua vendetta deve aspettare perchè il rituale di Ailesse è iniziato e i loro destini sono intrecciati, sia in vita che nella morte.
IL MIO VOTO
Ailesse, Sabine e Bastien sono i tre personaggi principali di questa storia, i tre narratori che ci fanno immergere in questa avventura, dei protagonisti completamente diversi tra loro che tuttavia non possono che farci immedesimare in questo romanzo così particolare. Ailesse e Sabine sono migliori amiche, sono due Bone Crier quindi di fatto delle future traghettatrici di anime, due personaggi completamente differenti sia come modo di pensare che come modo di agire, ma che comunque si completano a vicenda. Ailesse è la figlia della Matrona, l'erede delle Bone Crier quindi colei che un giorno sarà a comando di tutto ed è per questo che mira ad essere perfetta non solo per se stessa ma per sua madre, per dimostrarle il suo valore. Ailesse quindi fa tutto quello che ci si aspetta da lei: è temeraria, è disposta a rischiare e a bruciare delle tappe prima del tempo per far capire che merita davvero il ruolo che le è stato assegnato e lo dimostra anche solo scegliendo animali molto difficili da affrontare e uccidere, per formare la sua collana di ossa che di fatto sono come amuleti, le servono per attingere alla loro forza ed essere quindo un passo più vicina dall'essere una Ferrier. Ben diversa è invece Sabine, la quale odia togliere la vita alle persone e agli animali, sebbene servano tre ossa per dimostrare di voler essere una Bone Crier, Sabine ne ha solo uno e ha fatto molta fatica anche a procurarselo perchè è una delle anime più pure che esistano, eppure non può fare a meno di aiutare Ailesse nei suoi piani, perchè ha stima di lei e perchè la loro è una vera amicizia, che va oltre le opinioni diverse e i modi di fare differenti, un'amicizia che non si ferma davvero davanti a niente. Completamente lontano dal loro mondo è invece Bastien, un ragazzo che ha visto morire il padre a causa di una Bone Crier e che ha giurato vendetta. Egli si è alleato con due suoi amici, Marcel e Jules, anche loro come lui hanno infatti perso il padre, per poter in qualche modo fermare queste donne e ucciderle, come loro hanno ucciso la persona che amava e hanno completamente cambiato la sua vita. E' proprio quando Ailesse deve superare la sua seconda prova, ossia attirare la sua anima gemella, che Bastien decide di attuare il suo piano, legando per sempre la sua vita a quella di Ailesse, che di fatto viene rapita dai tre ragazzi poichè non sanno più cosa farne di lei senza far del male a Bastien. Ed è qui che Sabine, quella ragazza che ancora non ha deciso che fare della sua vita, è costretta ad abbandonare i suoi principi per avere un'occasione di riportare a casa la sua migliore amica, viva. Inutile quindi dire che questi personaggi sono completamente distanti l'uno dall'altra ma personalmente non posso che affermare di aver amato Sabine più di tutti perchè è veramente una ragazza straordinaria, pura e di animo gentile che tuttavia è disposta a tutto per ritrovare la sua migliore amica. Ailesse devo dire che ha i suoi momenti, ovviamente continua a dimostrarsi forte e coraggiosa ma non sempre riesce a brillare quando è lontana dalla sua casa. Per quanto riguarda Bastien devo dire di avere sentimenti contrastanti per lui, avrei preferito amarlo di più ma in certi momenti è davvero difficile farlo, bisogna ammettere che Ailesse va contro tutto quello che conosce e lui vorrebbe solo ucciderla, per cui è naturale avere momenti di indecisione, tuttavia non mi ha convinto fino in fondo.
Il mondo creato dall'autrice è semplicemente spettacolare, quello che più mi è piaciuto di questo romanzo se devo essere sincera. Kathryn Purdie infatti si rifà al mito delle Dames Blanches e lo rende suo, creando appunto le Bone Crier, delle donne che nascono come Leuress e, attraverso una serie di prove, devono diventare delle Ferrier ossia delle traghettatrici di anime, le quali possono andare verso il Paradiso comandato da una dea chiamata Elara oppure verso l'Inferno, comandato da Tyrus. Queste donne di fatto rendono il mondo più sicuro, è compito loro assicurarsi che le anime passino oltre, eppure dagli umani, che non comprendono le loro tradizioni, sono viste ovviamente come dei mostri. Come dicevo però per poter diventare delle Ferrier ci sono delle prove da superare: prima tra tutti bisogna uccidere tre animali e da questi prendere un osso che andrà ad essere un talismano se vogliamo chiamarlo così, che tuttavia infonderà i poteri degli stessi animali come per esempio la vista notturna oppure la forza, insomma tutto dipende dall'animale che si uccide, più forte è e più forte sarà il suo potere. Una volta svolta questa prima prova, serve quella decisiva: tramite un flauto magico bisogna recarsi in un ponte (che è di fatto il simbolo del passaggio tra il nostro mondo e quello dell'aldilà) e suonare una melodia che attirerà la propria anima gemella e a quel punto le opzioni sono varie: si può uccidere questa persona immediatamente oppure decidere di trascorrere un anno insieme a lui e ovviamente dare vita ad un figlio, che sarà quasi sicuramente una femmina e continuerà le tradizioni della famiglia, ma purtroppo nulla può cambiare il fatto che quell'uomo è destinato, in un modo o nell'altro, a morire per un bene più grande. Non è tuttavia solo questo a caratterizzare questa storia, è la stessa ambientazione che di fatto è piena di magia, come se fosse questa ad essere la vera protagonista piuttosto che i personaggi stessi e quindi non posso che fare i miei complimenti all'autrice perchè ha dato vita a qualcosa di speciale e devo dire anche di originale che lascia il segno.
Non è solo la magia tuttavia ad emergere in questa storia, ci sono infatti tantissimi altri argomenti che l'autrice tratta. La prima cosa che notiamo è l'amicizia che lega Sabine e Ailesse: come vi dicevo le due sono come sorelle, hanno certamente idee diverse e non sembrano condividere la stessa idea per il futuro, tuttavia è impossibile non notare come si proteggano sempre a vicenda, come siano disposte a tutto pur di salvarsi o di spalleggiarsi e questo non è un sentimento che si vede facilmente. Paradossalmente è più importante la loro amicizia della storia d'amore, che passa quasi in secondo piano anche grazie al worldbuilding, molto più coinvolgente. Devo dire infatti che la storia d'amore in questo romanzo non è riuscita a convincermi del tutto: gli ingredienti erano tutti giusti infatti abbiamo due personaggi che si odiano, che in qualche modo sono collegati l'uno all'altra e quindi devono tentare di collaborare per poter restare in vita, che passano ovviamente da nemici ad amanti, tuttavia non sono riusciti a coinvolgermi del tutto, forse gli serviva più tempo, oppure semplicemente si preferisce l'amicizia tra Sabine e Ailesse piuttosto che la sua storia con Bastien.
A proposito di Bastien, anche lui lo vediamo insieme a due personaggi che di fatto sono i suoi migliori amici tuttavia questi tre non sono davvero uniti da un sentimento puro e sincero, quanto dalla voglia di vendetta e di distruggere le Bone Crier per quello che hanno fatto ai loro padri e questo ovviamente rovina un po' il personaggio maschile perchè sempre in continuo contrasto con i nuovi sentimenti che sente nascere e con le parole degli amici, che lo spingono a riflettere bene sul perchè si trovano in questa situazione e a tenere bene a mente la loro vendetta, quella che hanno preparato per anni e anni. Di conseguenza non può che essere la stessa famiglia un tema principale della storia: per Bastien si parla infatti di quel padre che amava e che è morto, lasciandolo solo e senza nessuno a cui chiedere aiuto, per Ailesse significa dimostrare alla madre di essere all'altezza del suo ruolo e ovviamente per Sabine significa salvare a tutti i costi quella che reputa la sua famiglia, ovvero Ailesse. Insomma parliamo di un romanzo fantasy, ma che porta con sè tante altre sfumature.
Bone Crier's Moon è il primo libro della serie creata da Kathryn Purdie che ci fa conoscere un mondo completamente nuovo che non si può che amare. Devo dire che le prime pagine hanno una funzione molto introduttiva, alcune volte le ho dovute riprendere perchè non capivo esattamente cosa l'autrice volesse comunicare, eppure una volta che il libro prende il via diventa una storia che, nonostante la difficoltà della lingua (perchè alcune parole purtroppo sono da cercare per chi non è madrelingua inglese) si legge davvero in pochissimo tempo. Lo stile della Purdie è fluido e scorrevole, ho apprezzato molto la scelta di inserire i tre punti di vista dei personaggi principali, sicuramente è qualcosa di originale perchè non capita spesso nei fantasy e questo è da rendere conto all'autrice, la quale non ha dato vita ad una storia che si tiene in piedi grazie al romance, ma questo passa quasi in secondo piano per il worldbuilding pazzesco e la magia che ci circonda durante la lettura. Non è un libro perfetto eppure me ne sono innamorata, specie sul finale dove i colpi di scena sono all'ordine del giorno e quindi non fanno che attirare ancora di più l'attenzione del lettore, che trova anche qualche pagina del secondo libro alla fine e quindi impazzisce nel non avere subito il volume tra le mani. Bone Crier's Moon è una lettura adatta a chi ama il fantasy e preferisce che sia proprio il worldbuilding a spiccare, piuttosto che la love story, ma anche i personaggi sanno il fatto loro, specie Ailesse e Sabine, insomma non posso che sperare di vederlo presto in Italia.
LA RECENSIONE DI SABRINA
Libro veramente avvincente e che spero vivamente venga portato in Italia, trovo che si adatti perfettamente al panorama delle ultime uscite fantasy che hanno avuto più successo.
La storia è quella di Ailesse e Bastien, lei è la figlia, quindi diretta discendente, della matriarca delle Bone Criers, donne scelte dagli dei che hanno il compito di traghettare le anime nell'aldilà e che sfruttano la magia delle ossa degli animali per acquisirne le qualità; Bastien è solo un bambino quando assiste alla morte del padre proprio per mano di una Bone Crier e da quel momento promette a se stesso di vendicarlo. Ogni Bone Crier prima di diventare una traghettatrice ha bisogno di superare un rito di passaggio, ovvero attirare la propria anima gemella con una musica magica e ucciderla, Ailesse ha aspettato questo momento da sempre e dopo aver conquistato il suo terzo osso da uno squalo tigre è pronta per affrontarlo. Il destino vuole che a rispondere al suo richiamo musicale sia Bastien, pronto per la sua vendetta che non mette in conto il fatto che una volta iniziato il rituale la sua vita e quella di Ailesse sono intrecciate in maniera indissolubile e quindi se muore uno dei due anche l'altro muore di conseguenza. Grazie a questo piccolo inghippo i due avranno modo di trascorrere molto tempo insieme e quindi conoscersi meglio e il mondo magico e le origini della famiglia di Ailesse e delle Bone Criers ci viene svelato poco a poco, il loro ruolo come traghettatrici è fondamentale per poter far passare le anime dei defunti a miglior vita evitando che rimangano bloccate nel mondo reale dove possono cibarsi della linfa vitale di coloro che sono vivi.
Il romance tra i personaggi principali è costantemente intervallato da battaglie, intrighi e colpi di scena quindi riesce ad avere un crescendo graduale e magnetico che ho amato, non c'è stato un momento della lettura che ho trovato noioso ed essendo buona parte del libro ambientata sotto terra nei cunicoli delle catacombe mi sono ritrovata a provare un senso di ansia e anticipazione affatto sgradevole che anzi mi ha tenuta attenta e con la voglia di andare avanti.
Ailesse e Bastian alternano i loro punti di vista durante la narrazione per darci un quadro più completo di quello che accade e al loro si aggiunge anche quello di Sabine, la migliore amica di Ailesse, un carattere molto in ombra inizialmente ma che invece con l'andare avanti riesce a ricavarsi un ruolo importante e che in molte occasioni riesce a fare la differenza, fa di tutto per aiutare la sua amica anche a costo di superare le sue insicurezze più profonde. Sabine è un personaggio interessante, che cresce e si evolve ma non so perché non mi ha convinto particolarmente ma ho il sospetto che sia uno di quei personaggi che deve raccontarci ancora tanto e nel seguito potrebbe assumere molta più importanza.
In generale un libro davvero bello, dentro e fuori che ho adorato leggere, mi piace che l'autrice abbia voluto incentrare la trama sul mito delle Bone Crier, un mondo antico, intriso di magia e in bilico tra il paradiso e l'inferno che ha saputo rappresentare con precisione e in maniera chiara, il che facilita il lettore ad entrare subito in sintonia con la storia già dalle prime pagine. Nel finale ci fa capire che le avventure del gruppetto che impariamo a conoscere non sono finite e mi ha lasciato una voglia matta di saperne di più! Straconsigliato per chi ama i romance avventurosi e i libri fantasy young adult misteriosi e travolgenti.
Che ne pensate?
Intanto vi avviso che per questo mese leggeremo uno degli ultimi retelling sulla Sirenetta ossia To Kill a Kingdom!
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