martedì 15 giugno 2021

Recensione "Come isole di un mare affamato" di Deborah Epifani

 


Titolo: Come isole di un mare affamato
Autore:  Deborah Epifani
Editore: Edizioni EL
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita8 Giugno 2021


Quando la prof di inglese propone alla classe un progetto di penfriends, Fosca è l'ultima a iscriversi. Cos'ha da raccontare una ragazza introversa, con pochi amici e una vita troppo ordinaria? Eppure Fosca non immagina che il suo amico di penna sarà Danny, un ragazzo Inupiaq, nato e cresciuto su una piccola isola dell'Alaska destinata a sparire sott'acqua. Danny e Fosca sono agli antipodi: lui vive vicino al Polo, lei in Italia. Lui è allegro e spigliato, lei timida e impacciata. Una cosa, però, li accomuna: il desiderio di trovare il coraggio per essere se stessi e rivelarsi l'uno all'altra. Nasce così un'intensa amicizia che va oltre le distanze, che li fa scoprire ogni giorno più grandi, innamorati del futuro e della propria terra. Una storia ispirata alle voci dei ragazzi di oggi, costretti ad affrontare crisi ambientali senza precedenti.


IL MIO VOTO


Danny e Fosca sono i due protagonisti di questa storia, due ragazzi che non si conoscono e che vivono in posti completamente lontani e diversi. Danny infatti vive in una piccola isola dell'Alaska ed è alle prese con i suoi problemi, il clima che sta cambiando, gli inverni molto freddi, l'isola stessa che rischia di sparire sott'acqua, così come problemi più seri, come il sentirsi colpevole di qualcosa che non si può cambiare. Danny è estroverso e sempre pronto a dire la sua, ama la fotografia e non smette mai di scattare foto del luogo in cui vive, anche solo per ricordo visto che tutto potrebbe cambiare o addirittura sparire. Fosca invece è una ragazza che vive in Italia, una persona timida che non sempre lascia che gli altri vedano quello che prova, qualcuno che ha bisogno di un cambiamento e lo trova proprio grazie alla scuola, la sua insegnante infatti propone ai ragazzi un progetto di penfriends e questo mette in crisi Fosca perchè non sa come comportarsi, come rivolgersi a qualcun altro e questo la fa iscrivere per ultima a questo progetto. E' proprio la sua iscrizione tardiva a farle conoscere Danny, il quale sceglie proprio l'ultima persona dell'elenco convinto che abbia qualcosa da dirgli proprio perchè si è iscritto in extremis e da quell'unico cambiamento nasce una bellissima amicizia tra due ragazzi completamente diversi che si trovano in zone diverse ma che affrontano gli stessi problemi di vita quotidiana che riguardano i ragazzi, così come qualcosa di molto più importante di cui non dovrebbero preoccuparsi ossia il clima e i suoi cambi continui.
Ecco perchè questi due personaggi, la loro amicizia e la loro voglia di mettersi a nudo ma anche di dare vita ad un cambiamento, diventano due protagonisti difficile da dimenticare, entrambi con i loro problemi ma che insieme riescono a risolvere perchè esser amici non significa vedersi ogni giorno, ma sostenersi sempre.


Devo ammettere che i punti che hanno attirato subito la mia attenzione quando ho letto la trama sono stati il clima e gli amici di penna, argomenti a me molto cari. Partiamo dal secondo: onestamente penso sia incredibilmente utile e meraviglioso scrivere a dei ragazzi sconosciuti che abitano dall'altra parte del mondo e scambiarsi opinioni riguardo la propria vita ma anche la propria cultura, avere degli amici lontani ti permette di aprirti e di parlare di elementi che con amici vicini, che ti conoscono e conoscono la tua famiglia, non riusciresti a dire e la cosa che più mi è piaciuta è che almeno all'inizio i due ragazzi si scambiano mail, la cosa più vicina alle lettere del passato, anche se ovviamente non è la stessa cosa. L'ho trovato molto poetico perchè ormai bene o male un po' tutti abbiamo amici lontani e tramite whatsapp o altri social ci si mette un attimo a contattarli, ma è proprio l'idea di mettersi giù e scrivere una mail che possa essere più o meno lunga che da più l'idea della lettera del passato a farmi brillare gli occhi.
Ovviamente poi bisogna pensare anche al clima, questo è un argomento incredibilmente delicato e lo sto ritrovando spesso nei romanzi per ragazzi e penso che sia perfetto parlarne in letteratura perchè studiarlo a scuola forse non ha lo stesso impatto di leggere storie che sicuramente provengono dalla fantasia dell'autore, ma che spesso per queste cose si ispirano a fatti reali e che quindi hanno un impatto molto più forte sul lettore, insomma è giusto parlarne per fargli capire che il mondo sta cambiando e se ci sono anche piccole cose che si possono fare per salvaguardarlo, bisogna farlo. In quesro caso l'autrice non si è inventata nulla, l'isola di Danny rischia davvero di sparire eppure ricominciare e spostare tutte le persone che abitano lì costa sudore e soldi e non è facile organizzare tutto, è un luogo lontano da noi ma che ci riguarda tutti perchè presto o tardi potrebbe accadere anche qua vicino a noi.
Deborah Epifani quindi, attraverso il punto di vista alternato di Danny e Fosca, ci presenta  questi personaggi che potremmo ormai definire degli amici e soprattutto con uno stile semplice e diretto ci parla di uno degli elementi più imporanti del nostro tempo ossia il clima, ma anche di cosa significa essere ragazzi e cosa vuol dire avere amici lontani e apprendere anche una nuova cultura, insomma per me è una lettura che tutti dovrebbero fare.

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