Bookspediani oggi vi parlo di "La famiglia del piano di sopra" di Lisa Jewell
Autore: Lisa Jewell
Editore: Neri Pozza
Genere: Thriller
Data di uscita: 22 Luglio 2021
Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?
IL MIO VOTO
Non è facile parlare dei personaggi principali di questa storia perchè l'autrice, per raccontarla, si serve di tre punti di vista e se due sono ambientati nel presente, uno invece è ambientato nel passato ed è quel punto di vista che ci fa davvero capire cosa è accaduto a Cheyne Walk e io proverò a fare del mio meglio per spiegarvelo. Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, un luogo dove solo persone benestanti possono abitare ed infatti tanti anni fa al numero 16 abitavano i Lamb, una famiglia composta da quattro persone, due genitori e due figli, che ha sempre spiccato per agio e lusso, ma a poco a poco le cose sono cambiate, anche la scuola super esclusiva del figlio era impossibile da permettersela, fino a quando gli adulti sono stati costretti ad aprire le porte di casa ad una coppia che sarebbe dovuta rimanere per qualche tempo, ma che poi non se ne è più andata. Dopo di loro, è arrivata un'altra coppia con due figli appresso che a differenza degli altri ha trovato il proprio posto, in particolare l'uomo, approfittando delle condizioni di salute del signor Lamb, si è imposto sugli altri, facendo valere le sue regole e le sue idee, costringendo gli adulti e i ragazzi a vivere in condizioni che non si dovrebbero nemmeno raccontare, fino ad arrivare al tragico epilogo in cui appunto all'interno del numero 16 di Chayne Walk sono stati trovati tre cadaveri, appartenenti ai coniugi Lamb e ad una terza persona e si ipotizza che sia stato un omicidio-suicidio, ma quello che non convince è dove siano spariti i ragazzi e soprattutto il fatto che in casa sia stata ritrovata una bambina, la piccola Serenity, data poi in adozione. Ora Serenity è cresciuta ed è diventata Libby Jones, non sa quasi nulla del suo passato, ma quando eredita la casa a Chayne Walk e conosce la sua storia, diventa imperativo per lei arrivare alla verità anche perchè non si sente totalmente al sicuro in quella che dovrebbe essere casa sua. E' quindi Libby Jones a spiccare su tutti, una ragazza che si ritrova per le mani una grossa eredità e che apprende qualcosa in più sul suo passato e che vuole a tutti i costi arrivare a conoscere la sua storia, non sapendo che rischia di sollevare un polverone da cui è impossibile poi tornare indietro.
Lisa Jewell torna alla carica raccontandoci una storia che purtroppo si riflette sull'attualità. Non pensiamo al presente, al fatto che Libby abbia ereditato una casa che è il suo passato, anche se non lo conosce e quindi parliamo di quel passato, di cosa è avvenuto all'interno di quelle mura che una volta erano una dimora sicura e successivamente sono diventate una prigione. I signori Lamb erano persone facoltose, hanno costruito la loro immagine sul loro denaro e quando questo ha iniziato a venire meno, si sono ritrovati costretti a venire a patto con le difficoltà di tutti i giorni ed è per questo che in primis hanno aperto le porte di casa loro prima ad una coppia e poi ad una famiglia, qualcosa che doveva essere temporaneo ma che poi non è più stato possibile cambiare. Se prima quindi i Lamb erano proprietari della loro casa, ben presto sono diventati ospiti e poi prigionieri perchè le persone che hanno fatto entrare in casa loro si sono rivelati personaggi con idee molto radicali, hanno apportato piccoli cambiamenti che poi hanno influito nella vita di tutti i giorni fino a diventare delle vere e proprie regole da seguire, altrimenti si veniva puniti, insomma di fatto si è venuta a creare una setta, le persone all'interno della casa si sono ritrovate conquistate e soggiogate dal carisma di una persona sola e, per quanto i bambini potessero vedere la verità, gli adulti non riuscivano ad aprire gli occhi e questi si sono ritrovati in qualcosa più grande di loro, dove poi riuscire a fuggire è davvero difficile.
E questo è un argomento estramamente attuale perchè il mondo delle sette esiste e se è facile entrarci, non è altrettanto facile uscirne. Ma oltre a questo la Jewell ci parla dei segreti di una famiglia, di quanto poco si conosce davvero le persone che ci stanno accanto e di quanto sia indispensabile conoscere la propria storia per potere avere le basi per affrontare il presente.
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