Buon pomeriggio bookspediani!
Esce oggi in libreria il libro di Jenny Eclair e io ringrazio tantissimo la casa editrice che mi ha permesso di leggerlo in anteprima per potervene parlare!
Titolo: Le stanze dei ricordi
Autore: Jenny Eclair
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fiction
Data di uscita: 14 Marzo 2017
IL MIO VOTO
Londra, Kennington Road. La grande casa georgiana al numero 137 è in vendita. Tanto affollata un tempo, ora è solo un nido vuoto, troppo grande per una donna sola. E così Edwina Spinner, ex artista e illustratrice, ha deciso di andarsene. Mentre conduce l’agente immobiliare di stanza in stanza, uno a uno affiorano i ricordi. La mente di Edwina torna a cinquant’anni prima, quando si era trasferita lì dopo le nozze, giovanissima, con il suo grande amore. Torna ai suoi bambini, gemelli scalmanati, e al figlio acquisito che l’ha sempre detestata.
Man mano che la casa rivela i suoi segreti, Edwina è costretta a fare i conti con il passato, fino al ricordo di quella notte che ha travolto per sempre le sorti della sua famiglia. Ma quella di Edwina è solo una versione parziale. Per scoprire davvero tutta la verità, dovrà affrontare l’unica persona che non avrebbe voluto rivedere mai più.
Edwina è ormai una signora anziana, sola, che vive in una grande casa georgiana al numero 137 di Kennington Road a Londra.
La dimora ormai cade a pezzi, Edwina non è più in grado di mantenerla e le sembra sprecata per lei che è così sola e che ha bisogno di davvero poco spazio.
Dopo tanti ripensamenti decide che è ora di andare avanti, di abbandonare il passato e mettere la casa in vendita.
Una casa che ha visto crescere i suoi figli, che ha visto tante risate e tanta sofferenza.
Quando arriva Lee, l'agente immobiliare, Edwina lo trascina per le stanze tornando indietro con la memoria ai ricordi passati. Ogni stanza, ogni muro o oggetto è testimone della vita della donna, come la camera dei bambini che ha visto crescere i figli gemelli di Edwina e Ollie.
O la stanza delle tate, di tutte le volte che è stata trasformata a seconda della diversa occupante.
Diventata poi più avanti la stanza di Lucas, il figlio del secondo marito di Edwina.
Lucas è uno dei personaggi chiave della storia, egli infatti è il figliastro di Edwina, ereditato tramite il suo secondo matrimonio.
Per quanto la donna si sia sforzata di capirlo, di renderlo parte della famiglia e di farlo sentire amato, il ragazzo purtroppo non si è mai integrato.
Quando i suoi genitori divorziarono aveva solo dieci anni ed era arrabbiato per non avere più una famiglia unita, per essere sbalzato in una casa con una nuova matrigna e due fratelli quando lui era sempre stata figlio unico.
Purtroppo Lucas si è sempre sentito un intruso e non ha mai accettato Edwina, anzi ha reso impossibile la sua vita come sorta di vendetta per aver allontanato il padre dalla madre alla quale era tanto attaccato.
"Questa casa ha il nostro sangue, il nostro sudore, il nostro amore, le nostre risate e i nostri segreti al suo interno,
Posso lasciare questo posto, ma pezzetti di me rimarrano qui"
Mentre Edwina presenta la casa a Lee stanza per stanza, a noi presenta parallelamente la sua famiglia e la vita che ha vissuto: i suoi gemelli, i suoi mariti, il figliastro, le avventure che ha avuto.
I momenti indimenticabili come la nascita di Rowena e Charlie proprio nella sua camera, i momenti talmente tristi che l'hanno a volte portata in posti bui della mente, come la perdita di Ollie e di essersi trovata per la prima volta completamente sola e senza sapere come comportarsi con due figli piccoli bisognosi di lei.
I continui paragoni che la donna fa tra i due mariti, che sebbene entrambi siano stati importanti per lei non li ha amati allo stesso modo.
Ma soprattutto il momento che ha cambiato tutto e che ha spezzato per sempre la sua famiglia.
Più che Edwina a parlare, sembrano proprio le stanze a parlare da sole. A trasmettere con i loro mobili, le loro mura la vita trascorsa al suo interno.
Jenny Eclair ha creato una storia incentrata sulle dinamiche familiari dividendola in due piani: il passato e il presente, sfruttando i flashback come tecnica per non dividere la storia.
Quindi Edwina ci presenta la casa del presente, ricordandosi del passato e mentre lo fa si estranea totalmente da quello che sta succedendo ora per immergersi in quei ricordi lontani.
L'autrice inoltre, aggiungendo l'elemento della suspense, porta il lettore a continuare imperterrito il romanzo, curioso di scoprire cosa sia davvero successo al civico 137.
Inoltre i personaggi descritti dall'autrice sono ben caratterizzati e nessuno di essi è perfetto, anzi sono pieni di difetti e questo permette ai lettori di entrare in totale empatia con essi.
Ma questa storia non è narrata solo dal punto di vista di Edwina, ci sono altri due punti di vista che non posso rivelarvi per paura di farvi spoiler ma vi prometto che tutti i pezzi del puzzle andranno a posto formando una storia semplicemente eccezionale, toccante ed inaspettata.
E' il primo libro che leggo di Jenny Eclair e posso dirvi che ha fatto un grandioso debutto.
Non mi farò certamente sfuggire i prossimi!
e voi cosa ne dite?
chi lo vorrebbe leggere?
La dimora ormai cade a pezzi, Edwina non è più in grado di mantenerla e le sembra sprecata per lei che è così sola e che ha bisogno di davvero poco spazio.
Dopo tanti ripensamenti decide che è ora di andare avanti, di abbandonare il passato e mettere la casa in vendita.
Una casa che ha visto crescere i suoi figli, che ha visto tante risate e tanta sofferenza.
Quando arriva Lee, l'agente immobiliare, Edwina lo trascina per le stanze tornando indietro con la memoria ai ricordi passati. Ogni stanza, ogni muro o oggetto è testimone della vita della donna, come la camera dei bambini che ha visto crescere i figli gemelli di Edwina e Ollie.
O la stanza delle tate, di tutte le volte che è stata trasformata a seconda della diversa occupante.
Diventata poi più avanti la stanza di Lucas, il figlio del secondo marito di Edwina.
"Deve chiudersi per semore alle spalle la porta del civico 137.
Prenderà con sè solo alcuni ricordi, riempirà una borsa di ricordi buoni, non le servono chissà che valigie"
Per quanto la donna si sia sforzata di capirlo, di renderlo parte della famiglia e di farlo sentire amato, il ragazzo purtroppo non si è mai integrato.
Quando i suoi genitori divorziarono aveva solo dieci anni ed era arrabbiato per non avere più una famiglia unita, per essere sbalzato in una casa con una nuova matrigna e due fratelli quando lui era sempre stata figlio unico.
Purtroppo Lucas si è sempre sentito un intruso e non ha mai accettato Edwina, anzi ha reso impossibile la sua vita come sorta di vendetta per aver allontanato il padre dalla madre alla quale era tanto attaccato.
"Questa casa ha il nostro sangue, il nostro sudore, il nostro amore, le nostre risate e i nostri segreti al suo interno,
Posso lasciare questo posto, ma pezzetti di me rimarrano qui"
Mentre Edwina presenta la casa a Lee stanza per stanza, a noi presenta parallelamente la sua famiglia e la vita che ha vissuto: i suoi gemelli, i suoi mariti, il figliastro, le avventure che ha avuto.
I momenti indimenticabili come la nascita di Rowena e Charlie proprio nella sua camera, i momenti talmente tristi che l'hanno a volte portata in posti bui della mente, come la perdita di Ollie e di essersi trovata per la prima volta completamente sola e senza sapere come comportarsi con due figli piccoli bisognosi di lei.
I continui paragoni che la donna fa tra i due mariti, che sebbene entrambi siano stati importanti per lei non li ha amati allo stesso modo.
Ma soprattutto il momento che ha cambiato tutto e che ha spezzato per sempre la sua famiglia.
Più che Edwina a parlare, sembrano proprio le stanze a parlare da sole. A trasmettere con i loro mobili, le loro mura la vita trascorsa al suo interno.
"Queste stanze sono come cipolle, uno strato dopo l'altro di memorie.
Ne togli uno e - magia - sotto ce ne è un altro e un altro e un altro ancora"
Quindi Edwina ci presenta la casa del presente, ricordandosi del passato e mentre lo fa si estranea totalmente da quello che sta succedendo ora per immergersi in quei ricordi lontani.
L'autrice inoltre, aggiungendo l'elemento della suspense, porta il lettore a continuare imperterrito il romanzo, curioso di scoprire cosa sia davvero successo al civico 137.
Inoltre i personaggi descritti dall'autrice sono ben caratterizzati e nessuno di essi è perfetto, anzi sono pieni di difetti e questo permette ai lettori di entrare in totale empatia con essi.
Ma questa storia non è narrata solo dal punto di vista di Edwina, ci sono altri due punti di vista che non posso rivelarvi per paura di farvi spoiler ma vi prometto che tutti i pezzi del puzzle andranno a posto formando una storia semplicemente eccezionale, toccante ed inaspettata.
E' il primo libro che leggo di Jenny Eclair e posso dirvi che ha fatto un grandioso debutto.
Non mi farò certamente sfuggire i prossimi!
e voi cosa ne dite?
chi lo vorrebbe leggere?
Sara
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