giovedì 12 ottobre 2017

#Review Party: "Hex - La Maledizione" di Thomas Olde Heuvelt



Bentornati bookspediani!
Oggi vi aspetta il review party di Hex e ben due copie cercano casa, che aspettate a partecipare?





TitoloHex - La Maledizione
Autore: Thomas Olde Heuvelt
Editore: Tre60
Genere: Horror
Data di uscita: 12 ottobre 2017
Dove acquistarlo: Hex, la maledizione




Apparentemente tutto è tranquillo, a Black Spring. Ma sulla cittadina immersa nel verde della valle dell’Hudson aleggia un’inquietante presenza: lo spettro di Katherine van Wyler, la strega di Black Rock. Braccia incatenate, occhi e labbra cuciti, da più di trecento anni si aggira per le strade della città, entra nelle case, mormora litanie incomprensibili e veglia sui bambini addormentati. Ma non solo; gli abitanti di Black Spring sanno fin troppo bene che convivere con Katherine significa rispettare alcune precise regole: mai avvicinarsi troppo, mai parlare di lei con chi viene da fuori e mai, per nessun motivo, uscire dalla città. La punizione per chi trasgredisce è terribile: si viene colti da un impulso suicida violentissimo e incontrollabile. Sottrarsi al potere della strega è il desiderio di tutti. Ma chi l’ha fatto non è vissuto abbastanza a lungo per raccontarlo.

Però adesso qualcuno è esasperato da quel potere. Qualcuno ha deciso di ribellarsi, di affrontare l’antica maledizione. Qualcuno è disposto a sfidare la strega di Black Rock. Anche se ciò significa scatenare una serie di eventi devastanti…


 IL MIO VOTO



Victorian and Gothic - PalermoBlack Spring da fuori può essere scambiana come una cittadina normale, come tutte le altre. Purtroppo però, per saper la verità bisogna scavare la superficie e ritrovasi dentro le mura della città.
Da anni ormai gli abitanti della città convivono con una presenza, una strega, che decide dove e quando apparire nelle varie case.
 Non interagisce con i suoi abitanti, semplicemente governa la città.
Una volta che la gente si trasferisce a Black Spring e viene messa al corrente del segreto della città, non è più libera di andarsene.
Ci sono conseguenze disastrose per chi solo prova ad allontanarsi per qualche tempo: una grande depressione colpisce la persona e arriva quasi al punto di suicidarsi se non capisce in tempo che sta succedendo, ed è così poi costretta a tornare a casa.



very erie looking with the fog. The house seems to fit right in
Per questo motivo ogni qual volta che una persona si mostra interessata ad acquistare una casa per godersi un po' di tranquillità lontano dalla città, i suoi abitanti tentano in tutti i modi di farli desistere poichè non sanno davvero a cosa stanno andando incontro.
E' proibito divulgare il segreto della città ai forestieri, ma una volta che ci si trasferisce e si scoprono tutte le carte, andarsene non è più un'opzione.
Per questo esistono gli Hex, un gruppo di persone che si occupano di accogliere i nuovi abitanti e spiegargli come convivere e affrontare la loro nuova situazione.
Black Spring infatti all'apparenza sembra offrire tranquillità, ma è solo un'illusione.


{{@stargazingfox}}Ma chi è questo essere che vada per le strade della città?
Katherine van Wyler ormai quattro secoli fa venne ad abitare nella città e poco dopo il suo arrivo venne accusata di stregoneria e quindi la bruciarono viva per sbarazzarsi di lei.
Da quel momento Katherine vaga per la città indisturbata, osservando quello che succede alla città che l'ha ingiustamente accusata e bisbigliando maledizioni.
E' impossibile sconfiggerla, la rabbia che la domina è troppo potente e per questo le sono stati cuciti gli occhi e la bocca, in modo tale che non veda nulla e che non possa dire una sola parola, con le sue capacità potrebbe annientare la città in un attimo.
Sebbene gli abitanti di Black Spring sembrano accettare le condizione abitative, chi invece si vuole ribellare al sistema sono i più giovani, che si sentono privati della loro libertà.
E' difficile accettare delle imposizioni, ma la ribellione potrebbe avere un caro prezzo da pagare...


Tree silhouettes.Durante la lettura delle prime pagine ho avuto qualche difficoltà ad entrare nella storia e a capire come una cittadina fosse così tranquilla alla presenza di una fantasma che si aggirasse per la città indisturbato, ma poi, una volta che la storia ha preso forma ed è entrata sempre più nel vivo, fermarsi era veramente impossibile.
Hex - La Maledizione è un libro assolutamente perfetto per questo periodo, e nonostante sia ancora caldo e fuori splenda il sole, Halloween ormai è vicino e così anche la sua atmosfera cupa caratterizzata da storie dell'orrore.
Thomas Olde Heuvelt con questo suo libro ha colpito nel segno.
Ha regalato al lettore un horror quasi fin troppo reale, in grado di stupire e sorprendere.
Tutto ciò che succede nel libro non è mai scontato e l'autore è bravissimo a tessere magistralmente le reti di questo romanzo.


Through the gates ...Hex è un romanzo prettamente corale e tuttavia ogni singolo personaggio che appare è ben caratterizzato dall'autore, che si preme di curare sia i protagonisti che la storia in modo magistrale.
E' terrificante immergersi in questa storia poichè fa letteralmente venire i brividi, segno che l'autore sa dove andare a parare per conquistare il lettore.
Oltre ai personaggi però quello che convince a proseguire la storia è l'alone di mistero che circonda la città e che non stanca mai di affascinare.
Sinceramente non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro, ma è stato veramente una rivelazione che consiglio assolutamente agli amanti del genere e perchè no anche a chi vuole osare e leggere qualcosa di diverso.








Cari bookspediani, ci sono due copie che cercano casa!
Per poter essere voi i fortunati oggi vi chiediamo di creare un piccolo racconto partendo dai 5 pezzi forniti da noi, che troverete in ogni tappa.
La storia quindi da creare è solo una ma devono essere contenuti tutti i nostri frammenti che trovate in ordine di recensione pubblicata!
Unendo così il tutto si formerà una storia breve!
Siete pronti?

Il Frammento:
"Ma il tempo passava e alcune ferite
si rimarginavano più in fretta di altre… anche se una pallida
cicatrice sarebbe sempre rimasta, a ricordargli cos’era
successo."



Alle 18 Chiara in Bookland vi aspetta per l'ultima recensione!





3 commenti:

  1. wow eccomi con la quarta parte della mai storia ;)
    Luigi Dinardo luigi8421@yahoo.it

    Quarta parte:

    “Dai, dobbiamo fuggire da qui!” bisbigliò con fermezza.
    Ma Katherine con la mente era altrove. Era cambiata negli ultimi anni, lo sapevano tutti. Ci aveva provato a tenerla vicina, davvero. Ma il tempo passava e alcune ferite si rimarginavano più in fretta di altre… anche se una pallida cicatrice sarebbe sempre rimasta, a ricordargli cos’era successo. O forse quei sintomi di miglioramento che aveva notato nei mesi scorsi erano solo dei falsi segnali che lei voleva dargli?
    La prese per mano e la trascinò via da quella stanza. Pochi secondi dopo sentì un lamento provenire dal bagno. Corse subito lì e quando accese la luce vide il corpo di Tyler, suo fratello, quasi dissanguato nella vasca. Le gambe erano state tranciate di netto e le mani erano state trafitte da uno spuntone di ferro. Gli occhi vitrei di Tyler fissavano il vuoto cosmico, forse nella speranza che la morte arrivasse ad accoglierlo il prima possibile. Il ragazzo soffocò un urlo di terrore e disperazione nel vedere suo fratello in quelle condizioni. Quando però si voltò, si accorse che Katherine era sparita.

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  2. Deborah Rex drh.rex92@gmail.com
    Ecco la quarta parte della storia:

    Hanna fece un cenno di assenso con la testa, in pochi secondi tutto divenne oscurità, dolore, e vendetta. Katherine era tornata in carne ed ossa per flagellare Black Spring. Sprigionando una piccola parte del suo potere creò una barriera con la quale sigillò la città, nessuno poteva sfuggirle. Avrebbe torturato e straziato i discendenti di coloro che la misero al rogo, facendogli provare ciò che lei aveva provato sulla pira di legno. Appena scagliò la maledizione perfezionata attraverso i secoli, ogni persona della città iniziò ad essere avvolta dalle fiamme. A turno, i familiari vedevano morire i loro cari bruciati vivi sotto i loro occhi, fino a che non rimaneva che cenere, cenere ovunque. Ogni giorno Black Spring tornava alla vita ed alla sera era ridotta in cenere.
    Tyler guidava in stato di semi incoscienza, era convinto che sarebbe morto prima dell'arrivo dei soccorsi. Accostò l'auto appena fuori Black Spring, sentiva il sangue caldo colargli ovunque e la voce dell'operatore telefonico del 911 che provava a tenerlo sveglio. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era Hanna, la sua amata Hanna, ai suoi occhi azzurri divenuti due pozzi neri come la pece, al suo sorriso dolce distorto in un ghigno che non le apparteneva. Voci indistinte e sconosciute squarciarono il suo oblio.
    Tyler non morì come aveva previsto, diventò un guscio vuoto nel momento in cui incontrò gli occhi cuciti di Katherine tre mesi fa. I giorni si susseguivano placidi e monotoni, donandogli una parvenza di normalità, nella clinica psichiatrica dove era ricoverato. Ma il tempo passava e alcune ferite si rimarginavano più in fretta di altre...anche se una pallida cicatrice sarebbe sempre rimasta, a ricordargli cos'era successo.

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  3. Come sempre adoro le tue recensioni ;)
    E la mia storia è arrivata alla Parte 4:
    Quando Jenna si risvegliò, era in una stanza d'ospedale. Pian piano cominciò a ricordare, a collegare tutti i ricordi... Si voltò di scatto verso il suo braccio sinistro e vide un'enorme cicatrice, ancora fresca, costellata da tantissimi punti di sutura. Pianse. Ricordò Kathrine, ricordò Tyler... Venne dimessa qualche giorno dopo. Scoprì che dalla terribile sera erano passate due settimane, ma il funerale di Tyler non era stato ancora fatto, proprio in attesa del suo risveglio. Alla fine a salvarla era stato Mark, il migliore amico di Tyler; per fortuna di Jenna era passato davanti a casa loro ed era entrato dopo aver sentito le sue urla. Grazie a Mark Jenna era ancora viva. Ma il tempo passava e alcune ferite si rimarginavano più in fretta di altre… anche se una pallida cicatrice sarebbe sempre rimasta, a ricordargli cos’era successo. Una pallida, enorme cicatrice sul suo braccio sinistro.

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