Buona sera bookspediani.
Oggi sul blog vi aspetta l'intervista che ho fatto a Manlio Castagna in occasione di Mare di Libri e che è stata possibile grazie a Mondadori!
Siete pronti a conoscere meglio l'autore dietro Petrademone?
IL ROMANZO
Titolo: Petrademone - Il libro delle porte
Autore: Manlio Castagna
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Genere: Fantasy
Data di uscita: 20 Febbraio 2018
TRAMA:
Frida ha appena perso genitori in un incidente del quale si sente responsabile e viene mandata a Petrademone, la tenuta degli zii, scenario di misteriosi avvenimenti: gli amati border collie di famiglia sono spariti e tutte le notti una strana nebbia avvolge i prati circostanti la casa, portando l'eco di voci inquietanti. Insieme a tre amici, la ragazza scoprirà l'esistenza di un mondo parallelo e malvagio e di essere la "prescelta" per una missione dalla quale dipenderà il destino dell'umanità intera.
L'INTERVISTA
Come nasce l'idea per Petrademone?
Nasce da un forte
dolore, la morte del mio cane avvenuta in circostanze drammatiche. questo mi ha
costretto a fronteggiare il lutto che avevo dentro. Volevo scrivere qualcosa
per lui, per chiedergli perdono perchè mi sentivo in qualche modo responsabile.
Lo spunto narrativo nasce invece dall’antica idea di prendere una persona
ordinaria e calarla in una situazione straordinaria per vedere come reagisce.
Come è nato il personaggio di Frida, cosa ti ha ispirato?
Alcune caratteristiche arrivano dritte da mia moglie, anche se il personaggio prende il nome di mia figlia. Certo dentro di lei si muovono anche “caratteri” di eroine frequentate nella lettura di libri che ho amato o da film che mi sono piaciuti: "Il labirinto del fauno" di Guillermo del Toro per esempio, che mi ha aiutato non tanto per la storia, ma per le atmosfera che evoca.
Cosa dobbiamo aspettarci dal seguito e soprattutto quando arriverà?
Il seguito arriverà a gennaio e la storia sarà molto più avventurosa e articolata, lo stesso romanzo è molto più corposo, con una esplorazione dei personaggi più approfondita e l’introduzione di tanti nuovi elementi. Ora sono al lavoro sul terzo libro, che sarà il capitolo finale.
Uno dei temi che emerge nel romanzo è l'amicizia, sei d'accordo?
L'amicizia è un modo per rafforzare la debolezza della solitudine di ognuno di noi. Uso spesso la metafora degli stuzzicadenti. Se provi a spezzarne uno solo l’operazione è piuttosto facile. Ma tenta di rompere un bel mazzo di stuzzicadenti, vedrai che non ti riuscirà. L’amicizia è una forza maggiore della semplice somma delle parti.
Per me allora l'amicizia è un rafforzamento delle varie solitudini che si incontrano.
Ho amato davvero tantissimo la cura del worldbuilding, come sei riuscito a crearlo?
E' stata un'alchimia di vari elementi, legati sicuramente alle tante letture e i tantissimi film che hanno segnato la mia vita, ma fondamentalmente tutto nasce dall'osservazione.
Petrademone è un posto che davvero esiste e già di per sè ha una sorta di aura fantastica, quindi in sostanza ho tradotto sulla pagina quello che ha meravigliato i miei occhi.
Come funziona il tuo processo creativo?
Ti lasci guidare dai personaggi oppure hai già tutto in mente?
Dipende, in generale mi faccio molto trasportare dai personaggi ma ad un certo punto, soprattutto in una saga, hai bisogno di uno schema e di una struttura.
Ho scritto per un bel po' in maniera libera, poi mi sono fermato e ho buttato giù uno schema e tutto quello che viene adesso è frutto di una struttura, ho già in mente anche il finale della serie.
Secondo te cosa bisogna fare per avvicinare i giovani alla lettura?
Questa è una domanda bella ma difficilissima.
Secondo me bisognerebbe creare molte più occasioni di incontro con gli autori. Ogni volta che mi capita di presentare Petrademone a una platea di ragazzi mi rendo conto di quanto sia efficace far sì che loro penetrino nel tuo mondo, nella tua scrittura, nel tuo lavoro. È un modo per trasferire l’idea che leggere non è un obbligo, ma un piacere, non è “roba da sfigati”, ma un viaggio eccitante sul posto.
Come è nato il personaggio di Frida, cosa ti ha ispirato?
Alcune caratteristiche arrivano dritte da mia moglie, anche se il personaggio prende il nome di mia figlia. Certo dentro di lei si muovono anche “caratteri” di eroine frequentate nella lettura di libri che ho amato o da film che mi sono piaciuti: "Il labirinto del fauno" di Guillermo del Toro per esempio, che mi ha aiutato non tanto per la storia, ma per le atmosfera che evoca.
Cosa dobbiamo aspettarci dal seguito e soprattutto quando arriverà?
Il seguito arriverà a gennaio e la storia sarà molto più avventurosa e articolata, lo stesso romanzo è molto più corposo, con una esplorazione dei personaggi più approfondita e l’introduzione di tanti nuovi elementi. Ora sono al lavoro sul terzo libro, che sarà il capitolo finale.
Uno dei temi che emerge nel romanzo è l'amicizia, sei d'accordo?
L'amicizia è un modo per rafforzare la debolezza della solitudine di ognuno di noi. Uso spesso la metafora degli stuzzicadenti. Se provi a spezzarne uno solo l’operazione è piuttosto facile. Ma tenta di rompere un bel mazzo di stuzzicadenti, vedrai che non ti riuscirà. L’amicizia è una forza maggiore della semplice somma delle parti.
Per me allora l'amicizia è un rafforzamento delle varie solitudini che si incontrano.
Ho amato davvero tantissimo la cura del worldbuilding, come sei riuscito a crearlo?
E' stata un'alchimia di vari elementi, legati sicuramente alle tante letture e i tantissimi film che hanno segnato la mia vita, ma fondamentalmente tutto nasce dall'osservazione.
Petrademone è un posto che davvero esiste e già di per sè ha una sorta di aura fantastica, quindi in sostanza ho tradotto sulla pagina quello che ha meravigliato i miei occhi.
Come funziona il tuo processo creativo?
Ti lasci guidare dai personaggi oppure hai già tutto in mente?
Dipende, in generale mi faccio molto trasportare dai personaggi ma ad un certo punto, soprattutto in una saga, hai bisogno di uno schema e di una struttura.
Ho scritto per un bel po' in maniera libera, poi mi sono fermato e ho buttato giù uno schema e tutto quello che viene adesso è frutto di una struttura, ho già in mente anche il finale della serie.
Secondo te cosa bisogna fare per avvicinare i giovani alla lettura?
Questa è una domanda bella ma difficilissima.
Secondo me bisognerebbe creare molte più occasioni di incontro con gli autori. Ogni volta che mi capita di presentare Petrademone a una platea di ragazzi mi rendo conto di quanto sia efficace far sì che loro penetrino nel tuo mondo, nella tua scrittura, nel tuo lavoro. È un modo per trasferire l’idea che leggere non è un obbligo, ma un piacere, non è “roba da sfigati”, ma un viaggio eccitante sul posto.
La tua conoscenza di regia e sceneggiatura quanto ti ha aiutato nella storia?
E' stata fondamentale, mi ha aiutato in tutto.
Io scrivo dirigendo sulla carta, il fatto di occuparmi da sempre di regia e sceneggiatura si trasferisce in scrittura.
Quindi cosa è più difficile tra le due?
La sceneggiatura, senza dubbio. Perché non hai il tempo di raccontare l'interiorità. devi far vedere tutto. non puoi semplicemente evocare e alludere. Tutto deve essere mostrato.
Se potessi essere un personaggio nel libro, quale saresti?
Il vecchio Drogo, in primis perchè mi piacciono i villain in generale e lui perché ha un mondo dietro la sua apparente cattiveria.
Petrademone arriverà sul piccolo schermo, sei contento di questo? Oppure lo preferivi al cinema?
Sono contentissimo, ci stiamo lavorando proprio ora e non vedo l'ora di vederlo finito.
Cosa non deve mancare nella libreria di un lettore?
Stephen King, da cui tra l'altro traggo un modello di vita e un altro è Kafka, perchè la sua scrittura e le sue storie ci portano dentro ombre vivissime, ci accompagnano per mano nei vicoli più bui dell’animo umano per poi lasciarci soli a ritrovare la strada d’uscita.
cosa ne pensate?
Nessun commento:
Posta un commento