Bookspediani, vi aspetta anche la mia opinione su "La fidanzata perfetta" di Karen Hamilton
Titolo: La fidanzata perfetta
Titolo: La fidanzata perfetta
Autore: Karen Hamilton
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Data di uscita: 19 giugno 2018
È sera e Juliette sta preparando un piatto speciale al curry per il suo fidanzato. Ma quando Nate rientra a casa e non ricambia il suo abbraccio, Juliette capisce subito che qualcosa non va. “Ho bisogno di spazio” esordisce e, mentre le comunica che la loro storia è finita, Juliette deve aggrapparsi al piano della cucina per non cadere. Non può essere vero, lei e Nate sono fatti per stare insieme, avevano parlato di sposarsi, di formare una famiglia. Ma la vertigine dura solo una manciata di secondi, perché, nonostante Nate abbia deciso, Juliette non ha alcuna intenzione di arrendersi. E sette mesi dopo, non pensa ad altro che a riportarlo nella sua vita. Con ogni mezzo: spia la sua pagina Facebook, ruba la password della mail e legge la sua corrispondenza. Spesso lo segue. Finché non arriva a introdursi di nascosto in casa sua e qui, come fossero ancora una coppia, mette in ordine la sua uniforme da pilota, si sdraia sul letto, lascia nel frigorifero i suoi dolci preferiti.
Un’escalation drammatica di gesti ossessivi destinata a sfociare in un piano diabolico e pericoloso: farsi assumere come hostess nella stessa compagnia aerea di Nate… “Attieniti al piano. Attieniti al piano. Se non ti prepari, ti prepari a fallire”: è questo il mantra che Juliette ripete tra sé mentre Nate sta per cadere in trappola come una falena vicina alla luce.
Ma chi è veramente Nate? E quali ombre stanno riaffiorando nella mente di Juliette?
IL MIO VOTO
Un’escalation drammatica di gesti ossessivi destinata a sfociare in un piano diabolico e pericoloso: farsi assumere come hostess nella stessa compagnia aerea di Nate… “Attieniti al piano. Attieniti al piano. Se non ti prepari, ti prepari a fallire”: è questo il mantra che Juliette ripete tra sé mentre Nate sta per cadere in trappola come una falena vicina alla luce.
Ma chi è veramente Nate? E quali ombre stanno riaffiorando nella mente di Juliette?
IL MIO VOTO
Elizabeth è una ragazza felice: finalmente ha trovato la persona giusta con cui condividere la sua vita, il pilota Nate, e non potrebbe essere più felice del progredire della loro relazione.
Per Nate invece è successo tutto troppo velocemente e per questo una sera, quando rincasa dal lavoro, dice alla ragazza che ha bisogno del suo spazio e quindi di allontanarsi da lei per un po' di tempo, offrendosi di pagarle un piccolo appartamentino lontano dalla sua zona, per schiarirsi le idee.
Per Elizabeth è come una doccia fredda, mai si sarebbe aspettata di sentire queste parole, eppure non può che assecondare Nate ma allo stesso tempo pensare a qualcosa per riconquistarlo, dandogli il suo spazio ma facendogli capire quanto lui abbia bisogno di lei.
Ben presto Elizabeth è un nome che non può più sentire e si limita a farsi chiamare con il suo secondo nome, Juliette.
E ora, dopo sette mesi di lontananza, il suo piano può finalmente entrare in azione.
Juliette infatti non ha mai preso sul serio la separazione con Nate: nonostante lui l'abbia cancellata da facebook, lei ha tutte le password e lo controlla costantemente.
Sa quando non è in casa, così può entrare e fantasticare di vivere ancora lì, frugare tra le sue cose e lasciargli i suoi piatti preferiti in frigo.
La donna si propone addirittura come hostess nella stessa compagnia di Nate, nella speranza di volare prima o poi insieme. Ma non si limita a questo: spia anche Bella, la sorella più piccola di Nate e la persona che l'ha sempre presa in giro fin da piccola.
Juliette in qualche modo è convinta che Nate sia il suo principe azzurro, il suo amore per la vita e quindi la sua unica possibilità di vivere felice e allo stesso tempo di riscattarsi agli occhi di Bella, dimostrandole di aver conquistato suo fratello.
Ma davvero Nate è così perfetto come lo vede Juliette?
Quanto lontano è disposta a spingersi per averlo?
La fidanzata perfetta è il romanzo d'esordio di Karen Hamilton, un thriller che cerca di distinguersi dagli altri incentrando nella sua protagonista una donna malata, che sconfina nello stalking perchè non è in grado di accettare la fine della sue relazione con Nate, un ragazzo che ama e che non riesce a lasciare andare.
Questa è una scelta che ho apprezzato, perchè sebbene dipinga una realtà molto piccola, è pur sempre una situazione che si può verificare ed è giusto metterla in luce.
Il personaggio di Juliette è terribilmente malato: la sua infanzia è stata segnata dalla morte del fratellino più piccolo, un lutto che ha sulla coscienza perchè toccava a lei pensare a lui e invece ha fallito.
Ma le sfaccettature di Juliette sono veramente tantissime e ci vengono svelate pezzo dopo pezzo durante la storia.
Dalla trama mi spettavo una narrazione più incalzante e un ritmo più serrato e invece la storia si limita a descrivere il subdolo piano di Juliette di tornare con Nate.
L'autrice ha fatto un ottimo lavoro sul personaggio della protagonista principale, descrivendola come una ragazza che crede nell'illusione di avere ancora una storia con l'ex ragazzo ed è convinta che lasciandogli i suoi tempi, potrà riconquistarlo e ritornare ad avere la vita perfetta che avevano prima.
Tuttavia mi aspettavo più colpi di scena, i quali si sono verificati ma solo quando la storia era già avviata alla conclusione.
La prosa scorrevole della Hamilton aiuta la trama ad andare nella giusta direzione, ma le promesse della storia tardano ad essere rispettate e quando lo fanno, lasciano un po' l'amaro in bocca, perchè l'attesa creatasi durante la lettura non trova una vera e propria soddisfazione finale.
E' Juliette a raccontarci la sua storia e con i suoi occhi vediamo quanto in alto porta Nate, non accorgendosi che è semplicemente un ragazzo come tanti e che non merita così tanta considerazione.
Dalla trama è facile stare dalla parte di Nate, anche solo pensare a quanto è ossessionata Juliette da lui e a quello che combina per restare nella sua vita, mette i brividi.
Eppure nemmeno Nate è così innocente e così perfetto come vuole far credere, così come tutta la sua famiglia.
Se Juliette ha lavorato tanto per dimostrarsi alla sua altezza, c'è un buon motivo di fondo, e per scoprirlo non vi resta che immergervi nella lettura del romanzo.
Io avevo grandi aspettative e purtroppo ne sono rimasta delusa, mi aspettavo molto di più dalla storia.
Resta comunque una lettura interessante che pone in attenzione quanto facilmente possa essere sottile il confine tra amore e ossessione e fino a che punto si è disposti ad arrivare per assicurarsi di ottenere quello che si vuole.
L'autrice ci fa anche capire che non sempre quello che vediamo corrisponde alla realtà, la perfezione non esiste e proprio quando iniziamo a trattare una persona per quello che è, ossia umana e non un supereroe, vediamo davvero la sua faccia. E spesso quello che vediamo non ci piace.
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