Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo di "Il Club dei Perdenti", e diventate in fretta anche voi un perdente come Alec :tuffatevi tra le pagine di questo libro e perdetevi in questa bellissima quanto istruttiva storia.
Titolo: Il club dei perdenti
Oggi vi parlo di "Il Club dei Perdenti", e diventate in fretta anche voi un perdente come Alec :tuffatevi tra le pagine di questo libro e perdetevi in questa bellissima quanto istruttiva storia.
Titolo: Il club dei perdenti
Autore: Andrew Clements
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 28 Agosto 2018
Se sta leggendo un libro che gli piace, Alec non lo molla, neanche per seguire le lezioni. Così, quando la preside Vance gli dà un ultimatum, o stai attento in classe oppure, si fa venire un'idea. Per non perdere preziose ore di lettura, fonda un club. Un club di cui intende essere l'unico membro. In fondo leggere non è un gioco di squadra e nessuno si iscriverebbe mai a un club che si chiama dei perdenti, giusto? Però, man mano che gli altri ragazzi scoprono il suo club, compreso un ex amico diventato bullo e una ragazza che comincia a piacergli, Alec nota una cosa. La vita reale può essere più complicata dei suoi libri preferiti, ma è altrettanto interessante. Con il club dei perdenti Andrew Clements ci regala una nuova storia di scuola che è una dichiarazione d'amore alla lettura e ci ricorda che a volte le storie più belle sono quelle che succedono fuori dai libri le nostre.
IL MIO VOTO
Quando ne inizia uno si sente finalmente libero, in grado di viaggiare con la mente e può perdersi completamente dentro lo straordinario mondo creato dall'autore.
Peccato però che Alec legga anche durante le lezioni scolastiche, estraniandosi dalle spiegazioni e mettendosi così nei guai. E' capito spesso che Alec finisse dalla preside perchè non prestava attenzione durante le spiegazioni, ma questa volta supera ogni limite quando finisce in presidenza proprio il primo giorno di scuola.
La donna non sa come comportarsi con Alec, apprezza che uno studente sia così dedito alla lettura, ma quando rischia di mettere in pericolo la sua carriera scolastica non può far finta di nulla e tenta di spaventare Alec dicendogli che se non darà importanza alle lezioni sarà costretto a saltare le vacanze estive per frequentare un corso su come studiare.
Inoltre la donna ha già avvisato i professori di tenerlo d'occhio e questo significa che il ragazzo non può più passare tutto il tempo a leggere.
Il che non potrebbe essere del tutto negativo perchè Alec per questa sua passione viene spesso preso in giro, in particolare da Kent, uno dei ragazzi più bravi nello sport che si diverte a chiamare Alec "Topo di Biblioteca", un nominativo che il ragazzo non approva perchè sa che viene usato per ferirlo e non per esaltare la sua passione.
Costretto quindi ad assistere a tutte le lezioni senza non potersi estraniare dalla vita, Alec non sa come trovare del tempo extra per la lettura, visto che a casa lo aspettano i compiti. La fortuna vuole che i genitori del ragazzo lo abbiano iscritto al dopo scuola e questo significa passare tre ore in più in classe e Alec già pregusta di prendere in mano un libro. Peccato però che per frequentare il dopo scuola ci siano delle regole: o si fanno i compiti nell'apposita aula, o si diventa un membro di uno dei club già presenti oppure si crea da zero un club.
Non interessato a quelli già presenti Alec decide di crearsi un proprio Club, dove spera di essere solo e passare tutto il tempo a leggere e l'unico modo per farlo è creare un nome che non attiri nessuno: ecco che nasce il Club dei Perdenti.
Ma ben presto il Club di Alec acquista popolarità perchè nonostante sia noto che la lettura sia un'attività solitaria, viaggiare in mondi diversi in compagnia è tutta un'altra storia!
Fin dalla trama questo libro aveva attirato la mia attenzione, ma ora che l'ho terminato posso dire che mi ha letteralmente conquistata: ogni lettore che si rispetti non sa resistere ad un libro che parla di libri e soprattutto di come il lettore viene visto agli occhi degli altri.
Alec è un sognatore, un ragazzo sempre con la testa in mezzo alle pagine di un libro e, sebbene tutti siano contenti di questa sua grande passione, la presede e i suoi insegnanti non approvano il suo continuo estraniarsi dalle lezioni.
Per colpa della lettura infatti i suoi voti sono peggiorati e rischia addirittura di frequentare un corso estivo che lo aiuti ad avere un sistema di studio, se non si rimette presto in carreggiata. Questa campanella di allarme mette in allerta Alec, che però non può abbandonare così la lettura, perchè ormai è una parte fondamentale di lui.
Per questo, visto che è costretto a frequentare il dopo scuola per tre ore al giorno tutti i giorni, decide di creare un Club del libro chiamandolo "Il Club dei Perdenti", per allontanare le persone intenzionate ad iscriversi.
A fargli compagnia ci sono solo Nina, una ragazza che come lui ama leggere e diventa la cofondatrice del club, e i libri.
Alec è convinto che la lettura sia un'attività da fare in solitudine e apprezza Nina perchè la pensa come lui: non parla e non vuole discutere del libro, ma pensa solo a leggere e a trascorrere tre ore meravigliose vagando con la mente. Ma quando il suo club acquista sempre più popolarità per Alec è arrivato il momento di riflettere su quanto è importante leggere da solo o insieme a tante altre persone che condividono la sua stessa passione.
Con una semplicità disarmante Andrew Clements tocca un argomento che mi colpisce molto da vicino, non solo perchè come Alec io stessa leggo tantissimo e leggo ovunque, ma perchè sottolinea quanto questa passione non vada ostacolata ma coltivata.
Tutti noi facciamo parte di un "Club dei perdenti" non perchè siamo gli outsider o i nerd della situazione, ma perchè ci perdiamo tra le pagine di un libro e viaggiamo con la mente attraverso storie magiche e luoghi incantati e per questo, non può esistere un nome più azzeccato.
Andrew Clements non solo riesce a far sentire ogni lettore accettato con il suo libro, ma mette bene in evidenza anche tutte le prese in giro di cui questo spesso è vittima.
Alec infatti viene continuamente preso in giro per la sua passione e, nonostante non abbia nulla di cui vergognarsi, non può che rimanere male del comportamento dei suoi compagni, specie se sono le stesse persone che una volta chiamava amici.
Fondare un club per lui doveva significare semplicemente leggere in pace e invece giorno dopo giorno significa trovare nuovi amici, scoprire nuove letture e scoprire nuovi lettori.
Come molti infatti, Alec ha sempre visto la lettura come una passione individuale, ma dentro ognuno di noi si nasconde un lettore: basta solo nutrirlo per farlo uscire allo scoperto e una volta fatto, sarà impossibile metterlo a tacere.
"Il club dei perdenti" è stata una vera rivelazione che mi ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande, per una volta.
Non mi resta che dirvi di essere anche voi dei perdenti: tuffatevi tra le pagine di questo libro e perdetevi in questa bellissima quanto istruttiva storia.
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