Buona sera bookspediani!
Ormai sembra che la mia mente abbia scambiato la notte con il giorno ed è per questo che vi porto a quest'ora la recensione di "Il tatuatore" di Allison Belsham.
Ormai sembra che la mia mente abbia scambiato la notte con il giorno ed è per questo che vi porto a quest'ora la recensione di "Il tatuatore" di Allison Belsham.
Titolo: Il tatuatore
Autore: Allison Belsham
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Data di uscita: 3 maggio 2018
Marni Mullins, una tatuatrice di Brighton, trova un corpo orribilmente scuoiato. Suo malgrado si trova costretta a collaborare con il detective Francis Sullivan, appena promosso, a cui è stato assegnato il caso. Da tutti gli elementi emerge quasi immediatamente un fatto: non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. E il modus operandi dello svitato da catturare è agghiacciante: mentre la vittima è ancora viva, rimuove intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Marni, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha le sue ragioni per non fidarsi della polizia. Quando Mami riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà alla ricerca del “ladro di tatuaggi” da sola?
IL MIO VOTO
Marni Mullins è una donna di quasi quarant'anni con un oscuro passato che ancora influenza la sua vita nel presente. Vive a Brighton con il figlio Alex e da ormai diciannove anni si occupa di dar vita alle sue creazioni sulla tela più importante di tutte: il corpo umano. La donna ama il suo lavoro da tatuatrice, un'arte che l'appassiona ogni giorno di più e che le permette di esprimersi.
E' una sera come un'altra quando, terminate le sue ore, si avvicina ad un cassonetto e trova il corpo senza vita di un uomo. Non sapendo come comportarsi decide di chiamare la polizia in forma anonima, per non rischiare guai con la legge, visto il suo passato.
Ma le forze dell'ordine prendono molto seriamente il caso e ben presto si ritrova davanti il capo che si occupa dell'indagine: Francis Sullivan, il quale non esita a farle domande per trovare subito il colpevole.
Appare chiaro però che la morte dell'uomo non è un caso isolato e che abbia a che fare con un serial killer, il quale rimuove intere aree di pelle tatuata dalla sua vittima e vista la conoscenza di Marni dell'ambiente, diventa presto un tassello importante per trovare la soluzione.
Francis Sullivan è un ragazzo sotto i trent'anni molto promettente che ha appena ottenuto la promozione che tanto agognava: diventare un detective.
Fracis non vede l'ora di provare il suo valore e dimostrare che quell'avanzamento di carriera è ben motivato, per cui aspetta impaziente il suo primo caso.
Questo arriva prima del previsto ed è una bella gatta da pelare anche per lui, considerando il fatto che nonostante la squadra assegnatagli esegue i suoi ordini, non prova per lui lo stesso rispetto che ha per il suo secondo in comando, Rory Mackay, desideroso lui stesso di avere una promozione.
Dopo il ritrovo del primo cadavere è chiaro che la polizia brancola nel buio e non ha alcuna pista da seguire, per questo Francis decide di seguire l'istinto e andare a bussare alla porta della donna che ha denunciato l'omicidio: la tatuatrice Marni, la quale le offre degli ottimi spunti a cui pensare. E quando un secondo corpo viene trovato, non si può escludere che nonostante il modus operandi completamente diverso, c'è qualcosa che collega queste vittime. Un serial killer pericoloso e senza scrupoli minaccia le strade di Brighton e chiunque abbia un tatuaggio è in pericolo.
Marni e Francis dovranno dare il massimo per trovare il killer, prima che colpisca di nuovo.
Il tatuatore è il primo titolo di Allison Belsham, una storia che si snoda in quattro voci principali che permettono di avere una visione d'insieme del romanzo.
Sono ovviamente quelli di Marni e di Francis i punti di vista a cui assistiamo più di frequente: due persone totalmente diverse che senza il ritrovamento del primo cadavere non si sarebbero mai incontrati, eppure in qualche modo molto simili poichè entrambi sono determinati a trovare il colpevole. Francis in particolare vuole farlo per il suo senso di giustizia, uno dei motivi principali che lo ha spinto ad entrare in polizia, mentre invece Marni si sente punta nel vivo perchè queste morti colpiscono chi è tatuato e quindi mina la sicurezza del mondo a cui appartiene, un modo che ora viene preso di mira per la sua espressione di arte e creatività.
E' anche la voce di Rory ad affiancare i due protagonisti principali, il quale è desideroso di provare che Francis non è pronto per il suo nuovo incarico e di conseguenza è sempre pronto a dimostrare il suo valore.
Ma quella più raccapricciante di tutte è quella del serial killer, il quale ci fa entrare nella sua mente e ci mostra i suoi pensieri più pericolosi e crudeli.
E' davvero interessante l'idea di Alison Belsham di servirsi dei tatuaggi, una forma di arte così pura e catartica, per creare una storia così cruda e brutale quanto lo è il serial killer a caccia di queste opere.
La narrazione prende il via fin dalle prime pagine ed è proprio la scelta di affidare il numero di apertura all'assassino che incuriosisce e spinge ad andare avanti con la lettura. Non capita spesso di entrare dentro la testa di chi si nasconde dietro agli omicidi e l'autrice ha certamente dato al libro un valore aggiunto per questa scelta, facendo intuire la sua bravura anche nel districarsi tra i diversi personaggi della storia.
La Belsham ha certamente fatto le sue ricerche e si intuisce bene da come riesce a districarsi nei temi che tratta: dallo scuoiamento della pelle, alla concia di questa fino ad arrivare alla creazione dei tatuaggi.
Quello che l'autrice ha preparato per noi è una vera e propria corsa contro il tempo che tiene con il fiato sospeso, grazie soprattutto al suo gioco di suspense, che lascia sul più bello alla fine di ogni capitolo e poi cambia il narratore, costringendoci quindi a continuare la lettura.
Il tatuatore non è un libro perfetto: ci sono per esempio alcuni punti della storia un po' affrettati e alcuni dettagli che erano prevedibili, ma nonostante questo è un thriller che riesce a distinguersi dagli altri per la sua originalità.
Nonostante ormai quasi tutti ne abbiano uno, il mondo dei tatuaggi viene raramente affrontato e avere un romanzo che come tema principale si occupasse della loro rimozione da parte del killer, per quanto cruda e raccapricciante possa essere l'immagine, permette anche di uscire dai soliti schemi.
Marni è uno dei personaggi che più mi è piaciuto e più mi ha convinto per come è stata costruita: non ha paura di essere se stessa e nonostante non ami parlare del suo passato, ne va fiera perchè le ha permesso di aprire gli occhi e di non sentirsi mai più indifesa. Marni lotta con tutta se stessa per far trionfare la giustizia e fortunatamente in Francis trova un buon alleato.
Sicuramente le indagini del detective Sullivan sono solo all'inizio e come esordio devo dire che l'autrice sa il fatto suo, da Allison Belsham mi aspetto ancora grandi cose.
IL MIO VOTO
Marni Mullins è una donna di quasi quarant'anni con un oscuro passato che ancora influenza la sua vita nel presente. Vive a Brighton con il figlio Alex e da ormai diciannove anni si occupa di dar vita alle sue creazioni sulla tela più importante di tutte: il corpo umano. La donna ama il suo lavoro da tatuatrice, un'arte che l'appassiona ogni giorno di più e che le permette di esprimersi.
E' una sera come un'altra quando, terminate le sue ore, si avvicina ad un cassonetto e trova il corpo senza vita di un uomo. Non sapendo come comportarsi decide di chiamare la polizia in forma anonima, per non rischiare guai con la legge, visto il suo passato.
Ma le forze dell'ordine prendono molto seriamente il caso e ben presto si ritrova davanti il capo che si occupa dell'indagine: Francis Sullivan, il quale non esita a farle domande per trovare subito il colpevole.
Appare chiaro però che la morte dell'uomo non è un caso isolato e che abbia a che fare con un serial killer, il quale rimuove intere aree di pelle tatuata dalla sua vittima e vista la conoscenza di Marni dell'ambiente, diventa presto un tassello importante per trovare la soluzione.
Francis Sullivan è un ragazzo sotto i trent'anni molto promettente che ha appena ottenuto la promozione che tanto agognava: diventare un detective.
Fracis non vede l'ora di provare il suo valore e dimostrare che quell'avanzamento di carriera è ben motivato, per cui aspetta impaziente il suo primo caso.
Questo arriva prima del previsto ed è una bella gatta da pelare anche per lui, considerando il fatto che nonostante la squadra assegnatagli esegue i suoi ordini, non prova per lui lo stesso rispetto che ha per il suo secondo in comando, Rory Mackay, desideroso lui stesso di avere una promozione.
Dopo il ritrovo del primo cadavere è chiaro che la polizia brancola nel buio e non ha alcuna pista da seguire, per questo Francis decide di seguire l'istinto e andare a bussare alla porta della donna che ha denunciato l'omicidio: la tatuatrice Marni, la quale le offre degli ottimi spunti a cui pensare. E quando un secondo corpo viene trovato, non si può escludere che nonostante il modus operandi completamente diverso, c'è qualcosa che collega queste vittime. Un serial killer pericoloso e senza scrupoli minaccia le strade di Brighton e chiunque abbia un tatuaggio è in pericolo.
Marni e Francis dovranno dare il massimo per trovare il killer, prima che colpisca di nuovo.
Il tatuatore è il primo titolo di Allison Belsham, una storia che si snoda in quattro voci principali che permettono di avere una visione d'insieme del romanzo.
Sono ovviamente quelli di Marni e di Francis i punti di vista a cui assistiamo più di frequente: due persone totalmente diverse che senza il ritrovamento del primo cadavere non si sarebbero mai incontrati, eppure in qualche modo molto simili poichè entrambi sono determinati a trovare il colpevole. Francis in particolare vuole farlo per il suo senso di giustizia, uno dei motivi principali che lo ha spinto ad entrare in polizia, mentre invece Marni si sente punta nel vivo perchè queste morti colpiscono chi è tatuato e quindi mina la sicurezza del mondo a cui appartiene, un modo che ora viene preso di mira per la sua espressione di arte e creatività.
E' anche la voce di Rory ad affiancare i due protagonisti principali, il quale è desideroso di provare che Francis non è pronto per il suo nuovo incarico e di conseguenza è sempre pronto a dimostrare il suo valore.
Ma quella più raccapricciante di tutte è quella del serial killer, il quale ci fa entrare nella sua mente e ci mostra i suoi pensieri più pericolosi e crudeli.
E' davvero interessante l'idea di Alison Belsham di servirsi dei tatuaggi, una forma di arte così pura e catartica, per creare una storia così cruda e brutale quanto lo è il serial killer a caccia di queste opere.
La narrazione prende il via fin dalle prime pagine ed è proprio la scelta di affidare il numero di apertura all'assassino che incuriosisce e spinge ad andare avanti con la lettura. Non capita spesso di entrare dentro la testa di chi si nasconde dietro agli omicidi e l'autrice ha certamente dato al libro un valore aggiunto per questa scelta, facendo intuire la sua bravura anche nel districarsi tra i diversi personaggi della storia.
La Belsham ha certamente fatto le sue ricerche e si intuisce bene da come riesce a districarsi nei temi che tratta: dallo scuoiamento della pelle, alla concia di questa fino ad arrivare alla creazione dei tatuaggi.
Quello che l'autrice ha preparato per noi è una vera e propria corsa contro il tempo che tiene con il fiato sospeso, grazie soprattutto al suo gioco di suspense, che lascia sul più bello alla fine di ogni capitolo e poi cambia il narratore, costringendoci quindi a continuare la lettura.
Il tatuatore non è un libro perfetto: ci sono per esempio alcuni punti della storia un po' affrettati e alcuni dettagli che erano prevedibili, ma nonostante questo è un thriller che riesce a distinguersi dagli altri per la sua originalità.
Nonostante ormai quasi tutti ne abbiano uno, il mondo dei tatuaggi viene raramente affrontato e avere un romanzo che come tema principale si occupasse della loro rimozione da parte del killer, per quanto cruda e raccapricciante possa essere l'immagine, permette anche di uscire dai soliti schemi.
Marni è uno dei personaggi che più mi è piaciuto e più mi ha convinto per come è stata costruita: non ha paura di essere se stessa e nonostante non ami parlare del suo passato, ne va fiera perchè le ha permesso di aprire gli occhi e di non sentirsi mai più indifesa. Marni lotta con tutta se stessa per far trionfare la giustizia e fortunatamente in Francis trova un buon alleato.
Sicuramente le indagini del detective Sullivan sono solo all'inizio e come esordio devo dire che l'autrice sa il fatto suo, da Allison Belsham mi aspetto ancora grandi cose.
si ringrazie la casa editrice
per la copia omaggio.
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