Buon salve bookspediani.
Oggi in libreria potete trovare il nuovo libro di Jane Corry, ossia "Le tre bambine", un romanzo che ho letto in anteprima e che mi ha lasciato di stucco.
Titolo: Le tre bambine
Autore: Jane Corry
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di uscita: 11 Settembre 2018
Vetrate artistiche. È una delle passioni di Alison, una delle cose che sa fare meglio e che ama insegnare agli studenti dei suoi corsi d'arte in un college di Londra. Corsi con cui riesce a malapena a sbarcare il lunario. Forse per questo, quando un giorno vede l'annuncio di un lavoro come insegnante d'arte in una prigione maschile, spinta da un richiamo che neanche lei capisce fino in fondo, decide di candidarsi e, quando le offrono il posto, accetta. Molto presto, però, comincia a ricevere strani messaggi, i messaggi di qualcuno che sembra osservare ogni sua mossa...
Urlare, scappare. È quello che vorrebbe fare Kitty in ogni momento della sua giornata, ma i danni al cervello che ha riportato in un incidente di molti anni fa glielo impediscono. Vive in un istituto, costretta su una sedia a rotelle, non sa che cosa le sia successo, cosa l'abbia portata fin lì. Ma i pensieri, dentro il suo cervello bloccato, sono chiarissimi, e adesso che anche la memoria sta tornando certe immagini riaffiorano più potenti che mai...
C'è qualcuno là fuori che conosce il segreto di Alison, e anche quello di Kitty. Qualcuno che sa che nulla delle loro vite è davvero come sembra. Qualcuno che conosce il legame tra loro. Un legame vecchio di molti anni, che nulla potrà mai spezzare. Perché c'è qualcosa di cui solo loro due sono a conoscenza, il demone che entrambe, ora, dovranno affrontare.
Alison e Kitty sono due sorelle legate solo dalla stessa madre, ma non potrebbero essere più diverse tra di loro.
Alison è una donna che vive a Londra, sola, si mantiene insegnando una delle sue più grandi passioni: l'arte.
Non basta però il suo lavoro al college per mantenerla e così è alla ricerca di una seconda occupazione, la quale non tarda ad arrivare seppur molto lontano dall'idea di Alison.
La donna infatti sostiene un colloquio per insegnare arte nel carcere maschile di minima sicurezza in città e, se inizialmente nutre non pochi dubbi a riguardo, sa anche di aver bisogno del denaro e allo stesso tempo pensa sia una punizione adeguata alle sue colpe.
Tanti anni prima, quando lei e Kitty erano ancora delle bambine, si è verificato un terribile incidente che ha lasciato Alison ancora traumatizzata dall'accaduto e, per andare avanti e affrontare il dolore, si pratica autolesionismo.
Ma ben altra sorte è toccata a Kitty...
Kitty è una ragazza in stato semi vegetativo: comprende quasi tutto quello che succede intorno a lei ma la sua mente non riesce ad articolare i suoi pensieri e le parole dalla sua bocca escono a tratti, appena accennate e impossibili quasi per chiunque da comprendere.
Il suo stato purtroppo non è reversibile, con il passare del tempo non migliorerà mai e per questo ha bisogno di cure costanti, attenzioni che la madre non può darle e per questo è una paziente in casa di cura, dove viene accudita per tutto il tempo e dove ci sono persone che provano a capirla e a migliorare quel che resta di lei, facendole apprezzare almeno un poco il fatto che è ancora in vita.
Eppure la sua mente cerca di comunicarle qualcosa, echi del passato che a volte tornano preponenti a farle capire che il segreto suo e di Alison non è al sicuro, qualcuno conosce la verità e sta arrivando a loro.
Jane Corry mi aveva già incuriosito con il suo precedente romanzo e quando ho visto una sua nuova pubblicazione, non sono riuscita a resistere alla sua lettura.
Sono Alison e Kitty a raccontarci questa storia attraverso i loro punti di vista alternati e mai come in questo caso la scelta è stata più azzeccata, in particolare per la seconda.
Kitty è la sorellastra minore di Alison, colei che è sempre stata viziata e che ha sempre avuto un padre accanto, al contrario di sua sorella che non lo ha mai conosciuto.
Fin da piccola si è sempre divertita a torturare Alison, per avere quanta più attenzione possibile dalla famiglia e in questo si è sentita spalleggiata da Vanessa, la sua migliore amica durante l'infanzia.
A differenza di quella bambina vivace, ora i pensieri di Kitty restano solo nella sua mente perchè per lei esprimerli a voce alta, dopo l'incidente, è impossibile.
Per questo a mio avviso la sua parte è stata tremendamente interessante: l'autrice è riuscita a trasmettere al lettore l'angoscia della ragazza, ossia essere prigioniera nel proprio corpo e non poter comunicare cosa si sente per davvero.
Ma se Kitty è prigioniera di se stessa, Alison è incatenata dal segreto che si porta dentro da anni e che ha paura possa emergere da un momento all'altro.
E' anche lei una prigioniera, almeno per qualche giorno a settimana, quando insegna arte nella prigione di minima sicurezza della città e quindi è costretta a sottostare a regole ferree e a temere per la sua stessa vita poichè, sebbene quello sia l'ultimo step prima della libertà, al suo interno ci sono uomini che hanno passato la vita in prigione per crimini molto gravi e quindi non si può mai essere certi di essere in salvo.
Ad aggiungersi alla preoccupazione di essere uccisa ogni volta che fa lezione, ad Alison iniziano ad arrivare strani biglietti che le fanno capire che qualcuno conosce la verità sull'incidente di tanti anni prima e che prima o poi la realtà dei fatti sarà destinata a venire a galla.
Ma comprendere cosa è vero e falso è tremendamente difficile.
Le tre bambine è una lettura di poco più di quattrocento pagine che prende il suo tempo per entrare nel vivo e dalla direzione che da l'autrice, sembra già chiaro come proseguirà la storia. E invece nulla è come sembra.
La Corry gioca con la mente del lettore, portandolo esattamente dove vuole leti, facendogli credere di aver già capito tutto per poi sconvolgerlo con una nuova notizia che apre mille direzioni diverse e, una volta presa una delle tante possibilità, l'autrice si sbizzarrisce, creando nuovi colpi di scena e lasciandoci davvero senza parole.
Tantissimi sono i temi che va a toccare: dall'autolesionismo di Alison, alla difficoltà di essere una famiglia unita quando all'interno ci sono gelosie, dall'importanza della verità e soprattutto da quanto è bizzarro il legame tra sorelle.
Comprendere cosa è vero e cosa è falso in questa lettura è veramente impossibile: non c'è una sola persona sincera in tutto il romanzo, dalle due protagoniste principali ai personaggi secondari che allo stesso tempo giocano un ruolo fondamentale nella vita di queste due donne.
Quello su cui voglio porre l'attenzione per un attimo però è il legame tra sorelle.
Quando si è figli unici per un paio di anni, accettare l'arrivo di un nuovo componente della famiglia è sempre difficile, specie se non è del tutto sangue del tuo sangue.
Alison ha provato in tutti i modi ad amare Kitty eppure, nonostante fosse lei la sorella maggiore, è stata da sempre lei la vittima dei capricci e delle gelosie della sorella minore. E il tutto è peggiorato con l'arrivo di Vanessa, la migliore amica di Kitty e un vero incubo nei confronti di Ali.
Eppure Alison non ha mai detto nulla alla madre, ha sempre cercato di proteggere Kitty anche quando era in torto.
Vedete come sono strani i rapporti? Per quanto ci si possa odiare, in qualche modo il senso di protezione emerge e ci costringe a fare di tutto per salvare la persona che amiamo.
Kitty e Alison sono due sorelle che non hanno nulla in comune tranne l'amore che provano l'una per l'altra e che le costringe a fare qualsiasi cosa pur di proteggersi.
La narrazione non si limita a narrarci gli eventi del presente, ma ci parla anche del passato e di come tutto è cambiato per sempre: abbiamo così occasione di vedere entrambe com'erano le protagoniste e cosa sono diventate oggi, entrambe persone completamente diverse rispetto a quello che pensavano sarebbe stata la loro vita.
Sono più di quattrocento le pagine che ho macinato nel giro di poche ore grazie alla penna fluida, scorrevole e semplice di Jane Corry, che ancora una volta ha dato vita ad una storia che si legge tutta d'un fiato e fa riflettere sull'importanza della famiglia ma soprattutto su quanto importante sia la verità, perchè come sempre le bugie hanno le gambe corte e non riescono a restare nascoste per troppo tempo, anche dopo anni, sono in grado di distruggerci.
Urlare, scappare. È quello che vorrebbe fare Kitty in ogni momento della sua giornata, ma i danni al cervello che ha riportato in un incidente di molti anni fa glielo impediscono. Vive in un istituto, costretta su una sedia a rotelle, non sa che cosa le sia successo, cosa l'abbia portata fin lì. Ma i pensieri, dentro il suo cervello bloccato, sono chiarissimi, e adesso che anche la memoria sta tornando certe immagini riaffiorano più potenti che mai...
C'è qualcuno là fuori che conosce il segreto di Alison, e anche quello di Kitty. Qualcuno che sa che nulla delle loro vite è davvero come sembra. Qualcuno che conosce il legame tra loro. Un legame vecchio di molti anni, che nulla potrà mai spezzare. Perché c'è qualcosa di cui solo loro due sono a conoscenza, il demone che entrambe, ora, dovranno affrontare.
IL MIO VOTO
Alison e Kitty sono due sorelle legate solo dalla stessa madre, ma non potrebbero essere più diverse tra di loro.
Alison è una donna che vive a Londra, sola, si mantiene insegnando una delle sue più grandi passioni: l'arte.
Non basta però il suo lavoro al college per mantenerla e così è alla ricerca di una seconda occupazione, la quale non tarda ad arrivare seppur molto lontano dall'idea di Alison.
La donna infatti sostiene un colloquio per insegnare arte nel carcere maschile di minima sicurezza in città e, se inizialmente nutre non pochi dubbi a riguardo, sa anche di aver bisogno del denaro e allo stesso tempo pensa sia una punizione adeguata alle sue colpe.
Tanti anni prima, quando lei e Kitty erano ancora delle bambine, si è verificato un terribile incidente che ha lasciato Alison ancora traumatizzata dall'accaduto e, per andare avanti e affrontare il dolore, si pratica autolesionismo.
Ma ben altra sorte è toccata a Kitty...
Kitty è una ragazza in stato semi vegetativo: comprende quasi tutto quello che succede intorno a lei ma la sua mente non riesce ad articolare i suoi pensieri e le parole dalla sua bocca escono a tratti, appena accennate e impossibili quasi per chiunque da comprendere.
Il suo stato purtroppo non è reversibile, con il passare del tempo non migliorerà mai e per questo ha bisogno di cure costanti, attenzioni che la madre non può darle e per questo è una paziente in casa di cura, dove viene accudita per tutto il tempo e dove ci sono persone che provano a capirla e a migliorare quel che resta di lei, facendole apprezzare almeno un poco il fatto che è ancora in vita.
Eppure la sua mente cerca di comunicarle qualcosa, echi del passato che a volte tornano preponenti a farle capire che il segreto suo e di Alison non è al sicuro, qualcuno conosce la verità e sta arrivando a loro.
Jane Corry mi aveva già incuriosito con il suo precedente romanzo e quando ho visto una sua nuova pubblicazione, non sono riuscita a resistere alla sua lettura.
Sono Alison e Kitty a raccontarci questa storia attraverso i loro punti di vista alternati e mai come in questo caso la scelta è stata più azzeccata, in particolare per la seconda.
Kitty è la sorellastra minore di Alison, colei che è sempre stata viziata e che ha sempre avuto un padre accanto, al contrario di sua sorella che non lo ha mai conosciuto.
Fin da piccola si è sempre divertita a torturare Alison, per avere quanta più attenzione possibile dalla famiglia e in questo si è sentita spalleggiata da Vanessa, la sua migliore amica durante l'infanzia.
A differenza di quella bambina vivace, ora i pensieri di Kitty restano solo nella sua mente perchè per lei esprimerli a voce alta, dopo l'incidente, è impossibile.
Per questo a mio avviso la sua parte è stata tremendamente interessante: l'autrice è riuscita a trasmettere al lettore l'angoscia della ragazza, ossia essere prigioniera nel proprio corpo e non poter comunicare cosa si sente per davvero.
Ma se Kitty è prigioniera di se stessa, Alison è incatenata dal segreto che si porta dentro da anni e che ha paura possa emergere da un momento all'altro.
E' anche lei una prigioniera, almeno per qualche giorno a settimana, quando insegna arte nella prigione di minima sicurezza della città e quindi è costretta a sottostare a regole ferree e a temere per la sua stessa vita poichè, sebbene quello sia l'ultimo step prima della libertà, al suo interno ci sono uomini che hanno passato la vita in prigione per crimini molto gravi e quindi non si può mai essere certi di essere in salvo.
Ad aggiungersi alla preoccupazione di essere uccisa ogni volta che fa lezione, ad Alison iniziano ad arrivare strani biglietti che le fanno capire che qualcuno conosce la verità sull'incidente di tanti anni prima e che prima o poi la realtà dei fatti sarà destinata a venire a galla.
Ma comprendere cosa è vero e falso è tremendamente difficile.
Le tre bambine è una lettura di poco più di quattrocento pagine che prende il suo tempo per entrare nel vivo e dalla direzione che da l'autrice, sembra già chiaro come proseguirà la storia. E invece nulla è come sembra.
La Corry gioca con la mente del lettore, portandolo esattamente dove vuole leti, facendogli credere di aver già capito tutto per poi sconvolgerlo con una nuova notizia che apre mille direzioni diverse e, una volta presa una delle tante possibilità, l'autrice si sbizzarrisce, creando nuovi colpi di scena e lasciandoci davvero senza parole.
Tantissimi sono i temi che va a toccare: dall'autolesionismo di Alison, alla difficoltà di essere una famiglia unita quando all'interno ci sono gelosie, dall'importanza della verità e soprattutto da quanto è bizzarro il legame tra sorelle.
Comprendere cosa è vero e cosa è falso in questa lettura è veramente impossibile: non c'è una sola persona sincera in tutto il romanzo, dalle due protagoniste principali ai personaggi secondari che allo stesso tempo giocano un ruolo fondamentale nella vita di queste due donne.
Quello su cui voglio porre l'attenzione per un attimo però è il legame tra sorelle.
Quando si è figli unici per un paio di anni, accettare l'arrivo di un nuovo componente della famiglia è sempre difficile, specie se non è del tutto sangue del tuo sangue.
Alison ha provato in tutti i modi ad amare Kitty eppure, nonostante fosse lei la sorella maggiore, è stata da sempre lei la vittima dei capricci e delle gelosie della sorella minore. E il tutto è peggiorato con l'arrivo di Vanessa, la migliore amica di Kitty e un vero incubo nei confronti di Ali.
Eppure Alison non ha mai detto nulla alla madre, ha sempre cercato di proteggere Kitty anche quando era in torto.
Vedete come sono strani i rapporti? Per quanto ci si possa odiare, in qualche modo il senso di protezione emerge e ci costringe a fare di tutto per salvare la persona che amiamo.
Kitty e Alison sono due sorelle che non hanno nulla in comune tranne l'amore che provano l'una per l'altra e che le costringe a fare qualsiasi cosa pur di proteggersi.
La narrazione non si limita a narrarci gli eventi del presente, ma ci parla anche del passato e di come tutto è cambiato per sempre: abbiamo così occasione di vedere entrambe com'erano le protagoniste e cosa sono diventate oggi, entrambe persone completamente diverse rispetto a quello che pensavano sarebbe stata la loro vita.
Sono più di quattrocento le pagine che ho macinato nel giro di poche ore grazie alla penna fluida, scorrevole e semplice di Jane Corry, che ancora una volta ha dato vita ad una storia che si legge tutta d'un fiato e fa riflettere sull'importanza della famiglia ma soprattutto su quanto importante sia la verità, perchè come sempre le bugie hanno le gambe corte e non riescono a restare nascoste per troppo tempo, anche dopo anni, sono in grado di distruggerci.
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si ringrazie la casa editrice
per la copia omaggio.
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