Recensione "Legend" di V. E. Schwab

Bookspediani, eccomi finalmente con la recensione di "Legend" di V. E. Schwab



Titolo: Legend

Autore: V.E. Schwab

Editore: Newton Compton

Genere: Fantasy
Data di uscita: 11 Ottobre 2018

Dopo che la Londra Nera è caduta, quale minaccia insidia la Londra Bianca, la Londra Grigia e la Londra Rossa?

Sono passati quattro mesi da quando Kell ha trovato la pietra nera. Quattro mesi da quando ha incrociato il suo cammino con quello di Delilah Bard, Rhy è stato ferito e i terribili gemelli Dane sono stati sconfitti. Ma soprattutto, quattro mesi da quando la terra ha inghiottito il corpo di Holland insieme alla pietra, trascinandoli per sempre nella Londra Nera. Le cose sono tornate alla normalità: Rhy è finalmente sobrio, e Kell cerca di nascondere il suo senso di colpa. Di notte, infatti, gli incubi lo perseguitano con le immagini vivide degli eventi magici che si sono susseguiti e con il ricordo di Lila, sparita come era sua intenzione sin dall’inizio. Intanto, mentre nella Londra Rossa fervono i preparativi per i Giochi Elementali, una competizione magica internazionale, un’altra Londra si sta lentamente risvegliando. Come un’ombra che, invece di dissolversi al mattino, accresce la sua oscurità, la Londra Nera sta nuovamente interferendo con l’equilibrio magico. E per ripristinare l’ordine è necessario che un’altra Londra cada…

IL MIO VOTO

  

La fine di Magic ci aveva lasciato senza fiato: Londra Rossa era sotto attacco e i gemelli Dane erano pronti a raderla al suolo, ma grazie a Kell e Lila il peggio è stato scongiurato. A pagare il prezzo più alto però è stato il principe Rhy, il quale ha perso la sua vita ma Kell, uno degli Antari più potenti di sempre, ha legato la sua vita a quella del fratello, donandogli una nuova vita e rendendolo allo stesso tempo immortale.

Dopo tutto quello che era successo Lila, che non è mai stata disposta a restare troppo spesso in un posto, ha deciso di lasciare Londra e di buttarsi in una nuova avventura, abbandonando Kell e lasciandolo a gestire tutte le novità che lo avevano investito. Sono passati quattro mesi da quel momento fatidico che ha cambiato per sempre la vita di Lila, di Kell e di Rhy. Kell infatti è sempre stato considerato un figlio dal re e dalla regina di Londra Rossa, ma dopo aver portato il caos nella loro città e dopo aver quasi perso Rhy, i due monarchi trattano l'Antari con sufficienza e non fanno che tenerlo al sicuro, così sanno che anche il figlio è salvo.

Ma questo per Kell significa sentirsi sempre più in colpa e soprattutto prigioniero in quella che una volta considerava casa sua. Come se non bastasse il legame tra Rhy e Kell si fa sempre più forte: ormai sono più che semplici fratelli, condividono la stessa energia vitale e il dolore di uno è il dolore dell'altro, per questo, nonostante entrambi abbiano i loro demoni da affrontare, gestiscono tutto diversamente.

Rhy infatti non fa che stordirsi con l'alcol e cercare conforto tra altre braccia, mentre invece Kell non sa più come gestire il fuoco che sente dentro. Per una volta si è sentito potente, è più che mai consapevole di quello che può fare ed è per questo che sfrutta ogni momento per allenarsi e per allentare tutta la tensione a cui è sottoposto. A palazzo ormai l'aria è insostenibile: il re continua a trattare Kell con sufficienza, accusandolo silenziosamente di tutto quello che è successo e facendogli capire senza troppi sotterfugi che lui e la moglie lo hanno considerato un figlio fino a quando ha fatto loro comodo, ma adesso che hanno visto quanto può essere pericoloso quello fa, cercano a tutti i costi di allontanarlo dai loro cuori ma allo stesso tempo lo trattano come una pietra preziosa perchè avere un Antari significa avere potere e soprattutto perchè lui è legato alla vita di Rhy. Nel mentre il tempo scorre inesorabile e i Giochi Elementali si avvicinano sempre di più: una competizione magica internazionale aperta a tutti dove a vincere non è solo il più potente, ma il più scaltro, ed è chiaro che questo torneo capita a fagiolo per far sfogare Kell. Anche Lila si sta preparando per tornare a Londra Rossa, ma in un modo che mai avremmo immaginato. E intanto una Londra che sembrava caduta si sta piano piano risvegliando e per fiorire questa, un'altra deve cadere.

Aspettavo con grandissima attesa il seguito di Magic di Victoria Schwab, uno dei libri che l'anno scorso mi aveva letteralmente stregato e incantato e solo poco tempo fa sono riuscita finalmente a portare a termine la lettura.

Le aspettative su questa storia erano davvero a mille, soprattutto dopo aver visto quello che l'autrice era in grado di fare dal primo libro, per cui mi è dispiaciuto tantissimo non entrare subito in sintonia con la storia. Le prime pagine infatti vedono come protagonista Lila, uno dei personaggi che più mi era piaciuto nel primo libro ma che in questo non è riuscita a convincermi.

Non ero del tutto incuriosita da quello che la attendeva, anche se le sue avventure in mare non mi sono dispiaciute.

Come non riuscivo bene a comprendere l'introduzione di alcuni personaggi, che si sono rivelati non troppo importanti per la trama, ma creati apposta per servire un unico scopo.

Quello che più mi ha incuriosito è senza ombra di dubbio Alucard, che si è rivelato un personaggio davvero inaspettato e se nelle prime pagine lo odiavo e non volevo avere niente a che fare con lui o con la sua storia, quando sono riuscita a conoscerlo e comprenderlo meglio ero la sua più grande fan, anche se c'è ancora tanto da dire su di lui.

Il vero punto di forza di questo romanzo sono Kell e Rhy, non solo come personaggi ma come fratelli.

I due non sono mai stati legati da una vera e propria parentela ma sia Rhy che i sovrani di Londra Rossa lo hanno sempre considerato uno di famiglia, questo fino a quando Kell non ha portato scompiglio in città e ha indirettamente causato la morte di Rhy. Da quel momento il re e la regina hanno smesso di vederlo come un figlio e hanno inziato a considerarlo come un Antari al loro servizio, un mago che rappresenta il potere e che vogliono tenere al sicuro non solo per proteggere i loro interessi ma anche per avere Rhy al sicuro. Fortunatamente il principe non condivide la stessa idea dei genitori, anzi non fa che considerarsi indegno della vita che gli ha donato Kell, perchè è stata lui a sprecarla e perchè sapeva quello a cui avrebbe rinunciato il fratello per lui: alla sua stessa libertà. Ma il loro legame arriva con un costo: se al principio le emozioni che ognuno provava erano un eco dentro la mente dell'altro, piano piano si sono intensificate fino a condividere ogni singola sensazione, dalla felicità al dolore, non solo mentale ma anche fisico. 

Questo non solo consente loro di capire quando uno dei due è in pericolo, ma anche ogni singolo stato d'animo, rendendo le loro scene insieme assolutamente uniche, toccanti e indimenticabili.

L'autrice non si concentra solamente su un'unica trama, ma sviluppa più storie separate, ognuna di esse segue il suo corso e il lettore non può che proseguire la lettura nell'attesa che si arrivi al punto cruciale, il momento in cui tutte le narrazioni si uniscono e danno inizio alla fine.

In Legend assistiamo quindi a come Lila vive la sua vita lontano da Kell e da Londra, insieme ad Alucard e alla sua ciurma, dove piano piano impara ad essere una nuova versione di se stessa, qualcosa che mai si sarebbe aspettata ma che sentiva di dover fare già da tanto tempo.

Lontano da Lila, abbiamo a che fare con Kell e con il suo continuo senso di colpa e con Rhy che non fa che spingere il fratello a combattere i suoi demoni e a non ternersi tutto dentro, perchè altrimenti arriverà ad un punto in cui scoppierà, distruggendo tutto quello che gli sta in torno.

Ancora più lontano, in un'altra Londra, vediamo una città che pensavamo fosse prossima a cadere, rifiorire a causa di qualcosa, o per meglio dire qualcuno, arrivato direttamente da Londra Nera, che sembra determinato a distruggere Londra Rossa e tutto il suo potere.

Queste tre storie avanzano parallelamente, creando sempre più attesa nel lettore, che non vede l'ora che si intreccino e regalino più azione, per una narrazione che inizialmente scorre davvero molto lenta.

Devo dire che mi aspettavo qualcosa in più da questo secondo capitolo di una serie che avevo amato moltissimo l'anno scorso. Victoria Schwab è famosa per far addentrare molto lentamente il lettore nelle sue storie e questo per gli altri libri non mi ha mai pesato, ma questo volta entrare nella storia è stato leggermente più complesso.

Superato il primo scoglio la narrazione scorre che è una meraviglia, però ci sono state alcuni dettagli che non hanno convinta del tutto e che quindi mi hanno costretto a leggere il libro a più riprese: ho letteralmente odiato il Re di Londra Rossa per come si è comportato con Kell e posso capire che l'Antari abbia sbagliato, ma non comprendo come una persona possa passare dall'essere di famiglia ad essere trattato praticamente da estraneo, quando anche Rhy ha messo in pericolo la sua città ma al contrario viene coccolato e amato come sempre.

Rispetto al primo libro i viaggi tra le Londre sono calati drasticamente e con essi anche un pezzo di bellezza che aveva caratterizzato Magic: la Schwab si è concentrata molto di più sui personaggi e sui loro cambiamenti piuttosto che sul setting, che resta principalmente Londra Rossa.

Se la prima parte della storia si è presa il suo tempo a partire, e la parte centrale stuzzica continuamente il lettore, la parte finale è una vera bomba e ha risollevato nettamente la storia, creando grande aspettativa per il terzo e ultimo capitolo di questa avventura, e io spero davvero mi lasci senza parole.