Buon pomeriggio bookspediani!
Io e Sandy siamo pronte a tenervi compagnia con la nostra rubrica Un libro per due e questa volta la scelta è ricaduta su "La confraternita della rosa nera" di Riccardo De Palo
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Titolo: La confraternita della rosa nera
Autore: Riccardo De Palo
Editore: Marsilio
Genere: Giallo
Data di uscita: 10 Gennaio 2019
Genere: Giallo
Data di uscita: 10 Gennaio 2019
Chi ha ucciso la giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel, trovata senza vita nel mezzo di un roseto d'alta quota, in un idilliaco borgo delle Dolomiti? Cosa si cela dietro la misteriosa confraternita che organizza giochi di ruolo all'ultimo sangue? A occuparsi del caso viene chiamato l'ispettore capo Lukas Moroder, raro esempio di montanaro che soffre di vertigini e che alterna ciniche battute in ladino alla musica dance del suo omonimo compaesano. Con lui indagano la meticolosa e avvenente poliziotta scelta Helga Schneider, l'impagabile napoletano Ciro Esposito e il più concreto di tutti, il romano Massimo Proietti. Moroder - forte delle sue intuizioni, anche quando tutto lascia presagire il contrario, e costretto ad agire nell'ombra per sventare i traffici di potenti corrotti - trascinerà i suoi collaboratori in rapide (e ripide) incursioni tra le montagne della Val Gardena e a Innsbruck, e li costringerà a intraprendere missioni in incognito in Baviera, tra i misteri di Vienna e sulle vette della Foresta Nera. L'ispettore capo è pronto a tutto, pur di svelare le trame di un complotto populista vasto e ramificato, che punta al dominio del mondo intero.
E' una giornata di luglio come un'altra per Claudia Zender, la quale come sempre si sveglia alle prime luci dell'alba per prendersi cura di uno dei luoghi più belli di Stria, un piccolo paesino che si trova tra Val Gardena e l’Alpe di Siusi, il Rosarium, meta di tanti turisti o di abitanti del posto che vogliono solo ammirare la bellezza della flora.
Ma qualcosa sconvolge il suo rituale mattutino, o meglio qualcuno: la donna infatti ritrova il corpo di una ragazza che giace ormai morta, senza alcuna possibilità di risveglio.
Il caso, a prima vista sospetto, viene affidato all'ispettore capo Lukas Moroder, un uomo ormai alla soglia dei cinquant'anni che ama rifugiarsi nella musica quando si sente giù di corda e deve pensare, che ha alle spalle un passato a cui è ancora attaccato, ma che è uno dei più bravi nel suo lavoro, il suo istinto infatti riesce sempre a metterlo sulla pista giusta, facendolo arrivare alla risoluzione.
Insieme a lui viene chiamata anche la sua squadra e le persone di cui si fida di più: Helga, Massimo e Ciro.
I quattro iniziano subito la loro indagine, iniziando ad indagare dalle persone del posto, anche se per quanto possano essere bizzarri, nessuno sembra essere l'omicida.
La vittima, Anne Rose Werfel, era una giovane bibliotecaria austriaca davvero acuta, che prima di morire ha cercato in tutti i modi di lasciare una traccia per andare a scovare una verità che sta sotto gli occhi di tutti e nessuno vuole vedere. La ragazza infatti aveva deciso di indagare su alcune confraternite più famose e potrebbe essere proprio questo indizio a dare al caso una nuova pista, ma per indagare al meglio Moroder è costretto a dividersi tra l'Italia e l'Austria. Ma ad Innsbruck qualcuno sembra davvero determinato a rallentare la polizia sulla risoluzione del caso e questo mette in allerta l'ispettore, che ora come ora non si può fidare di nessun altro al di fuori della sua squadra.
Quello che Lukas ha per le mani è un caso che va oltre un semplice omicidio, ma è qualcosa di talmente grande che è impossibile capire dove inizi e dove finisca.
Ma Moroder non è un uomo che si fa intimorire facilmente e ora è ben determinato a portare alla luce la verità, costi quel che costi.
Come ogni sabato io e la mia partner in crime siamo tornate a parlarvi insieme di una delle ultime uscite in libreria di Marsilio, ossia La confraternita della rosa nera, il romanzo d'esordio di Riccardo De Palo, che fin dal primo libro si dimostra essere un autore da tenere decisamente d'occhio.
Il libro è composto da poco più di centocinquanta pagine ma contiene tutti gli ingredienti principali per rivelarsi una lettura tremendamente interessante, a partire dal suo personaggio di spicco, Lukas Moroder, un uomo che non ha più tempo per l'amore ma che ha la fama di essere il migliore nel suo lavoro, proprio perchè non si arrende davanti a niente e nessuno. Mi è piaciuto moltissimo il suo modo di fare e la sua fiducia nella sua squadra, soprattutto la sintonia che ha con il napoletano Ciro Esposito e con il romano Massimo Proietti. Non sta da meno la poliziotta Helga Schneider, una avida lettrice appassionata di storia che arrichisce la squadra con la sua cultura e intelligenza, che sembrano completare alla perfezione le idee bizzarre e l'istinto di Lukas.
Ad arricchire una storia ben sviluppata con personaggi realistici e ben caratterizzati sono le città in cui si svolge la vicenda, ma è soprattutto su Stria e sui suoi luoghi incantati e sui suoi piatti tipici che l'autore si sofferma, facendoci sentire parte integrante della storia che racconta: sembra infatti di essere noi stessi al Rosarium, in mezzo ad una distesa di rose meravigliose, o addirittura a cena con Lukas e la sua squadra, come se fossero nostri amici e non personaggi fittizi appena incontrati.
E a renderla indimenticabile è la tematica che l'autore sceglie di trattare ossia quanto può essere pericolosa una confraternita e soprattutto quanto è facile dimenticarsi chi si è veramente per poter essere parte di qualcosa che ci fanno credere essere giusto, quando invece non lo è.
Un tema che si riflette molto bene nella nostra società, vi ricorderete la Blue Whale e quanti morti ha causato, solo perchè tanti adolescenti sognavano di essere parte di qualcosa, non rendendosi conto dei rischi e soprattutto di venire completamente privati della loro personalità.
Riccardo De Palo però crea qualcosa in scala ancora più grande, dove la pericolosità è ancora più alta e soprattutto dove ci sono persone pronte a tutto pur di non far uscire i loro segreti, inserite ai piani alti della società.
La confraternita della rosa nera è una lettura che non lascia scampo: una volta iniziata è imperativo finirla il più presto possibile poichè si vuole arrivare alla verità, proprio come il suo protagonista, una verità che sta proprio di fronte a noi ma siamo troppo focalizzati su altro per vederla subito.
Questa lettura è stata decisamente una sorpresa: sapevo che mi sarebbe piaciuta, ma mai avrei pensato così tanto e dover già salutare i personaggi mi è dispiaciuto moltissimo, iniziavano già ad essere come dei vecchi amici, per cui spero di ritrovarli molto presto e di vivere insieme a loro una nuova indimenticabile avventura.
Ma qualcosa sconvolge il suo rituale mattutino, o meglio qualcuno: la donna infatti ritrova il corpo di una ragazza che giace ormai morta, senza alcuna possibilità di risveglio.
Il caso, a prima vista sospetto, viene affidato all'ispettore capo Lukas Moroder, un uomo ormai alla soglia dei cinquant'anni che ama rifugiarsi nella musica quando si sente giù di corda e deve pensare, che ha alle spalle un passato a cui è ancora attaccato, ma che è uno dei più bravi nel suo lavoro, il suo istinto infatti riesce sempre a metterlo sulla pista giusta, facendolo arrivare alla risoluzione.
Insieme a lui viene chiamata anche la sua squadra e le persone di cui si fida di più: Helga, Massimo e Ciro.
I quattro iniziano subito la loro indagine, iniziando ad indagare dalle persone del posto, anche se per quanto possano essere bizzarri, nessuno sembra essere l'omicida.
La vittima, Anne Rose Werfel, era una giovane bibliotecaria austriaca davvero acuta, che prima di morire ha cercato in tutti i modi di lasciare una traccia per andare a scovare una verità che sta sotto gli occhi di tutti e nessuno vuole vedere. La ragazza infatti aveva deciso di indagare su alcune confraternite più famose e potrebbe essere proprio questo indizio a dare al caso una nuova pista, ma per indagare al meglio Moroder è costretto a dividersi tra l'Italia e l'Austria. Ma ad Innsbruck qualcuno sembra davvero determinato a rallentare la polizia sulla risoluzione del caso e questo mette in allerta l'ispettore, che ora come ora non si può fidare di nessun altro al di fuori della sua squadra.
Quello che Lukas ha per le mani è un caso che va oltre un semplice omicidio, ma è qualcosa di talmente grande che è impossibile capire dove inizi e dove finisca.
Ma Moroder non è un uomo che si fa intimorire facilmente e ora è ben determinato a portare alla luce la verità, costi quel che costi.
Come ogni sabato io e la mia partner in crime siamo tornate a parlarvi insieme di una delle ultime uscite in libreria di Marsilio, ossia La confraternita della rosa nera, il romanzo d'esordio di Riccardo De Palo, che fin dal primo libro si dimostra essere un autore da tenere decisamente d'occhio.
Il libro è composto da poco più di centocinquanta pagine ma contiene tutti gli ingredienti principali per rivelarsi una lettura tremendamente interessante, a partire dal suo personaggio di spicco, Lukas Moroder, un uomo che non ha più tempo per l'amore ma che ha la fama di essere il migliore nel suo lavoro, proprio perchè non si arrende davanti a niente e nessuno. Mi è piaciuto moltissimo il suo modo di fare e la sua fiducia nella sua squadra, soprattutto la sintonia che ha con il napoletano Ciro Esposito e con il romano Massimo Proietti. Non sta da meno la poliziotta Helga Schneider, una avida lettrice appassionata di storia che arrichisce la squadra con la sua cultura e intelligenza, che sembrano completare alla perfezione le idee bizzarre e l'istinto di Lukas.
Ad arricchire una storia ben sviluppata con personaggi realistici e ben caratterizzati sono le città in cui si svolge la vicenda, ma è soprattutto su Stria e sui suoi luoghi incantati e sui suoi piatti tipici che l'autore si sofferma, facendoci sentire parte integrante della storia che racconta: sembra infatti di essere noi stessi al Rosarium, in mezzo ad una distesa di rose meravigliose, o addirittura a cena con Lukas e la sua squadra, come se fossero nostri amici e non personaggi fittizi appena incontrati.
E a renderla indimenticabile è la tematica che l'autore sceglie di trattare ossia quanto può essere pericolosa una confraternita e soprattutto quanto è facile dimenticarsi chi si è veramente per poter essere parte di qualcosa che ci fanno credere essere giusto, quando invece non lo è.
Un tema che si riflette molto bene nella nostra società, vi ricorderete la Blue Whale e quanti morti ha causato, solo perchè tanti adolescenti sognavano di essere parte di qualcosa, non rendendosi conto dei rischi e soprattutto di venire completamente privati della loro personalità.
Riccardo De Palo però crea qualcosa in scala ancora più grande, dove la pericolosità è ancora più alta e soprattutto dove ci sono persone pronte a tutto pur di non far uscire i loro segreti, inserite ai piani alti della società.
La confraternita della rosa nera è una lettura che non lascia scampo: una volta iniziata è imperativo finirla il più presto possibile poichè si vuole arrivare alla verità, proprio come il suo protagonista, una verità che sta proprio di fronte a noi ma siamo troppo focalizzati su altro per vederla subito.
Questa lettura è stata decisamente una sorpresa: sapevo che mi sarebbe piaciuta, ma mai avrei pensato così tanto e dover già salutare i personaggi mi è dispiaciuto moltissimo, iniziavano già ad essere come dei vecchi amici, per cui spero di ritrovarli molto presto e di vivere insieme a loro una nuova indimenticabile avventura.
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