Buonasera bookspediani e buon sabato.
Indovinate che succede? Io e Sandy siamo pronte a parlarvi della nostra nuova lettura a due e questa volta il protagonista è Nel silenzio della notte di G.J. Minett.
Titolo: Nel silenzio della notte
Autore: G. J. Minett
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Data di uscita: 24 Gennaio 2019
Data di uscita: 24 Gennaio 2019
Cosa si nasconde dietro la fitta rete di intrighi che ha portato all’omicidio di un uomo e alla sparizione di una donna?
Owen Hall si ferma a una stazione di servizio e la donna che è in macchina con lui si avvia verso i bagni delle donne. Ma non fa mai ritorno. Nessuna delle telecamere presenti l’ha ripresa e Owen è l’unico e l’ultimo ad averla vista in quel luogo. Quando si rivolge alle autorità, la polizia lo identifi ca subito come un possibile colpevole. Anche perché Owen risulta già invischiato in un altro crimine, ancora più misterioso e oscuro: la morte di Callum Green. Il cadavere di Callum è stato trovato accanto alla sua stessa mazza da baseball, un delitto che ha sconvolto la piccola cittadina in cui viveva. E nessuna tra le persone che gli erano vicine può essere esclusa dai sospettati. Tantomeno Owen, che è sempre stato considerato da tutti un “diverso”. È grande e grosso, e ha la tendenza a balbettare e parlare da solo. Ma Abi, la moglie di Callum, si fida di lui. Qualcuno sta cercando di incastrarlo? O forse intorno a questo omicidio niente è quello che sembra?
Owen Hall è sempre stato fin da piccolo un ragazzo speciale, dotato di straordinaria intelligenza ma con problemi a relazionarsi con gli altri. Dove gli altri trovavano conforto negli amici, lui trovava conforto nei numeri: fare i conti gli è sempre venuto naturale e sono stati proprio i numeri a guidare spesso la sua vita, poichè quando si trovava davanti a numeri felici e sicuri sapeva che niente sarebbe mai potuto accadere. La madre di Owen ha sempre straveduto per lui, focalizzando sul figlio tutte le sue attenzione e anche quando la scuola per lui è diventata insostenibile a causa dei continui bulli che lo prendevano in giro, ha deciso di fargli lei stessa da insegnante, proteggendolo ancora di più. Ora Owen è diventato un adulto e si è tolto di dosso l'aria da ragazzino spaventato: è un gigante alto quasi due metri, ben piazzato e muscoloso visto che si allena spesso a casa, e non balbetta più come una volta, dopo tutte le lezioni prese per essere considerato normale a tutti gli effetti. E' solo, tranne per il fatto che spesso sembra parlare con qualcuno che non si può vedere, e ha un buon lavoro che lo mantiene, ma per lui i guai non sembrano essere ancora finiti.
Owen infatti si ritrova immischiato in uno strano caso: una ragazza che era in macchina con lui sembra essere scomparsa, eppure nessuno l'ha mai vista con lui nè oggi nè tanto meno gli altri giorni, per cui l'unica cosa che resta da pensare è che il ragazzo si sia inventato tutto.
Ancora più sospetto è il fatto che Owen, notando la scomparsa della ragazza, non abbia chiamato la polizia ma abbia preso la macchina e si fuggito dal luogo della scomparsa. Al suo curriculum di comportamenti bizzarri e misteriosi si va ad aggiungere il fatto che Owen sia un possibile sospetto per un altro caso, che riguarda la morte di un suo cliente e vecchio conoscente, Callum Green.
Callum era sposato con Abi, una donna che ha sempre avuto un occhio di riguardo per Owen e che ha deciso di assumerlo per curare il suo giardino, nonostante suo marito non volesse avere niente a che fare con lui.
Chi è davvero quindi Owen: un pericoloso criminale oppure una persona che si è trovato nel mezzo di qualcosa di più grande di lui?
Cari lettori è sabato e questo significa solo una cosa: che io e la mia partner in crime, ovviamente parlo di Sandy, ci siamo avventurate in un nuovo thriller approdato in libreria proprio questo giovedì, sto parlando di Nel silenzio della notte di G. J. Minett, il secondo libro dell'autore ma anche la mia prima esperienza con lui, che si è dimostrata alquanto positiva. Onestamente la prima parte per me è stata decisamente destabilizzante: c'erano tantissimi punti di vista di personaggi che non comprendevo appieno e di eventi che mi sembravano toltamente slegati gli uni agli altri, così come l'arco narrativo che si snodava tra avvenimenti del passato e altri più recenti, che mi hanno più volte costretto a tornare ad inizio capitolo per comprendere in che punto esatto mi trovassi.
Ora, terminato il libro, penso che fosse l'autore stesso a voler confondere continuamente il lettore, mettendogli sotto al naso tanti piccoli pezzetti di puzzle che visti da soli non avevano nessuna funzione, ma una volta che si fa un passo indietro e si uniscono tutti questi elementi, si ha finalmente il quadro completo della storia e quindi la sua risoluzione, che arriva esattamente quando vuole l'autore.
Sebbene siano tanti i personaggi e i narratori di questa storia, quello che più mi ha colpito, e a cui viene dedicata una parte molto più ampia nel libro, è il personaggio di Owen. Owen è un ragazzo decisamente fuori dall'ordinario, a cui oggi potrebbe essere attribuita una forma lieve di autismo: non ama particolarmente essere toccato, nonostante abbia studiato per togliere il balbettio che lo caratterizzava da piccolo, ancora oggi quando è sottopressione o in difficoltà ritorna, è particolarmente intelligente tanto da vedere numeri ovunque e calcolarli per farsi guidare attraverso la sua vita quotidiana.
Ovviamente essendo andato alla scuola pubblica, questa sua diversità gli ha causato non pochi problemi, rendendolo spesso vittima di bullismo da parte dei suoi compagni che lo prendevano in giro solo perchè potevano.
E' interessante che l'autore abbia riportato un evento in cui per una volta Owen non veniva preso in giro ma lui sostenesse il contrario, facendoci capire che a volte la linea tra giusto e sbagliato è molto sottile.
E' proprio su questo che si focalizza l'intero romanzo: capire se effettivamente Owen è una vittima, come del resto lo è sempre stato, oppure il vero colpevole di tutti i misteri che sembrano seguirlo, qualunque sia la sua scelta.
G. J. Minett ha tessuto molto bene la trama della sua storia e gioca moltissimo con il lettore, facendogli vedere solo quello che vuole sia per quanto riguarda eventi passati sia per quanto riguarda particolari comportamenti dei personaggi, creando questa sorta di ambiguità in tutti i suoi narratori, sottolineando bene come nessuno è completamente innocente o completamente colpevole: le risposte a volte si trovano nel mezzo partendo da un'onesto polizziotto, fino ad arrivare ad un uomo che si occupa di fiori e giardini. Non è sempre tutto così netto e definito, in ogni persona ci sono delle ombre che a volte è difficile tenere bene a bada.
Nel silenzio della notte è una lettura in cui niente è quello che sembra e nessuno è chi sostiene di essere, per capire cosa ha portato i personaggi a compiere le loro scelte bisogna arrivare fino in fondo e accettare ogni più piccola loro sfumatura, comprendendo che effettivamente il passo tra giusto e sbagliato è molto più corto di quanto sembra.
Owen Hall si ferma a una stazione di servizio e la donna che è in macchina con lui si avvia verso i bagni delle donne. Ma non fa mai ritorno. Nessuna delle telecamere presenti l’ha ripresa e Owen è l’unico e l’ultimo ad averla vista in quel luogo. Quando si rivolge alle autorità, la polizia lo identifi ca subito come un possibile colpevole. Anche perché Owen risulta già invischiato in un altro crimine, ancora più misterioso e oscuro: la morte di Callum Green. Il cadavere di Callum è stato trovato accanto alla sua stessa mazza da baseball, un delitto che ha sconvolto la piccola cittadina in cui viveva. E nessuna tra le persone che gli erano vicine può essere esclusa dai sospettati. Tantomeno Owen, che è sempre stato considerato da tutti un “diverso”. È grande e grosso, e ha la tendenza a balbettare e parlare da solo. Ma Abi, la moglie di Callum, si fida di lui. Qualcuno sta cercando di incastrarlo? O forse intorno a questo omicidio niente è quello che sembra?
Owen Hall è sempre stato fin da piccolo un ragazzo speciale, dotato di straordinaria intelligenza ma con problemi a relazionarsi con gli altri. Dove gli altri trovavano conforto negli amici, lui trovava conforto nei numeri: fare i conti gli è sempre venuto naturale e sono stati proprio i numeri a guidare spesso la sua vita, poichè quando si trovava davanti a numeri felici e sicuri sapeva che niente sarebbe mai potuto accadere. La madre di Owen ha sempre straveduto per lui, focalizzando sul figlio tutte le sue attenzione e anche quando la scuola per lui è diventata insostenibile a causa dei continui bulli che lo prendevano in giro, ha deciso di fargli lei stessa da insegnante, proteggendolo ancora di più. Ora Owen è diventato un adulto e si è tolto di dosso l'aria da ragazzino spaventato: è un gigante alto quasi due metri, ben piazzato e muscoloso visto che si allena spesso a casa, e non balbetta più come una volta, dopo tutte le lezioni prese per essere considerato normale a tutti gli effetti. E' solo, tranne per il fatto che spesso sembra parlare con qualcuno che non si può vedere, e ha un buon lavoro che lo mantiene, ma per lui i guai non sembrano essere ancora finiti.
Owen infatti si ritrova immischiato in uno strano caso: una ragazza che era in macchina con lui sembra essere scomparsa, eppure nessuno l'ha mai vista con lui nè oggi nè tanto meno gli altri giorni, per cui l'unica cosa che resta da pensare è che il ragazzo si sia inventato tutto.
Ancora più sospetto è il fatto che Owen, notando la scomparsa della ragazza, non abbia chiamato la polizia ma abbia preso la macchina e si fuggito dal luogo della scomparsa. Al suo curriculum di comportamenti bizzarri e misteriosi si va ad aggiungere il fatto che Owen sia un possibile sospetto per un altro caso, che riguarda la morte di un suo cliente e vecchio conoscente, Callum Green.
Callum era sposato con Abi, una donna che ha sempre avuto un occhio di riguardo per Owen e che ha deciso di assumerlo per curare il suo giardino, nonostante suo marito non volesse avere niente a che fare con lui.
Chi è davvero quindi Owen: un pericoloso criminale oppure una persona che si è trovato nel mezzo di qualcosa di più grande di lui?
Cari lettori è sabato e questo significa solo una cosa: che io e la mia partner in crime, ovviamente parlo di Sandy, ci siamo avventurate in un nuovo thriller approdato in libreria proprio questo giovedì, sto parlando di Nel silenzio della notte di G. J. Minett, il secondo libro dell'autore ma anche la mia prima esperienza con lui, che si è dimostrata alquanto positiva. Onestamente la prima parte per me è stata decisamente destabilizzante: c'erano tantissimi punti di vista di personaggi che non comprendevo appieno e di eventi che mi sembravano toltamente slegati gli uni agli altri, così come l'arco narrativo che si snodava tra avvenimenti del passato e altri più recenti, che mi hanno più volte costretto a tornare ad inizio capitolo per comprendere in che punto esatto mi trovassi.
Ora, terminato il libro, penso che fosse l'autore stesso a voler confondere continuamente il lettore, mettendogli sotto al naso tanti piccoli pezzetti di puzzle che visti da soli non avevano nessuna funzione, ma una volta che si fa un passo indietro e si uniscono tutti questi elementi, si ha finalmente il quadro completo della storia e quindi la sua risoluzione, che arriva esattamente quando vuole l'autore.
Sebbene siano tanti i personaggi e i narratori di questa storia, quello che più mi ha colpito, e a cui viene dedicata una parte molto più ampia nel libro, è il personaggio di Owen. Owen è un ragazzo decisamente fuori dall'ordinario, a cui oggi potrebbe essere attribuita una forma lieve di autismo: non ama particolarmente essere toccato, nonostante abbia studiato per togliere il balbettio che lo caratterizzava da piccolo, ancora oggi quando è sottopressione o in difficoltà ritorna, è particolarmente intelligente tanto da vedere numeri ovunque e calcolarli per farsi guidare attraverso la sua vita quotidiana.
Ovviamente essendo andato alla scuola pubblica, questa sua diversità gli ha causato non pochi problemi, rendendolo spesso vittima di bullismo da parte dei suoi compagni che lo prendevano in giro solo perchè potevano.
E' interessante che l'autore abbia riportato un evento in cui per una volta Owen non veniva preso in giro ma lui sostenesse il contrario, facendoci capire che a volte la linea tra giusto e sbagliato è molto sottile.
E' proprio su questo che si focalizza l'intero romanzo: capire se effettivamente Owen è una vittima, come del resto lo è sempre stato, oppure il vero colpevole di tutti i misteri che sembrano seguirlo, qualunque sia la sua scelta.
G. J. Minett ha tessuto molto bene la trama della sua storia e gioca moltissimo con il lettore, facendogli vedere solo quello che vuole sia per quanto riguarda eventi passati sia per quanto riguarda particolari comportamenti dei personaggi, creando questa sorta di ambiguità in tutti i suoi narratori, sottolineando bene come nessuno è completamente innocente o completamente colpevole: le risposte a volte si trovano nel mezzo partendo da un'onesto polizziotto, fino ad arrivare ad un uomo che si occupa di fiori e giardini. Non è sempre tutto così netto e definito, in ogni persona ci sono delle ombre che a volte è difficile tenere bene a bada.
Nel silenzio della notte è una lettura in cui niente è quello che sembra e nessuno è chi sostiene di essere, per capire cosa ha portato i personaggi a compiere le loro scelte bisogna arrivare fino in fondo e accettare ogni più piccola loro sfumatura, comprendendo che effettivamente il passo tra giusto e sbagliato è molto più corto di quanto sembra.
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