martedì 19 febbraio 2019

#Review Party:"Beautiful Boy" di David Sheff


Buon salve bookspediani. 
Oggi vi tengo compagnia con una lettura che è fuori dai miei soliti schemi ma che ha saputo prendersi un pezzo del mio cuore.



Titolo: Beautiful Boy
AutoreDavid Sheff
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Non - Fiction
Data di uscita: 12 Febbraio 2019


Perché il mio meraviglioso ragazzo si è perso? Che cosa è successo alla mia famiglia? Dove ho sbagliato? Sono le laceranti domande che hanno ossessionato David Sheff in ogni istante dello straziante viaggio nella tossicodipendenza del figlio Nic e nel difficile percorso verso la guarigione. Prima dell'incontro con la droga, Nic era il figlio che ogni genitore vorrebbe: cresciuto con amore dal papà giornalista e dalla mamma artista, era un ragazzo allegro e simpatico, studente modello, campione nello sport, adorato dai fratellini. Ma quando raggiunge l'adolescenza, Nic comincia a sperimentare le droghe, cadendo in una devastante discesa agli inferi, fatta di metamfetamina ed eroina. La dipendenza lo rende un relitto tremante «con due buchi neri al posto degli occhi», e inizia a mentire, rubare, scappare di casa. A chiedere aiuto e a precipitare di nuovo nel tunnel. In questo memoir straziante, spietato e sincero, scritto con il cuore e con le lacrime di un padre che ama disperatamente il figlio, David Sheff racconta i primi segnali d'allarme, le bugie, le telefonate alle tre del mattino (sarà Nic? La polizia? L'ospedale?), i tentativi di disintossicazione, le ricadute. Lo stato di continua preoccupazione diventa per lui, a sua volta, una forma di dipendenza; panico, ansia e stress incessanti richiederanno un prezzo altissimo. Eppure non si è mai arreso e ha sondato e percorso ogni strada possibile per salvare suo figlio.

IL MIO VOTO



Beautiful Boy | Anatomy of a SceneL'infanzia di Nic non è mai stata pefetta: è nato in una famiglia che lo aveva fortemente voluto, ma che non è riuscita a risolvere i propri problemi dopo l'arrivo del primo figlio e, nonostante abbiano provato, David e la moglie si sono separati. Entrambi tuttavia volevano occuparsi di Nic, cosa impossibile, così si è deciso per la custodia congiunta e che il ragazzo trascorresse principalmente la sua vita insieme al padre e le vacanze estive e quelle invernali dalla madre, che intanto ha iniziato a rifarsi una vita.
Nic è sempre stato un bambino esemplare, che non ha mai creato problemi e che ha sempre fatto tutto quello che i genitori volevano. Fino a quando non è più stato così: quando si è ragazzi spesso si vuole sperimentare e fumare una sigaretta o altro è simbolo di trasgressione, per cui è una tappa quasi obbligatoria dell'adolescenza.
Per Nic però è stato l'inizio della fine. Il perfetto figlio modello ha iniziato ad accusare il colpo della compagnia sbagliata e delle droghe, non accontentandosi più di qualche canna ma di sostanze molto più pesanti.

 David, il padre, nonostante si sia rifatto anche lui una vita e la nuova moglie abbia accolto a braccia aperte Nic, con il quale ha un buonissimo rapporto, ha capito subito che qualcosa nel suo ragazzo non andava. Anche l'uomo ha fatto uso in passato di droghe, per cui pensava che parlando dell'effetto che hanno avuto su di lui Nic se ne sarebbe tenuto lontano, ma invece ha causato tutto l'opposto. David non si vuole rassegnare a lasciare andare suo figlio, fa tutto il possibile per dargli gli elementi per uscirne e al tempo stesso non può che accusare se stesso, per aver sbagliato qualcosa durante la sua adolescenza. Forse se non avesse divorziato dalla prima moglie, se gli fosse stato più accanto o se non si fosse risposato, tutto sarebbe in qualche modo diverso. Quando si amano i propri figli si farebbe di tutto per loro e David è determinato ad aiutare come può Nic, ma il primo a volersi far aiutare deve essere lui stesso e il ragazzo, per quanto ci provi, sembra sempre tornare sui suoi vecchi errori, spaventando a morte la sua famiglia. Questa non è una storia come le altre, creata dalla fantasia dell'autore, questa è la vera storia di David e Nic.

 Onestamente non sono famosa per prediligere le autobiografie o leggere romanzi di non fiction, ma qualcosa in questa storia mi ha catturata fin da subito, mi chiamava a gran voce e gridava di essere letta e ovviamente non ho saputo resistere al suo richiamo. David Sheff e la sua famiglia sono i protagonisti indiscussi della sua vita e quindi della sua storia, una storia spaventosa vista dalla sua parte poichè si ritrova impotente davanti a suo figlio che, sotto i suoi occhi, si sta trasformando in un'altra persona a causa di una malattia subdola e difficile da comprendere come la dipendenza dalle droghe. E' facile leggere i giornali che riportano queste notizie, è facile ascoltare i pettegolezzi di altri ragazzi protagonisti della vicenda, ma è decisamente difficile quando la cosa ci riguarda da vicino. Quando David si è trovato tra le braccia per la prima volta Nic, mai avrebbe pensato di arrivare a questo punto. Quel bambino così attivo e intelligente, che ora si è trasformato in uno zombie che lotta contro una malattia invisibile, che ha preso il sopravvento dei suoi pensieri e non gli permette di essere se stesso, anela solo un'altra dose e non riesce a restare pulito per più di qualche giorno.

those bouncy curls tho...yes i'm shallow...Tantissimi sono i tentativi dell'uomo di aiutarlo, ma fino a che è la droga a parlare e non Nic, non potrà fare nulla.
Più il tempo passa più vediamo David perdere le speranze di rivedere quel ragazzo che tanto ha amato, ora che si ritrova davanti solo un impostore che non è davvero suo figlio.
Un ragazzo che non lo fa dormire di notte perchè non sa se la prossima chiamata che riceverà sarà da lui o dalla polizia che lo avviserà di aver ritrovato il suo cadavere.
E' stato decisamente interessante avere questa lettura dalla parte di un genitore poichè in verità si pensa agli adulti come a dei supereroi, capaci di affrontare ogni cosa e invece grazie a questo libro si comprende quanto anche loro possano essere fragili e in grado di spezzarsi se si va a toccare quello a cui si tiene di più: la propria famiglia.
David riesce benissimo a parlare di sè stesso e di quello che ha passato e lo fa senza filtri, come se fosse una pagina di diario in cui confessare tutti i propri timori, le proprie paure e le proprie insicurezze.
L'uomo non può fare a meno di incolpare se stesso per quello che è successo, perchè è difficile accettare di non aver fatto abbastanza per poter aiutare il proprio figlio ad affrontare il difficile periodo dell'adolescenza.


 Beautiful Boy non è stata una lettura semplice per me, non oso immaginare quindi come possa arrivare a chi è genitore e soprattutto a chi sa cosa significhi avere a che fare con questa tematica, ma al tempo stesso è una sorta di guida amica che aiuta chi si trova in difficoltà a venirne fuori, in qualche modo. Fa capire di non essere soli, di poter contare non solo sulle persone che si conoscono ma anche con quelle che non si sono mai viste, perchè ci sono già passate. David Sheff è un semplice uomo, non è un supereroe, eppure ha avuto la forza di non mollare mai e di esserci sempre per suo figlio, in qualsiasi momento della sua vita, anche quando non lo voleva nemmeno vedere o quando scappava via preoccupandolo a morte.
E con la sua storia ci fa scoprire un mondo oscuro che sembra non volerci toccare perchè lontano da noi, quando invece molto spesso è più vicino di quanto crediamo.
Lo stile di David è scorrevole, anche se in alcuni momenti sembra quasi prendersela con più calma, proprio per far sentire tutto il peso di quello che sente. La sua è una storia che non deve essere ignorata, ma accolta a braccia aperte non solo per capire meglio un mondo a noi sconosciuto, ma per essere presente semmai dovessimo ritrovarci in una situazione analoga e leggerla è stato un piacere e un dolore allo stesso tempo.




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