Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo di "Le parole di mio padre" di Patricia Maclachlan, uscito giovedì per Harper Collins.
Oggi vi parlo di "Le parole di mio padre" di Patricia Maclachlan, uscito giovedì per Harper Collins.
Titolo: Le parole di mio padre
Autore: Patricia Maclachlan
Editore: Harper Collins
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 7 Marzo 2019
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 7 Marzo 2019
Declan O'Brien aveva sempre una parola buona per tutti e spesso usava espressioni curiose. E amava cantare. Cantava mentre giocava a basket e quando preparava la colazione.
I suoi figli, Fiona e Finn, lo adoravano e sapevano che il loro profondo affetto era ricambiato.
Ma un giorno un terribile incidente cambia le loro vite per sempre, e Fiona e Finn rimangono senza papà. Il vuoto sembra incolmabile, la mamma è disperata e non sa come sostenerli... Cosa si può dire loro per aiutarli a superare un dolore così grande?
Poi un amico, Luke, suggerisce ai due fratellini di fare volontariato in un rifugio per cani abbandonati, e qui Fiona e Finn stringono una tenera amicizia con due cagnoline che hanno altrettanto bisogno di essere consolate. E iniziano a pensare che forse, con il tempo e le dolci parole del papà nel cuore, anche per loro la scintilla della speranza si accenderà di nuovo...
I suoi figli, Fiona e Finn, lo adoravano e sapevano che il loro profondo affetto era ricambiato.
Ma un giorno un terribile incidente cambia le loro vite per sempre, e Fiona e Finn rimangono senza papà. Il vuoto sembra incolmabile, la mamma è disperata e non sa come sostenerli... Cosa si può dire loro per aiutarli a superare un dolore così grande?
Poi un amico, Luke, suggerisce ai due fratellini di fare volontariato in un rifugio per cani abbandonati, e qui Fiona e Finn stringono una tenera amicizia con due cagnoline che hanno altrettanto bisogno di essere consolate. E iniziano a pensare che forse, con il tempo e le dolci parole del papà nel cuore, anche per loro la scintilla della speranza si accenderà di nuovo...
IL MIO VOTO
Declan O'Brien è un uomo terribilmente amato dalla sua famiglia, ossia i suoi due figli Fiona e Finn e ovviamente da sua moglie, ma anche dai suoi pazienti, dei ragazzi che in lui vedevano una figura paterna e una persona su cui contare. Declan è uno di quei padri che fa ogni cosa per il proprio figlio, incluso preparare spesso la colazione accompagnata da una bella canzone. Il canto è una delle sue attività preferite, così come lo è giocare con la moglie a basket. E' un uomo buono, che rende la vita sempre allegra e divertente. Fino a quando un terribile incidente lo strappa via dalla sua famiglia e non li consente più di donare loro felicità e amore. Fiona e Finn non sanno come sentirsi a questa notizia e quello che è peggio è che più i giorni si susseguono, più i ricordi del loro padre si fanno meno chiari. Anche la madre dei due fratellini è a pezzi, non sa come affrontare questa situazione e non sa come ritrovare il sorriso che prima caratterizzava le sue giornate, tanto meno non sa come comportarsi con i suoi figli.
Per fortuna a trovare la soluzione perfetta ci pensa Luke, un amico di famiglia, che suggerisce a Fiona e Finn di andare al canile ad aiutare cani che sono stati abbandonati o che non hanno più un padrone e così, aiutando loro, aiuteranno se stessi ad affrontare questo terribile periodo.
Non potevo assolutamente farmi sfuggire la lettura di questo romanzo, di cui mi sono subito innamorata e che ho divorato nel giro di qualche ora. Il romanzo è composto da poco più di centotrenta pagine ma credetemi quando vi dico che ognuna di essere è magia pura, un colpo dopo l'altro al cuore e non solo per la semplicità con cui l'autrice decide di affrontare la situazione, ma anche per gli argomenti che tratta come la morte di una persona cara, l'accettazione del lutto e il ricominciare a vivere, aiutati soprattutto da esseri speciali che sanno quando siamo tristi e quando abbiamo bisogno di conforto: gli animali.
Inizialmente l'autrice ci presenta il ritratto di una famiglia felice, con un padre bizzarro perchè sempre pronto a cantare e usare un linguaggio forbito, con termini che spesso non risutano chiari nemmeno ai propri figli, ma che riassumono perfettamente la caratterizzazione dell'uomo.
E come ci ha presentato questa famiglia felice, la distrugge sotto ai nostri occhi, togliendo a due bambini un padre e ad una moglie un marito, che sarà insostituibile.
Fiona e Finn sono molto piccoli, ma non abbastanza per non comprendere quello che succede intorno a loro ed è subito chiaro per i due fratellini che il loro papà non tornerà più.
In queste situazioni è solitamente il genitore, quella figura che associamo sempre ad un supereroe, a dover tenere duro e a sostenere i suoi figli. Ma come si può essere forti per i propri bambini quando dentro si è completamente a pezzi?
I piccoli hanno perso un padre, ma anche la madre ha perso un pezzo importante di lei e ora si ritrova sola a dover mandare avanti la sua famiglia. E' in quel momento che finalmente vediamo i nostri genitori per quello che sono: persone che fanno il possibile per andare avanti, umani.
Fortunatamente entra nel quadro Luke, un amico di famiglia, che per aiutare Fiona e Finn decide di portarli al canile, dove anche loro potranno rendersi utili e sostenere tutti i cani che sono stati abbandonati o sono senza padrone. Ecco quindi che vediamo come un cane, che scodinzola e che vuole esser portato a spasso, può esser fonte di gioia e tenere occupata la mente dai propri pensieri nel caso di Fiona. Per Finn la situazione è diversa perchè si fissa su un cane che non si è mai avvicinato alla gabbia, ma che forse ha trovato la persona giusta per farlo.
Patricia Maclachlan con una semplicità disarmante affronta tematiche toste e importanti come la perdita di una persona cara, ma non solo l'accetazione di questa, soprattutto si focalizza su come la vita, nonostante tutto, continui ad andare avanti, senza badare al dolore.
E' decisamente triste vedere due bambini perdere il proprio papà, una delle persone più buone e speciali del mondo non solo per loro, ma per tante altre persone, ma è ancora più toccante vedere come entrambi lottano per ricordare il più possibile dell'uomo, come colazioni che preparava, le canzoni che cantava continuamente e tutte le parole strane che usava. Sebbene sia Fiona la sorella maggiore, è lei quella che ricorda meno dettagli del padre, rispetto a Finn e questo la sconvolge perchè il fratellino non riesce nemmeno a dormire da solo, non resiste una notte intera senza piangere, eppure accetta grato tutti i ricordi che ha del padre, perchè nonostante l'uomo non sia più presente per crearne degli altri, quelli che già ha non potrà toglierglieli nessuno. L'autrice quindi non si focalizza solo sul lutto e sulla rinascita, ma sull'importanza dei ricordi e sul potere che questi hanno, così come hanno un peso tutte le parole che l'uomo ha sempre detto.
Un altro elemento importante è la funzione degli animali in questa storia, in particolare i cani. Fiona e Finn infatti si offrono come volontari per intrattenere i cani del canile, ma non si aspetterebbero mai di essere felici di andarli a trovare ogni giorno e di affezzionarsi così tanto a loro, tanto da voler fare il possibile per aiutarli a non farli sentire come si sentono loro: soli, abbandonati.
Pensare ai cani e quindi a tutte le cose che possono fare con loro o alla possibilità di trovare loro qualcuno che li possa amare inevitabilmente li distrae dal loro dolore e gli permette di andare avanti, di riscoprire le canzoni preferite del padre e di farne tesoro, perchè loro stessi possono cantarle e credere che una piccola parte di lui sia ancora insieme a loro, pronto a vigiliare sulla sua famiglia.
Le parole di mio padre è un libricino davvero piccolo, ma il suo contenuto è qualcosa di davvero indescrivibile, che merita tutta l'attenzione possibile perchè in grado di toccare corde sensibili che non lasciano indifferenti.
Patricia Maclachlan mi ha regalato tantissime emozioni e soprattutto una storia che non dimenticherò mai.
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