Bookspediani, barcollo ma non mollo.
Eccomi con l'ultima recensione di oggi, ossia Il codice dei cavalieri di Cristo di Carmelo Nicolosi De Luca.
Titolo: Il codice dei cavalieri di Cristo
Autore: Carmelo Nicolosi De Luca
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Data di uscita: 28 Marzo 2019
Palermo. Julien Brunner, docente di Geo-scienze all'università di Losanna, mentre fa ricerche sul monte Pellegrino, s'imbatte in un cadavere sul cui petto sono stati incisi degli strani segni. Il passaporto di Brunner è in regola, ma a quanto pare Julien Brunner è morto la notte prima a Losanna. E il Brunner di Palermo sparisce nel nulla. Il giorno seguente, in una delle spiagge di Cefalù, vengono trovati i corpi di un uomo e una donna, vestiti con lunghe tuniche viola. Sul petto hanno segni simili a quelli della precedente vittima. Un rompicapo per il vice-questore Giovanni Barraco, capo della Squadra Mobile di Palermo, che ben presto si rende conto di essere alle prese con un intreccio che stritola chiunque tenti di capire. Gli omicidi sembrano infatti avere a che fare con dei numeri dettati da un sacerdote egiziano all'esoterista inglese Aleister Crowley, il fondatore dell'abbazia di Thélema, a Cefalù. Mentre Barraco brancola nel buio, alcuni indizi lo spingono a raggiungere Lisbona, dove Crowley ha vissuto. E dove si imbatte nei discendenti dei Cavalieri di Cristo, l'Ordine creato da re Dionigi I dopo la soppressione dell'Ordine dei Templari...
IL MIO VOTO
Al vice-questore Giovanni Barraco aspetta un caso decisamente interessante: la polizia viene infatti chiamata da Julien Brunner, un uomo che durante le sue ricerche sul monte Pellegrino a Palermo, si trova davanti un cadavere con delle strane incisioni sul petto. L'uomo sa di essere innocente e per questo non esita a chiamare la polizia, per rispondere alle loro domande e aiutarli come può, eppure quando questi gli danno il via libera per andare, l'uomo non esita a sparire, preoccupato che possa essere in qualche modo dichiarato colpevole. E la polizia, che avrebbe davvero bisogno di Julien, non fa che brancolare nel buio, non può contattarlo perchè l'uomo non è davvero chi dice di essere e il vero Julien Brunner è morto ancora prima di trovare il corpo. Ma il mistero si infittisce quando il giorno successivo altri due corpi vengono trovati, questa volta di un uomo e di una donna, con le stesse incisioni sul petto però a Cefalù, sconvolgendo la polizia poichè è ad un punto morto con le indagini. Toccherà a Barraco risolvere questo enigma che si fa via via sempre più complesso, che lo costringerà ad andare a cercare le risposte fino a Lisbona, ma quello che troverà potrebbe non piacergli.
Carmelo Nicolosi De Luca torna in libreria proprio oggi con un nuovo romanzo che ha come tema principale un caso che si presenta fin da subito molto complesso e difficile da risolvere. Il tutto inizia con un corpo a Palermo, il cui petto della vittima è pieno di strani disegni che a prima vista sembrano non voler dire nulla, solo un atto di crudeltà aggiuntivo sulla vittima.
Ma il vice-questore Giovanni Barraco sa bene che non bisogna mai dare nulla per scontato e non bisogna mai lasciare niente al caso, per questo prende subito in mano il caso e tenta di scoprire cosa possa essere successo all'uomo. Non fa in tempo nemmeno a formulare un'ipotesi che si trova per le mani altri due omicidi da risolvere, questa volta però Cefalù, anche se il modus operandi sembra corrispondere, visto che le vittime hanno gli stessi segni nel petto.
E in questo si dimostra la bravura dell'autore: parte subito con il botto, non concedendo nemmeno un attimo di respiro nel al suo protagonista principale, ne al lettore, che vuole a tutti i costi sapere chi è capace di tante crudeltà.
Ma il vice-questore Giovanni Barraco sa bene che non bisogna mai dare nulla per scontato e non bisogna mai lasciare niente al caso, per questo prende subito in mano il caso e tenta di scoprire cosa possa essere successo all'uomo. Non fa in tempo nemmeno a formulare un'ipotesi che si trova per le mani altri due omicidi da risolvere, questa volta però Cefalù, anche se il modus operandi sembra corrispondere, visto che le vittime hanno gli stessi segni nel petto.
E in questo si dimostra la bravura dell'autore: parte subito con il botto, non concedendo nemmeno un attimo di respiro nel al suo protagonista principale, ne al lettore, che vuole a tutti i costi sapere chi è capace di tante crudeltà.
Ma il disegno dell'autore è ben più grande e soprattutto ben costruito: egli infatti concede al lettore qualche piccola briciola di indizi, in modo tale da farlo sentire al sicuro, come se la soluzione fosse a portata di mano e in un attimo tutto cambia, e il lettore si ritrova completamente in balia degli eventi e della storia, pronto a fare le ore piccole per arrivare alla tanto attesa risoluzione. Mi ha incuriosito ed entusiasmato molto il fatto che l'autore abbia scelto di far compiere sia ai suoi protagonisti che ai suoi lettori un vero e proprio viaggio, sia spirituale che geografico a causa delle due città diverse in cui i corpi delle vittime vengono trovate e soprattutto perchè la risoluzione del caso sembra puntare ad un altro luogo ancora, Lisbona più precisamente.
Lisbona infatti è la città in cui ha vissuto Aleister Crowley, un uomo che sembra aver avuto a che fare con un sarcedote egizio che gli ha dettato numeri che sembrano avere niente e tutto a che fare con gli ultimi omicidi.
E' in questo modo che l'autore mette in evidenza fino a che punto l'animo umano può spingersi, fino a che punto è malato: tanto da indurre a uccidere. Fa riflettere e allo stesso tempo mette i brividi sapere che è impossibile conoscere esattamente come funziona la mente umana e di conseguenza le azioni degli uomini che arrivano a macchiarsi le mani di sangue per quelle che spesso sono solo teorie.
Ammetto di non leggere tantissimi thriller che vanno a sfociare in elementi storici, eppure quando ho letto la trama di questo romanzo non ho potuto resistere alla sua lettura. L'autore si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative e posso affermare che non ha assolutamente nulla da invidiare ai tanti acclamati autori che provengono da oltre oceano: lo dico inserendomi io stessa in questo, a volte siamo troppo pieni di pregiudizi e non diamo un'occasione agli autori del nostro stesso paese e ci perdiamo tante belle letture, e ultimamente ho deciso di aprirmi e di dare anche io una possibilità ai nostri autori e sono davvero felice di averlo fatto, altrimenti mi sarei persa questo bellissimo quanto terrificante romanzo.
Carmelo Nicolosi De Luca non solo ha dato vita ad una storia che affonda le sue radici nel passato e che riesce a sostenere queste radici senza mai risultare pesante o forzata, ma ha curato molto attentamente tutti i personaggi che compaiono nella storia, da quelli più importanti a quelli secondari, i quali si rivelano essere piccoli pezzi di puzzle che alla fine si incastrano alla perfezione, dando vita ad una storia piena di colpi di scena, che non ha paura di essere diretta e che non risparmia nulla in fatto di crudeltà.
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