Buon salve bookspediani.
Oggi vi porto, in occasione del blogtour e della sua uscita in libreria, la recensione di un nuovo romanzo che mi ha tenuta incollata alle pagine per tutta la durata della sua lettura, ossia "La sorella perduta" di Kate Furnivall.
Titolo: La sorella perduta
Autore: Kate Furnivall
Editore: Piemme
Genere: Narrativa
Data di uscita: 16 Aprile 2019
Data di uscita: 16 Aprile 2019
Parigi, 1930. Romaine Duchamps si ritrova da sola in una stanza, con il padre morente riverso sul pavimento, e le mani sporche del suo sangue. Non ha idea di cosa sia successo. Saranno le bugie della sorella gemella Florence, poco dopo, a salvarla dalle accuse e dalla ghigliottina.
Otto anni più tardi, Romaine, passionale e irrequieta, vive una vita di viaggi e amori tra le spiagge mediterranee della Spagna e il freddo Atlantico, in un'Europa sempre più scossa dai venti di guerra. Seguendo una delle sue molte passioni, diventa aviatrice, decisa a usare l'abilità di pilotare gli aerei per consegnare pacchi e viveri quando le bombe cominciano a cadere. La sorella, dal canto suo, è rimasta a Parigi, dove ha sposato un potente politico. Due donne completamente diverse, legate non solo dal sangue, ma anche dal segreto di quello che è successo anni prima in quella stanza...
E quando la guerra minaccerà di portare via ciò che hanno di più caro, entrambe dovranno trarre forza dal segreto che le unisce, e trovare il coraggio di ascoltare il legame del sangue per cercare finalmente la verità.
Kate Furnivall esce oggi in libreria con un romanzo che ha tutti gli ingredienti per intrattenere il lettore ossia il mistero, l'azione e soprattutto l'ansia di terminare subito il romanzo per sapere come l'autrice riuscirà a concludere la sua storia, una vera e propria avventura per due sorelle gemelle che sono identiche all'apparenza ma così opposte al loro interno. Romaine Duchamps, colei che ha più spazio nella storia anche perchè è principalmente dal suo punto di vista che la vediamo, è una ragazza che nel 1930 è convinta di aver ucciso suo padre, sebbene non ricordi molto di quella sera, tuttavia è solo grazie all'astuzia della gemella che riesce a fuggire da una sicura condanna a morte.
Quel momento tuttavia l'ha cambiata per sempre, le ha fatto capire di cosa è in grado di fare e questo la costringe a ritenersi una persona cattiva, che non merita nulla e per questo continua ad attaccarsi alla bottiglia, respingendo ogni tipo di emozione e facendosi usare da più e più uomini, non accorgendosi del suo valore. Nonostante i sensi di colpa infatti, Romy è riuscita a diventare una bravissima aviatrice, una donna che spesso viaggia per l'Europa a servizio di un capo che lotta per uscire dalla disastrosa situazione in cui si trovano. Il periodo storico infatti non è dei migliori, visto che ci troviamo alla soglia della seconda guerra mondiale, dove sono i tedeschi coloro che hanno il potere assoluto e che cercano in tutti i modi di annientare i paesi europei che ritengono più pericoloso per loro.
Al contrario la sorella di Romy, Florence, è una donna che non si è mai allontanata dalla Francia e che si è sistemata con un politico molto importante, dal quale ha avuto una figlia Chloè che stravede per la zia. Abbiamo pochi capitoli dal suo punto di vista, tuttavia è facile capire che è una donna che è abituata ad ottenere tutto ciò che vuole e che non si fa troppi scrupoli per avere le cose a modo suo.
All'apparenza può sembrare indifesa: una donna magra, che tiene più al suo aspetto che alla sua anima, e durante la narrazione è difficile inquadrarla bene come personaggio, poichè ha mille sfaccettature. Florence è una donna che non si può etichettare, con lei non è tutto nero o bianco, ma è necessaria una vasta gamma di colori per comprenderla, anche se per me è rimasta un personaggio decisamente ambiguo, sebbene ben costruito.
L'autrice, dopo l'incipit e quindi la separazione delle gemelle, rimette nella stessa strada le sorelle e vedere la loro relazione otto anni dopo è stato molto interessante: entrambe hanno un modo di essere distruttivo, eppure niente può scindere il loro legame e per quanto ci provino, pensano sempre a proteggersi a vicenda, anche quando tutto sembra essere contro di loro.
Quello che caratterizza la storia dell'autrice e la rende estremamente interessante non sono solo i personaggi, ma le dinamiche al suo interno: lo sfondo storico politico nella narrazione ha una grandissima importanza e spesse volte ammetto che mi è stato difficile seguire per bene tutto, specie al principio, ma questo ci fa capire che "La sorella perduta" non è una storia da prendere alla leggera, è una storia che deve essere seguita con attenzione.
Ci troviamo infatti nella Parigi del 1938 e la seconda guerra mondiale è alle porte, di conseguenza spie tedesche sono sempre in allerta, pronte a scovare chi vuole essere un eroe e aiutare quelle persone e quei popoli in difficoltà.
E' proprio questo che fa Romy, con le sue capacità di aviatrice è infatti in grado di pilotare aerei e viaggiare per tutta l'Europa per aiutare chi è in difficoltà, un lavoro che sa potrebbe costarle molto caro. A differenza della sorella che invece si culla nella sua sicura casa parigina, come se tutto quello che sta accadendo fosse solo uno sfondo.
Ma oltre alla storia, che getta nuova luce sulla politica del tempo, almeno lo ha fatto per me, la Furnivall inserisce anche un pizzico di mistero, che porta avanti tutto il romanzo, ossia il segreto che le due sorelle condividono e ovviamente non dimentica qualche dettaglio romantico.
La sorella perduta è una storia ben diversa da come appare: il ritmo serrato della Furnivall costringe il lettore a divorare il romanzo in un'unica sessione, perchè staccarsi dalle sue pagine è impossibile e l'autrice lo fa con uno stile pulito, scorrevole e che trasmette una continua ansia al lettore, il quale si ritrova insieme ai personaggi in una costante paura di essere scoperto e di essere trascinato via dalla sua famiglia e da tutto ciò che ama.
Onestamente non ho potuto fare a meno di affezionarmi al personaggio di Romy, una donna che si dimostra fragile fin da bambina ma che trova la propria forza e il proprio coraggio negli ultimi tempi: è la sua crescita personale quella a cui assistiamo, una crescita che costringe ad allontanarsi dalla bottiglia e dal non sentirsi mai abbastanza ad esser finalmente una donna che può osare, che può cambiare il mondo se la prima a cambiare è la percezione che ha di se stessa e questo è un grandissimo esempio per tutte quelle persone che non si sentono mai abbastanza e che continuano a non sentirsi a proprio agio nella loro pelle.
Kate Furnivall ci offre non solo una storia con un contesto storico diverso dal solito, ma una storia che affonda le sue radici nel passato e che fa comprendere che i segreti non sono mai destinati a durare, perchè trovano sempre il modo di emergere e di riportare a galla la verità.
Otto anni più tardi, Romaine, passionale e irrequieta, vive una vita di viaggi e amori tra le spiagge mediterranee della Spagna e il freddo Atlantico, in un'Europa sempre più scossa dai venti di guerra. Seguendo una delle sue molte passioni, diventa aviatrice, decisa a usare l'abilità di pilotare gli aerei per consegnare pacchi e viveri quando le bombe cominciano a cadere. La sorella, dal canto suo, è rimasta a Parigi, dove ha sposato un potente politico. Due donne completamente diverse, legate non solo dal sangue, ma anche dal segreto di quello che è successo anni prima in quella stanza...
E quando la guerra minaccerà di portare via ciò che hanno di più caro, entrambe dovranno trarre forza dal segreto che le unisce, e trovare il coraggio di ascoltare il legame del sangue per cercare finalmente la verità.
IL MIO VOTO
Siamo a Parigi nel 1930 quando Romaine Duchamps si sveglia nello studio di suo padre, completamente sconvolta e senza sapere cosa è successo, tranne per il fatto che suo padre si trova nella stanza in fin di vita. All'apparenza sembra chiaro che la colpevole sia proprio lei e questa azione, di cui non ha minimamente memoria, potrebbe costarle la vita, qualcosa che sua sorella gemella Florence non può assolutamente permettere, per questo le due concordano su una versione della storia e insieme vanno avanti con la loro vita, non guardandosi più alle spalle. Otto anni dopo le cose tra le due sorelle sono molto diverse: non sono più unite come un tempo e ognuna di loro ha la propria vita, Florence a Parigi con il marito e con la figlia Chloè, mentre Romy sempre in giro per il mondo con il suo aereo, una bottiglia di alcol come migliore amico e una fila di uomini che è pronta ad usare per dare sfogo alle sue voglie. Eppure la seconda guerra mondiale si fa sempre più vicina e non esiste nessun paese in Europa al sicuro, proprio per questo le strade delle due gemelle si incroceranno di nuovo, ma per poter affrontare insieme il futuro dovranno prima fare chiarezza col passato e la verità potrebbe non essere così facile da comprendere e da accettare...
Quel momento tuttavia l'ha cambiata per sempre, le ha fatto capire di cosa è in grado di fare e questo la costringe a ritenersi una persona cattiva, che non merita nulla e per questo continua ad attaccarsi alla bottiglia, respingendo ogni tipo di emozione e facendosi usare da più e più uomini, non accorgendosi del suo valore. Nonostante i sensi di colpa infatti, Romy è riuscita a diventare una bravissima aviatrice, una donna che spesso viaggia per l'Europa a servizio di un capo che lotta per uscire dalla disastrosa situazione in cui si trovano. Il periodo storico infatti non è dei migliori, visto che ci troviamo alla soglia della seconda guerra mondiale, dove sono i tedeschi coloro che hanno il potere assoluto e che cercano in tutti i modi di annientare i paesi europei che ritengono più pericoloso per loro.
Al contrario la sorella di Romy, Florence, è una donna che non si è mai allontanata dalla Francia e che si è sistemata con un politico molto importante, dal quale ha avuto una figlia Chloè che stravede per la zia. Abbiamo pochi capitoli dal suo punto di vista, tuttavia è facile capire che è una donna che è abituata ad ottenere tutto ciò che vuole e che non si fa troppi scrupoli per avere le cose a modo suo.
All'apparenza può sembrare indifesa: una donna magra, che tiene più al suo aspetto che alla sua anima, e durante la narrazione è difficile inquadrarla bene come personaggio, poichè ha mille sfaccettature. Florence è una donna che non si può etichettare, con lei non è tutto nero o bianco, ma è necessaria una vasta gamma di colori per comprenderla, anche se per me è rimasta un personaggio decisamente ambiguo, sebbene ben costruito.
L'autrice, dopo l'incipit e quindi la separazione delle gemelle, rimette nella stessa strada le sorelle e vedere la loro relazione otto anni dopo è stato molto interessante: entrambe hanno un modo di essere distruttivo, eppure niente può scindere il loro legame e per quanto ci provino, pensano sempre a proteggersi a vicenda, anche quando tutto sembra essere contro di loro.
Quello che caratterizza la storia dell'autrice e la rende estremamente interessante non sono solo i personaggi, ma le dinamiche al suo interno: lo sfondo storico politico nella narrazione ha una grandissima importanza e spesse volte ammetto che mi è stato difficile seguire per bene tutto, specie al principio, ma questo ci fa capire che "La sorella perduta" non è una storia da prendere alla leggera, è una storia che deve essere seguita con attenzione.
Ci troviamo infatti nella Parigi del 1938 e la seconda guerra mondiale è alle porte, di conseguenza spie tedesche sono sempre in allerta, pronte a scovare chi vuole essere un eroe e aiutare quelle persone e quei popoli in difficoltà.
E' proprio questo che fa Romy, con le sue capacità di aviatrice è infatti in grado di pilotare aerei e viaggiare per tutta l'Europa per aiutare chi è in difficoltà, un lavoro che sa potrebbe costarle molto caro. A differenza della sorella che invece si culla nella sua sicura casa parigina, come se tutto quello che sta accadendo fosse solo uno sfondo.
Ma oltre alla storia, che getta nuova luce sulla politica del tempo, almeno lo ha fatto per me, la Furnivall inserisce anche un pizzico di mistero, che porta avanti tutto il romanzo, ossia il segreto che le due sorelle condividono e ovviamente non dimentica qualche dettaglio romantico.
La sorella perduta è una storia ben diversa da come appare: il ritmo serrato della Furnivall costringe il lettore a divorare il romanzo in un'unica sessione, perchè staccarsi dalle sue pagine è impossibile e l'autrice lo fa con uno stile pulito, scorrevole e che trasmette una continua ansia al lettore, il quale si ritrova insieme ai personaggi in una costante paura di essere scoperto e di essere trascinato via dalla sua famiglia e da tutto ciò che ama.
Onestamente non ho potuto fare a meno di affezionarmi al personaggio di Romy, una donna che si dimostra fragile fin da bambina ma che trova la propria forza e il proprio coraggio negli ultimi tempi: è la sua crescita personale quella a cui assistiamo, una crescita che costringe ad allontanarsi dalla bottiglia e dal non sentirsi mai abbastanza ad esser finalmente una donna che può osare, che può cambiare il mondo se la prima a cambiare è la percezione che ha di se stessa e questo è un grandissimo esempio per tutte quelle persone che non si sentono mai abbastanza e che continuano a non sentirsi a proprio agio nella loro pelle.
Kate Furnivall ci offre non solo una storia con un contesto storico diverso dal solito, ma una storia che affonda le sue radici nel passato e che fa comprendere che i segreti non sono mai destinati a durare, perchè trovano sempre il modo di emergere e di riportare a galla la verità.
Mi raccomando, non perdetevi nessuna tappa!
Molto molto interessante questo libro, lo tengo in considerazione ;)
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