lunedì 8 aprile 2019

#Review Tour:" E' il suono delle onde che resta" di Clizia Fornasier

Buongiorno bookspediani!
Oggi è il mio turno di parlarvi di " E' il suono delle onde che resta" di Clizia Fornasier, uscito la settimana scorsa per Harper Collins.

È il suono delle onde che resta di [Fornasier, Clizia]

Titolo: E' il suono delle onde che resta
Autore: Clizia Fornasier
Editore: Harper Collins
Genere: Narrativa
Data di uscita: 4 Aprile 2019



È la notte di Natale su un'isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un’artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d’arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L’emozione di quell’improvviso contatto umano è troppo forte, e l'unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l'anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sé. Inizia così per entrambe un’avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori.

IL MIO VOTO


Caterina è una signora anziana che ormai ha fatto della solitudine la sua dimora: è una donna stravagante, che odia lasciare la sua casa isolata e lontana da tutto e da tutti, tanto da farsi consegnare tutto il necessario per vivere a casa. L'unico passatempo che ha è il suo lavoro da artista, che non ha mai abbandonato e che è stato il suo porto sicuro per tutta la vita, insieme a Lassi, il migliore amico con cui parla via messaggio quotidianamente.
E' una serata come un'altra per Caterina, sebbene per molti sia simbolo di felicità e di compagnia visto che è la notte di Natale, quando anche per lei arriva l'occasione di non essere più sola: in casa si ritrova infatti una bambina e la donna non comprende appieno quello che sta accadendo, per cui si limita a metterle sopra una coperta e se ne va a dormire. Il giorno dopo comprende davvero la gravità della situazione e si attiva subito per aiutare la bambina, la quale non si ricorda nulla di sè, nemmeno il nome, sa solo che vuole trovare il padre. Caterina, sebbene titubante, la accetta nella sua casa e le da anche un nome, Adele, riconoscendola come qualcuno di importante nella sua vita.
Sarà proprio la presenza della bambina infatti a far crollare le difese della donna e a permetterle di uscire dalla sua rete di sicurezza per permetterle di trovare suo padre, la porterà ad affrontare un viaggio che l'aiuterà ad accettare quella che è davvero e a vivere meglio il presente.


Clizia Fornasier in questo romanzo ci presenta una donna  lontana dal mondo, che si rifugia nella sua solitudine e una persona senza troppe aspettative sul futuro, sebbene non sia giovanissima ha ancora parecchi anni davanti a lei.
Caterina è una donna con una passato certamente importante e lo sappiamo attraverso cassette che continua a registrare, ma ci viene detto solo qualche piccola parte, in modo da permetterci di scoprire la verità a poco a poco.
E' quello e il costante scambio di messaggi con Lassi, il migliore amico della donna, l'unico scambio che Caterina ha con un essere umano, poichè non tollera altre presenze e del resto sa bene quello che dicono di lei in città: che è una persona assolutamente da evitare. Non potrebbe capitare in un momento migliore, proprio la sera di Natale, quando sembra essenziale l'arrivo di un miracolo, l'apparizione in casa di Caterina di una bambina, la quale viene accolta in principio con freddezza e poi piano piano viene accettata dalla donna. Ben presto infatti la signora dona una delle cose più importanti alla bambina, un nome: Adele, che per una persona che non lo ricorda significa tantissimo essere identificato come qualcuno e non come una tra tante.


Il rapporto di Caterina e Adele è ciò che viene principalmente approfondito nel romanzo: Caterina ci fa capire più e più volte che non vuole avere niente a che fare con la bambina, in primis tentando di portarla alla polizia, ma arrendendosi facilmente quando questi ridono di lei perchè sanno che Caterina è la reietta della città, la pazza da cui bisogna stare lontano. Eppure la presenza di Adele nella vita di Caterina fa cambiare la donna: la scorza dura e soprattutto tutti i meccanismi di difesa di Caterina vengono abbattutti molto lentamente, ma il suo muro viene smontato mattone per mattone e la piccola Adele trova il giusto spiraglio per aggrapparsi alla donna, per farle capire che sebbene si ricordi di suo padre e voglia trovarlo, sta bene anche con lei, perchè nonostante i modi bruschi e spesso ostili, si sente in qualche modo parte di qualcosa, si sente amata. E lo stesso si può dire di Caterina, la quale ha dimenticato da tempo cosa significa il contatto con un'altra persona e soprattutto cosa significa essere responsabili per qualcuno, un qualcosa che presto diventa parte della sua routine, anche se sa appartenere ad un tempo determinato e che presto dovrà separarsi dalla piccola Adele.


Ammetto che non sapevo cosa aspettarmi da questa storia e Clizia Fornasier è stata molto brava a raccontare una vicenda in cui è facile ritrovarsi, anche se può rispecchiare un po' la paura di tutti: ritrovarsi ad una certa età completamente soli, isolati dal mondo, senza nessuno pronto a lottare per noi per farci uscire dal nostro guscio.
E del resto il personaggio di Caterina è costruito benissimo, è una figura credibile che ha alle spalle un passato difficile, che non vuole ammettere a nessuno e per questo ha preferito isolarsi, per non affrontarlo e per crogionarsi nel suo dolore. Al contrario non sono riuscita ad immedesimarmi fino in fondo nel personaggio di Adele, una figura decisamente ambigua arrivata dal nulla che spesse volte manda fuori di testa Caterina ma allo stesso tempo le permette di uscire dalla sua bolla di sicurezza. Il suo è un personaggio assolutamente necessario non solo per mandare avanti la storia, ma perchè è l'incarnazione di una persona persa, così come lo è Caterina e insieme le due possono trovare la propria strada per quella che è per loro casa.
Lo stile dell'autrice del resto è molto scorrevole, spesso ironico ma necessario per smorzare l'atmosfera, che a volte è decisamente piena di emozioni e non semplice da leggere.


E' il suono delle onde che resta è un romanzo molto più potente di quello che può apparire dalla trama, è una storia che spazia dall'affrontare i propri demoni e soprattutto dall'uscire dalla propria zona di sicurezza per vedere il mondo attorno a sè e scoprire quanto è cambiato.
E' un vero e proprio viaggio attraverso la crescita di una signora, che dimostra che anche a quasi settant'anni si può cambiare e si possono corre dei rischi, se vale la pena farlo.
La crescita di Caterina e di Adele e la scoperta del loro vero io viaggia di pari passo e vederle insieme è una vera e propria gioia. Fin dal principio avevo una sensazione sulla storia che alla fine si è rivelata veritiera e forse questo ha influito sul mio modo di vedere tutto il romanzo, ammetto infatti di essermi persa in alcuni passaggi e di non averli compresi appieno e questi mi hanno lasciato con un paio di domande in sospeso a cui avrei voluto una risposta.
Clizia Fornasier al suo esordio letterario ha certamente dimostrato di avere un buon talento da narratrice, poichè questa storia non lascia certo indifferenti, e ha ancora tanto tempo per crescere e per provare ai lettori cosa è in grado di fare.






si ringrazia la casa editrice 
per la copia omaggio



1 commento:

  1. Per quanto mi riguarda è stata una piacevole sorpresa, la trama forse non rispecchia la potenza e la grandezza di questa storia che resta nel cuore

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