domenica 7 aprile 2019

TGIF- Book Whispers#63: I libri consigliati di questa settimana



Buon salve bookspediani!
Come ogni domenica eccomi con voi per dirvi i tre titoli da non perdere che ho letto questa settimana.
E ovviamente non potete farvi sfuggire i consigli di Sandy!





Titolo: Caro Evan Hansen 
Autore: Val Emmich
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Young Adult
Data di uscita: 2 Aprile 2019

TRAMA:

Timido e solitario, Evan Hansen non è esattamente l'anima della festa. Così, per sopravvivere al suo ultimo anno di liceo, ha deciso di seguire il consiglio di scrivere lettere incoraggianti a se stesso. Quando, però, una di queste lettere arriva nelle mani sbagliate, a Evan si presenta l'occasione della vita. Per coglierla deve solo assecondare un equivoco, e fingere che il suo enigmatico compagno di scuola Connor Murphy, appena suicidatosi, fosse in segreto il suo migliore amico. All'improvviso, Evan ha uno scopo. E un sito web. La sua ansia paralizzante sembra dissolta. È sicuro di sé e popolare. Adesso è "Evan Hansen". Non è più invisibile per Zoe, la ragazza dei suoi sogni, e i genitori di Connor lo accolgono nel disperato tentativo di sapere di più sul figlio perduto. Evan sa che quello che sta facendo è sbagliato, ma tutta la storia che ha messo in piedi sta davvero aiutando delle persone. Compreso lui. Grazie a una bugia, la sua vita è cambiata e ora sente di essere finalmente parte di qualcosa. Ma tutto ha un prezzo. E quando la verità minaccia di emergere, Evan si trova a dover fronteggiare di nuovo il suo peggior nemico: se stesso. 


Caro Evan Hansen è un romanzo rivolto ad un target giovanile e in questo anche lo stile molto fluido e semplice lo rispecchia, ma le tematiche che va ad approfondire non sono certamente rivolte solo ai più giovani, anzi, la storia diventa quasi un esempio per tutti coloro che hanno paura di uscire dal proprio guscio, che temono di non essere accettati per quello che sono e che pensano che farcire la verità con qualche piccola informazione fasulla ci renda più belli agli occhi degli altri. La prima regola è sentirsi bene con se stessi e accettarsi per quello che si è, solo allora si potrà provare ad abbattere i muri dell'ansia e della timidezza e buttarsi nella folla, trovando quello che si sta cercando: un amico.

Il romanzo nasce principalmente come uno spettacolo teatrale ma sono decisamente felice di avere anche un testo scritto, poichè come sempre leggere un libro e vedere la rappresentazione sono sempre due cose differenti e sebbene restino delle tracce della trascrizione, Val Emmich riesce con una semplicità disarmante a regalare al lettore un romanzo da custodire gelosamente e da rileggere nei momenti negativi, poichè in grado di darci la giusta prospettiva delle cose e di farci sentire accettati.



Titolo: L'orso e l'usignolo - La notte dell'inverno
Autore: Katherine Arden
Editore: Fanucci
Genere: Fantasy
Data di uscita: 3 Aprile 2019

TRAMA: 

 In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli non importa, perché adorano trascorrere le notti riuniti accanto al fuoco, ascoltando le fiabe della loro balia. Vasya ama soprattutto la storia di Frost, il demone invernale dagli occhi blu, che appare nelle notti gelide per reclamare le anime incaute. Per questa ragione i saggi russi lo temono e onorano gli spiriti affinché proteggano le loro case dal male. Quando però la matrigna di Vasilisa, donna devota e cresciuta in città, proibisce a lei e ai suoi fratelli di onorare gli spiriti domestici, la sfortuna si abbatte sul loro villaggio. Vasilisa prova a ribellarsi alle proibizioni della matrigna ma quest'ultima si mostra determinata a educare la figliastra ribelle, minacciandola di darla in sposa o di rinchiuderla in un convento. Mentre le difese del villaggio si indeboliscono e gli spiriti della foresta si avvicinano, Vasilisa dovrà fare appello ai doni pericolosi che possiede, e che ha a lungo tenuto nascosti, per proteggere la sua famiglia da una terribile minaccia...


Katherine Arden con questo romanzo di debutto fa certamente capire il suo talento: il suo stile è molto fluido, anche se allo stesso tempo ricercato e le trecento pagine del romanzo si leggono in un attimo, non ci si perde mai durante la storia e si è sempre più spinti a proseguirla per vedere come si evolverà. Le atmosfere sempre molto cupe e spettrali fanno da contorno ad una storia ambientata in una delle nazioni più fredde che tuttavia scalda il cuore per tutto quello che ci fa scoprire con questo romanzo. Questo tuttavia è solo il primo libro di una trilogia e come tale il suo scopo è molto introduttivo, per cui l'autrice ci prepara ad un grande inizio di serie e per contestualizzare sia i personaggi che la storia e il worldbuiling, si prende il suo tempo, per avere solide basi per il futuro. Nonostante la trama si focalizzi principalmente su Vasya, anche la sua famiglia ha un ruolo importantissimo, non solo i suoi fratelli, ma soprattutto suo padre, quell'uomo che la vuole proteggere a tutti i costi visto che in lei vede il grande amore della sua vita, morta per darla alla luce. Anche Dunja, la balia di Vasya, è un personaggio a cui ci si affeziona non solo perchè è lei la narratrice delle storie della famiglia Petrovna, ma perchè anche lei è tremendamente affezionata a Vasya e cerca in tutti i modi di proteggerla. Del resto però il destino di Vasilisa è segnato ed è solo in attesa di compiersi, un destino in cui vedremo davvero grandi cose.








Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Autore: Stuart Turton 
Editore: Neri Pozza
Genere: Mystery
Data di uscita: 28 Marzo 2019

TRAMA: 

Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento - la morte del giovane Thomas Hardcastle - ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House.


Le sette morti di Evelyn Hardcastle si è rivelato un romanzo decisamente geniale, in grado di intrecciare sapientemente mystery e fantascienza e per un autore al suo esordio questo non è certamente da poco. Le mie aspettative su questo libro erano decisamente alle stelle e ovviamente non posso dirvi che non mi è piaciuto, perchè una volta superate le prime pagine, la lettura è filata liscia come l'olio, tuttavia per quanto ne avevo sentito parlare mi aspettavo qualcosa di più e questo, alla fine, mi ha lasciato con un piccolo senso di insoddisfazione, come se mancasse qualcosa. Per tutto il romanzo ammetto di avere avuto una grandissima fretta nell'arrivare alla fine perchè l'autore mi ha trasmesso un grandissimo senso di angoscia e di ansia.
Non ha aiutato sapere che in fin dei conti essere a Blackheath House era come essere in un gioco, tuttavia nella realtà se perdi non succede nulla, in questo caso invece bisogna assolutamente vincere per avere la propria libertà. Stuart Turton alla sua prima esperienza ha dato prova di essere un autore da tenere d'occhio, in grado di creare da una tematica già vista, qualcosa di unico e sono certa che sentiremo ancora parlare di lui molto presto.




Cosa ne pensate di questi consigli?
Vi ispira qualche lettura?




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