lunedì 3 giugno 2019

Recensione "La donna senza memoria" di Anthony Mosawi

Buona sera bookspediani.
Concludo questo lunedì parlandovi di un'ultimissima uscita targata Longanesi, ossia "La donna senza memoria" di Anthony Mosawi.



Titolo: La donna senza memoria
Autore: Anthony Mosawi 
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Data di uscita: 30 Maggio 2019


La bambina ha soltanto dieci anni. Quando la trovano, è immersa in una vasca di deprivazione sensoriale: non sente niente, non vede niente ma indossa delle cuffie collegate a un registratore che le trasmette sempre lo stesso messaggio: «Il mio nome è Sara Eden». I suoi ricordi non esistono più, il passato è un enigma. Le resta soltanto il suo nome e qualche indizio frammentario: una vecchia collana e una polaroid che ritrae uno sconosciuto, con un appunto scritto a mano: «Non ti devi fidare di quest'uomo». La bambina ora è una donna e ha qualche certezza in più. Sa che qualcuno le sta dando la caccia, ma non sa chi. Sa soltanto che non si fermeranno mai. Sa che l'unica possibilità che le resta è trovare l'uomo della polaroid, lo sconosciuto di cui non dovrebbe fidarsi, per tentare di ricomporre i frammenti del suo passato. E sa che c'è qualcosa di oscuro, in quel passato, che la rende pericolosa. Perché Sara Eden potrebbe essere una vittima, ma potrebbe essere anche un'assassina. L'unica cosa che sa per certo è che non può credere a nessuno.

IL MIO VOTO




Sara Eden ha solo dieci anni quando viene trovata in una vasca di deprivazione sensoriale, un atto che sembra indicare l'intenzione di uccidere la bambina, quando in verità tutto sembra puntare alla rimozione dei ricordi della piccola e sembra essere andato a lieto fine perchè Sara Eden non si ricorda nulla del suo passato, nemmeno il nome che ripete, che non sente suo ma è quello che le hanno fatto credere. Con lei non viene trovato altro se non una vecchia polaroid che ritrae un uomo che non conosce di cui sa solo di non doversi fidare. Non conoscendo la sua storia e i suoi parenti, l'unica mossa da fare è trasferirla in una struttura per essere adottata, eppure nessuno mai si presenta per lei, tranne quando arriva una persona pronta a portarla a casa, che sembra conoscerla e di cui Sara si fida, sbagliando. Dal quel momento inizia per lei una continua lotta non solo alla ricerca del suo passato, ma a restare viva, perchè ci sono persone determinate a trovarla e sono determinate a non fermarsi davanti a niente e nessuno e Sara non comprende se è lei il pericolo o se è lei ad essere in pericolo, sa solo una cosa con certezza: non deve fidarsi di nessuno, perchè la fiducia è qualcosa che si paga ad un prezzo molto caro.



Bastano poche pagine per capire che La donna senza memoria è molto più di ciò che appare: fin dall'inizio infatti ci troviamo davanti ad una ragazzina trovata in una vasca con delle cuffie nelle orecchie, come se qualcuno avesse tentato di ucciderla in uno dei modi più atroci possibili, e una donna che stava svolgendo un lavoro da parte della madre della bambina che non si sente responsabile per come l'ha trattata, perchè pensava semplicemente di essere nel giusto. Ad occuparsi di lei c'è una donna dei servizi sociali che difficilmente riesce a comunicare con lei e le uniche parole che le sente dire è che si chiama Sara Eden. Alla donna risulta chiaro che alla bambina sono stati completamente cancellati i ricordi, l'unica cosa che le è rimasta del suo passato è una foto di un uomo che dice di non fidarsi di lui, ma tutto il resto è avvolto da una nebbia impossibile da dissipare. Eppure il tempo passa e Sara Eden viene affidata alle cure di un istituto, dove ogni volta vede arrivare genitori desiderosi di adottare un figlio, ma la scelta non ricade mai su di lei, fino al momento in cui viene scelta, ma messa nuovamente in pericolo a causa del passato che non ricorda. Ed è qui che scopriamo che Sara è in grado di compiere azioni incredibili, azioni che ci fanno dubitare su di lei: è una vittima o una carnefice?


Per tutto il romanzo l'autore gioca su questa ambiguità: Sara è una bambina che è stata privata del suo passato e come tale appare chiaro che è una vittima, soprattutto perchè c'è qualcuno che la insegue che è ben determinato a trovarla e questo fa pendere l'ago della bilancia ancora in suo favore. Ma a conti fatti noi, così come Sara, non conosciamo il suo passato e quindi non abbiamo elementi per giudicarla, la conosciamo solo nel presente e più avanti nel futuro, quando è finalmente diventata una donna ancora in fuga da chi la sta cercando, una donna che non conoscere ancora il suo passato ma che è determinata a trovare risposte ed è pronta ad ottenerle a qualsiasi costo.
Sara è una protagonista ben costruita, capace di mettere in dubbio sia la sua sanità mentale che quella del lettore, una ragazza che vuole solo scoprire da dove viene, trovare la sua famiglia e capire perchè le è stata cancellata la memoria, se è un pericolo oppure una benedizione. Ma oltre a Sara compaiono tantissimi altri personaggi, ognuno dei quali è un tassello importante per la sua storia e per farci capire dove l'autore vuole andare a parare, eppure non posso parlarvene perchè altrimenti vi rovinerei la trama.


Il romanzo si compone da varie parti e quindi la trama si sviluppa nel tempo, non rimane ferma a qualche mese, ma copre un arco temporale di anni, permettendo a Sara di crescere e di avere molta più consapevolezza di sè, anche se rimane la stessa determinazione nel voler scoprire la sua storia e il suo passato. Non abbiamo solo il punto di vista di Sara, ma di vari personaggi che vanno a comporre e delineare la storia di questa ragazza, che viene continuamente bersagliata da persone determinate a eliminarla dalle strade della città, ma se questo avviene per la sicurezza di Sara o per la sicurezza degli altri non c'è dato saperlo. E' chiaro che il suo arrivo nel mondo ha scombussolato tantissime vite e ha avuto gravi ripercussioni su altre, portando con sè continui inseguimenti e morte, ma è difficile comprendere chi ha la responsabilità e il peso di togliere una vita, perchè la situazione è spesso molto confusa e il lettore si ritrova in un mondo pieno di segreti, dove la fiducia è qualcosa che si paga ad alto prezzo.
Il romanzo conta poco meno di trecento cinquanta pagine e i capitoli molto brevi e concisi aiutano il lettore ad addentrarsi sempre di più in questa storia, dove viene messo in discussione qualsiasi elemento.


Anthony Mosawi al suo esordio letterario ha dato prova di portare in libreria una storia tremendamente originale, anche se non mi ha convinto del tutto il modo in cui ha scelto di raccontarla perchè a mio avviso scegliendo determinati punti di vista si è complicato la vita e l'ha complicata al lettore, che inizialmente si ritrova spiazzato da quello che sta leggendo, perchè non vede ancora il grande disegno dell'autore. Questa scelta ha anche tolto la possibilità di approfondire il personaggio di Sara, che certamente abbiamo modo di conoscere da adolescente e da adulta, ma tuttavia non assistiamo direttamente alla sua crescita e alla sua evoluzione e non sappiamo esattamente come ci si sente ad essere come lei, una ragazza la cui memoria è perduta e che non si ricorda nulla del suo passato. Una donna che non può fare affidamento su nessuno, perchè finirebbe in qualche modo per mettersi in pericolo, e che è costretta a nascondersi per non essere trovata da chi la sta disperatamente cercando. Questi elementi sarebbero stati interessanti dal punto di vista della stessa Sara, tuttavia l'autore ha scelto un altro tipo di narrazione, rendendo certamente il romanzo più interessante, ma non sfruttando il potenziale che si ritrovava per le mani. La donna senza memoria è un continuo inseguimento per comprendere la verità su stessi e sulla propria natura, sia essa buona o cattiva e sapere che è ispirata ad una storia vera mette i brividi.









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