giovedì 4 luglio 2019

#Review Party:"Niente è fuori posto" di Joanna Nadin

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Niente è fuori posto" di Joanna Nadin, una storia dolce amara sul delicato rapporto tra una madre e una figlia che invito tutti a leggere.



Titolo: Niente è fuori posto
Autore: Joanna Nadin
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 4 Luglio 2019


Dido ha solo sei anni, ma è molto curiosa. Seduta su un ramo di melo nel suo giardino, scorge la casa accanto e non può fare altro che sbirciare. Ed è lì che vede per la prima volta Tom e Harry, due bambini come lei. Qualcosa che non sa spiegarsi, da quel giorno, la spinge a continuare a spiarli. È allora che Dido scopre la quotidianità della loro famiglia: due genitori che si amano, due fratelli che giocano, un tavolo intorno al quale sedersi insieme per la cena. Sembra che nulla sia fuori posto: è proprio la vita che ha sempre desiderato, ma che non le appartiene. Perché sua madre ha un modo tutto suo di dimostrarle il proprio amore. Per lei non ci sono regole, non ci sono cose giuste o sbagliate da fare. Dido è ancora troppo piccola per capirlo e non ha neppure il conforto di una figura paterna, visto che non ha mai conosciuto suo padre. Così, decide che Tom e Harry saranno i suoi migliori amici e i genitori dei due le figure di riferimento che non ha mai avuto. Qualcosa di molto forte la unisce a loro e, con il passare del tempo, si sente sempre più parte di quel nucleo, allontanandosi progressivamente dalla madre, che fatica a comprenderla. Ma, anno dopo anno, Dido impara che anche il rifugio più sicuro, quando si cresce, diventa fragile e troppo piccolo per offrire la medesima protezione. Impara che anche i legami, in apparenza perfetti, nascondono tradimenti, bugie, verità inascoltate. E che, a volte, l’amore vero è proprio dove non sembra essercene, dove non lo si è mai cercato. Perché è più facile restare affascinati da una realtà sconosciuta che accettare la bellezza di quello che si possiede.

IL MIO VOTO




Niente è fuori posto è un romanzo che si svolge nell'arco temporale di più di vent'anni ed è Dido stessa, la protagonista, a raccontarci la sua storia e la dedica completamente a sua madre, quella donna che fin da piccola non ha mai capito, non ha mai apprezzato a dire la verità e ha sempre cercato una famiglia normale altrove.
Del resto lei e sua madre di normale non hanno nulla: Dido non ha mai conosciuto suo padre, che è rimasta negli anni una figura immaginaria e, sebbene sua madre abbia spesso portato a casa altri uomini, non ha mai trovato in loro una figura paterna. Almeno fino a quando non conosce per caso la nuova famiglia che abita accanto a loro e ne appare subito conquistata: Harry e Tom sono due ragazzi più o meno della sua età, con cui instaura subito un grande rapporto di amicizia e non può che restare affascinata anche dai genitori dei ragazzi, i quali sono sempre presenti e si interessano a loro, rimproverandoli se non fanno i compiti e sgridandoli per il tipo di linguaggio che adottano, elementi normali di ogni genitore, che tuttavia non accade con Dido perchè sua madre non si interessa a lei, tanto che non l'ha mai mandata a scuola e non si è mai curata nè del suo aspetto nè del suo modo di vestire e ora che è soggetta alle critiche degli altri, Dido non si sente più sicura di sè.


La protagonista principale è quindi Dido e insieme a lei assistiamo a quella che è la sua vita, come si evolve e come si sviluppa: tutti gli errori che commette, tutte le porte che le vengono chiuse in faccia, ma anche i momenti belli e quelli che le danno l'occasione per sorridere. Dido è un personaggio che non si può non amare, ma soprattutto una bambina per cui si fa il tifo perchè vediamo fin da subito che la sua non è una vita facile, costretta a stare con una madre che non sembra nemmeno volerla, ma che di fatto non le nasconde le parti più dure e difficili della vita e questo in qualche modo la prepara per il futuro.
Di fatto, quando si è così piccoli, è naturale volere quello che hanno gli altri e per Dido diventa quasi scontato avvicinarsi alla perfetta famiglia di Harriet e Tom, i quali sono davvero benestanti e non capiscono come sia per lei affrontare ogni giorno. Dido finisce quindi per affezionarsi a quei due adulti che sembrano perfetti, ma che in verità non sono esattamente come appaiono, anche loro hanno dei difetti e fanno l'impossibile per nasconderli, ma presto o tardi escono fuori e insegneranno a Dido una lezione preziosa: non sempre l'erba del vicino è quella più verde.


Tutti i personaggi, principali e secondari, assumono una grande importanza in questa storia, e tutti vanno a comporre un tassello importante. In primis ci sono Harriet e Tom, la migliore amica di Dido la prima e la cotta della nostra protagonista il secondo, il quale passano insieme gran parte della loro vita e spesso si allontanano per poi ritrovarsi, vivendo insieme momenti indimenticabili, che poi inevitabilmente finiscono per essere sostituiti da quello che di fatto è la vita, la quale è composta da tanti altri avvenimenti più importanti. Non si possono non nominare i genitori dei due fratelli, coloro che sono sempre sembrati perfetti agli occhi di Dido e che le hanno dato un'idea sbagliata di famiglia, poichè per quanto l'apparenza possa apparire perfetta, c'è sempre qualcosa che viene nascosto e che ha gravi ripercussioni su tutti quanti. Ci sono anche tutti i ragazzi che Dido incontra, in particolare uno, che plasma la sua vita e la rende completamente diversa da quella che pensava. E ovviamente non può non essere nominata Edie, la madre di Dido, colei a cui è dedicata questa storia e colei che non è mai stata perfetta e spesse volte ha fatto arrabbiare il lettore, eppure è riuscita ad essere uno dei personaggi più interessanti della storia.



Niente è fuori posto del resto non si focalizza solo sulla crescita del personaggio di Dido, ma sulla vita vera e questo significa affrontare quotidianamente sfide, formare amicizie e vederle crescere, ma anche allontanarsi.
Così come significa avere una prima cotta, un amore che sembra impossibile e che fa mille giri prima di poter diventare realtà, ma allo stesso tempo si parla anche di una cosa delicata quanto importante ossia il rapporto tra madre e figlia. Si dice molto spesso che una femmina sia molto più legata al padre, almeno per i primi anni delle loro vite, eppure Dido, non avendo una figura maschile nella sua vita, non ha potuto rapportarsi a nessun altro se non sua madre, quella donna che non le ha mai dimostrato troppo amore e che ha spesso messo al primo posto se stessa e che quindi l'ha fatta sentire fuori posto per molto tempo. Dido ha sempre voluto una bella famiglia e non potendo averla ha cercato di trovarla da qualche altra parte, convincendosi di essere parte finalmente di qualcosa, ma è stato solo più avanti, quando finalmente aveva dalla sua parte un determinato bagaglio emotivo, che ha potuto riguardare al passato con una prospettiva completamente diversa e ha potuto comprender meglio sua madre, e questo loro rapporto mi ha fatto terribilmente apprezzare quello che ho, perchè quello che si ha non è mai da sottovalutare.


Niente è fuori posto si è rivelato un romanzo completamente diverso da ciò che mi aspettavo, poichè pensavo si focalizzasse solo su una Dido giovane, non certamente che coprisse un arco temporale di più di vent'anni, eppure proprio questa sorpresa è stato quello che più mi ha fatto apprezzare il romanzo, che mi ha fatto capire parlasse di una storia di vita vera, dove non sempre regna la perfezione ma soprattutto gli errori, il caos e anche segreti e misteri, un classico nelle famiglie.
Joanna Nadin con uno stile molto semplice parla indirizza questa storia proprio ad uno dei personaggi che più si odia nel libro, ossia Edie, come se fosse una grande lettera d'amore che tenta di chiedere scusa per il passato, e parlando a lei parla direttamente al lettore, che non può non sentirsi toccato da questa storia e quindi emozionarsi come non mai per tutto quello di cui parla l'autrice, insomma il lettore cresce con questi personaggi e la loro evoluzione è credibile perchè non accade dall'oggi al domani, ma durante il tempo. L'autrice tratta questa storia come se fosse una fiaba, dove si possono trarre grandi insegnamenti, ma allo stesso tempo è anche una storia di vita e quindi, come spesso accade, non sempre tutto ha un proprio lieto fine ed è giusto così, che questa storia lasci un sapore dolce amaro, perchè è necessaria in questo modo.



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