domenica 8 settembre 2019

Recensione "La mia migliore peggiore amica" di Andrew Clements

Buona sera bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi del nuovo romanzo di Andrew Clements, ossia "La mia migliore peggiore amica" edito da Rizzoli.

La mia migliore peggiore amica di [Clements Andrew,]

Titolo: La mia migliore peggiore amica
Autore: Andrew Clements
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 3 Settembre 2019


Grace ed Ellie sono grandi amiche fin dalla seconda elementare. Ellie è estroversa, abituata a essere protagonista della scena, mentre Grace è ben contenta di farle da spalla. Ma cosa succede se un giorno cambia tutto? Quando per caso scatena una nuova mania, Grace balza di colpo al centro dell'attenzione. Il pretesto è la moda di collezionare bottoni che conquista prima i suoi compagni, poi le altre classi e infine tutta la scuola. Dovunque e in ogni momento gli studenti cominciano a raccogliere, scambiare e perfino litigarsi… bottoni! Una mania che può mettere Grace in guai grossi e perfino segnare la fine della sua amicizia con Ellie. Perché Ellie non è abituata a farsi mettere in ombra da nessuno. E allora c'è solo una cosa che Grace può fare: trovare un sistema per mettere fine a tutto questo... Fermare una moda è difficile. Ma non quanto fermare un'amicizia.


IL MIO VOTO


Andrew Clements è un autore che ho scoperto l'anno scorso grazie al suo romanzo "Il club dei perdenti", una delle letture per ragazzi che più mi è piaciuta nel 2018 e quando ho visto in uscita il suo nuovo libro sapevo che non avrei resistito a leggerlo. Infatti è bastato un pomeriggio per immergemi in questa storia in cui è facile immergersi, sebbene parli di due adolescenti, io stesso leggendolo mi sono rivista in certe situazioni che mi sono capitate al liceo, per cui posso dire di aver sentito davvero da vicino questa storia. Essa parla di due ragazze, Ellie e Grace, le quali sono amiche dalla seconda elementare e ancora adesso la loro amicizia dura, sebbene le due siano molto diverse, almeno per quanto riguarda il loro carattere. Ellie ama essere al centro dell'attenzione, spesso non ascolta nemmeno Grace parlare perchè impegnata a focalizzare l'attenzione su se stessa, cosa che a Grace non dispiace perchè al contrario non ama avere le luci puntate su di sè, tuttavia vorrebbe anche essere ascoltata dalla sua migliore amica. Tutto cambia però quando, un giorno, Grace decide di portare a scuola dei bottoni recuperati da una vecchia casa che ha comprato suo nonno, e in un attimo tutti i suoi compagni si interessano ai bottoni e a Grace, cosa che fa impazzire Ellie e le fa tirare fuori il suo lato peggiore, proprio nei confronti di Grace, la quale si accorge che l'amica è sempre stata così e l'ha sempre avuta vinta, questa volta però non è pronta a perdere, nemmeno se a rimetterci è la loro amicizia.


L'amicizia è un sentimento che spesso lega le persone più improbabili: non si cerca mai qualcuno di affine a sè, ma persone con caratteri diversi, che in qualche modo ci spingano fuori dalla nostra comfort zone, ma soprattutto che ci sostengano, che siano un appoggio quando tutto va male, ma allo stesso tempo anche noi dobbiamo essere il loro appoggio. Essere amici quindi significa semplicemente esserci l'uno per l'altro, accettare la persona per quello che è e senza mai pretendere di cambiarla, essere onesti con lei anche quando fa male, perchè altrimenti non si parla più di amicizia ma di semplici conoscenti, di persone con cui si sta per abitudine e non perchè davvero interessanti a condividere elementi della propria vita. E' ovvio quindi che una persona può essere più taciturna dell'altra, come è normale che sia una a dare un imput e l'altra a seguire le sue indicazioni, l'importante è che sia un rapporto equo.
L'amicizia di Ellie e Grace dura da così tanto tempo che ormai entrambe sono abituate alla presenza dell'altra e di conseguenza, se anche si accorgono di comportamenti non del tutto corretti, fanno finta di nulla. E' quindi Ellie, in questo caso, colei che guida Grace perchè di fatto si fa sempre quello che vuole la prima. E Grace lo sa, anche se non ci da troppo peso, tuttavia per una volta che le carte in tavola cambiano, Ellie rivela la sua vera natura anche con Grace ed è quindi questo a ferire la ragazza, che non è pronta ad ammettere la sua sconfitta perchè per una volta vuole farle trattarla alla sua stessa maniera, facendole capire che non può sempre passarla liscia.


Trovo sia molto importante ed istruttivo questo romanzo perchè, nonostante la storia leggera e ironica, riesce a far riflettere su quanto sia fragile l'amicizia tra due persone e su quanto basti poco per rovinarla. E' Grace la nostra protagonista, colei che per prima porta i bottoni nella sua scuola e che quindi attira l'attenzione su di lei, qualcosa che non ha chiesto ma che per una volta la fa sentire bene, perchè finalmente si sente parte di qualcosa. Ben presto tutta la scuola diventa ossessionata dai bottoni e quindi Grace si sente di aver creato un qualcosa che unisce tutti, anche persone che non conosce. Ma Ellie non la vede allo stesso modo, perchè non è lei ad esser al centro dell'attenzione e questo sconvolge l'equilibrio dell'amicizia tra lei e Grace e la fa diventare davvero cattiva nei confronti della ragazza, la quale già conosceva questo lato di lei, tuttavia mai l'aveva sperimentato sulla sua pelle.
Questo ci fa capire che può capitare a volte, tra amiche, di litigare, perchè siamo persone umane e perchè senza un confronto di fatto non c'è possibilità di crescita, quello che bisogna tenere bene a mente tuttavia è la distinzione tra amicizie sane e amicizie tossiche, perchè in un'amicizia sana c'è spazio per un confronto e quindi per cambiare comportamenti che posso ferire le amiche, in un'amicizia tossica invece non c'è margine di miglioramento, solo una persona che ha pazienza verso gli amici e che prima o poi finisce per scoppiare, perchè di fatto non è un'amicizia.


Andrew Clements quindi in questo romanzo sfodera tre armi vincenti che vanno a formare questa bellissima storia: in primis il tema dell'amicizia, facendoci vedere sia il lato più bello che quello più brutto, portando quindi a riflettere il lettore su che tipo di amicizia vuole avere nella sua vita; in secondo luogo non può non essere nominata Grace, la protagonista del libro, una ragazza molto particolare con una grande passione per la matematica che spesso utilizza nella sua vita di tutti i giorni, applicandola alle situazioni in cui si trova in difficoltà per capire cosa fare, una ragazza che ama conservare oggetti che non sembrano importanti per nessuno, ma per cui lei ha una grande attrazione, una ragazza che si prende cura da lontano del nonno, il quale ha perso la moglie e quindi cerca sempre di scrivergli per comprendere come sta, una ragazza buona e gentile che non ama stare al centro dell'attenzione, ma che una volta ogni tanto vuole far sentire la sua voce, quando si accorge che questa spesso viene ignorata, una ragazza che si dimostra in tutto e per tutto una buona amica e che quindi non può che diventare in qualche modo amica del lettore; ed infine la moda che ha scelto per far impazzire la scuola, quella dei bottoni, un'idea bizzarra quanto geniale, un argomento di cui si è certamente documentato per poterli descrivere in tutte le loro varietà e modelli, e che ho adorato, in particolare per il loro significato, perchè ognuno di essi per i ragazzi era un pezzo di storia da custodire.


Avevo già avuto prova che Andrew Clements fosse un bravo autore l'anno scorso con "Il club dei perdenti", una lettura che ancora porto nel cuore e che resta il mio libro preferito di questo scrittore, e questo romanzo ha solo confermato il suo talento nel raccontare storie di fatto molto profonde, che costringono il lettore ad interrogarsi su determinate tematiche, in questo libro in particolare sull'amicizia, e lo fa sempre con uno stile molto semplice e ironico, che non rende per nulla pesante la storia, anzi la rende decisamente divertente e indimenticabile. "La mia migliore peggiore amica" è una storia in cui è facile rispecchiarsi perchè ognuno di noi ha oppure ha avuto un rapporto di amore e odio con il proprio migliore amico, e a volte quindi è possibile entrare in guerra con questo, ma occorre precisare che questo può essere utile se ne esce fuori un confronto che aiuta a crescere, non fatto per ferire e colpire.
Qui l'autore ha senza dubbio calcato la mano su alcune scene, esagerandole per renderle divertenti, ma non posso fare a meno di pensare che la realtà a volte non si discosta troppo da queste esagerazioni, che spesso si è davvero pronti a dare il peggio di sè, solo per averla vinta.
Questo romanzo è una preziosa lezione sull'amicizia, l'ennesima lettura che non dimenticherò facilmente.






si ringrazia la casa editrice 
per la copia omaggio



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