sabato 7 settembre 2019

Recensione "L'albero al centro del mondo" di Jaco Jacobs

Buon salve bookspediani!
Oggi vi parlo di un romanzo per ragazzi di cui mi sono innamorata, ossia  "L'albero al centro del mondo" di Jaco Jacobs, uscito per Rizzoli questa settimana.



Titolo: L'albero al centro del mondo
Autore: Jaco Jabobs
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 3 Settembre 2019


Marnus, tredici anni, si sente invisibile. Ad attirare le attenzioni dei genitori, infatti, ci pensano i suoi fratelli: Donovan, adolescente tutto muscoli con in testa solo le ragazze, e Adrian, nove anni e intelligenza fuori dal comune. Un giorno alla porta di casa loro bussa una ragazza, ma stranamente non è lì per le lezioni di bacio a pagamento di Donovan, l’ultimo eccentrico business messo in piedi da Adrian. Leila – così si chiama – sta raccogliendo firme per una Petizione. C’è da difendere un albero, albero che per lei significa tutto e che il Comune vuole abbattere per far posto a un gasdotto. Sorprendendo anche se stesso, marnus si arrampica insieme a Leila, deciso a non scendere finché la loro causa non sarà vinta. Presto i due capiranno che non sono i soli ad avere qualcosa per cui lottare: il loro gesto attira come una calamita tantissime persone, tutte diverse e ognuna con una storia da raccontare.


IL MIO VOTO



L'albero al centro del mondo è una storia di poco meno di duecento pagine, ma straordinariamente incisiva, non solo per il messaggio che trasmette ma per chi è a trasmetterlo. E' raro infatti, al giorno d'oggi, trovare ragazzi che si interessano così tanto ad una causa a tal punto di compiere gesti disperati per far sentire la loro voce. Questo infatti accade a Leila, una ragazzina che si sta impegnando con tutte le forze a far firmare una petizione che impedisca al Comune di abbattere un albero, che all'apparenza può sembrare una pianta come un'altra, ma per Leila è di vitale importanza salvarlo. Per caso trova un alleato in Marnus, un ragazzino di tredici anni che in casa si sente invisibile, bullizzato da entrambi i fratelli e non considerato dai suoi genitori, che colpito dalla tenacia di Leila si unisce alla sua causa. E straordinariamente i due ragazzi attirano l'attenzione di tante altre persone, che si uniscono alla loro causa, poichè in poco tempo non si tratta più di preservare un albero, ma di far sentire la propria voce. Nel caso di Leila si tratta di proteggere se stessa, nel caso di Marnus invece si tratta finalmente di essere visto dalla sua famiglia, ma il loro atteggiamento dimostra solo una cosa: che non sono soli e soprattutto che basta una voce fuori dal coro a scatenare un cambiamento, per cui è necessario dire sempre quello che si pensa e a volte fare una pazzia, se si vuole essere ascoltati e se si vogliono cambiare le cose.


Jaco Jacobs ci fa conoscere due protagonisti che entrano subito nel cuore del lettore, due ragazzini che devono ancora trovare la loro strada ma che smaniano per far sentire la loro voce sopra il costante rumore della loro vita.
Marnus è un ragazzo di tredici anni che si sente invisibile agli occhi dei genitori, è lui infatti l'unico in famiglia che non crea problemi e di conseguenza il suo essere sempre diligente passa inosservato ai due adulti. Invece viene ben visto dai due fratelli, il maggiore e il minore, che si approfittano della sua ingenuità e della sua bontà per ottenere tutto quello che vogliono, spesso non capendo di bullizzare il proprio fratello perchè troppo presi dalla loro vita per farci caso. La scelta di Marnus di passare qualche giorno sopra un albero per far capire la sua posizione al comune costringe i genitori a riconoscere anche la sua presenza in famiglia e soprattutto a far capire ai fratelli che anche lui può essere un duro e che quindi devono smettere di trattarlo male. Allo stesso modo Leila ci viene presentata subito come una combattente, una ragazzina che è disposta a tutto per salvare il suo albero, anche a passarci giorni e notti sopra, perchè quell'albero significa tutto per lei e questo dimostra la sua determinazione nel custodire qualcosa che reputa importante, così come questa sua azione dà vita ad un effetto domino che attira l'attenzione dei giornalisti e di altri ragazzi sul caso, consentendo a Leila di non sentirsi più sola e triste come prima, perchè ha accanto a sè qualcuno pronto a lottare con lei, primo tra tutti sua madre, che veglia su di lei ogni giorno.


Con una tenerezza incredibile e con grande semplicità, Jaco Jacobs insegna ai suoi lettori che basta poco per smuovere una situazione che sembra già persa in partenza, che anche solo una voce può fare la differenza, perchè quella voce è in grado di attirare l'attenzione e quindi di aggiungere più persone che la pensano uguale, consentendo loro di unirsi ad una causa importante perchè si tratta di fatto di salvare l'albero al centro del mondo, quell'albero che per qualcuno ha un valore unico e per questo deve essere salvaguardato.
Questo albero del resto è molto speciale perchè permette a Leila di trovare un amico e un sostenitore della sua causa in Marnus, un ragazzino che non avrebbe mai conosciuto altrimenti. Per Leila poi significa anche essere più vicina a sua madre, con cui non sembra avere un buon rapporto.
Ma essere spesso sopra un albero consente anche di osservare le persone che passano e quindi di instaurare un rapporto con loro, come per esempio Marnus e Leila fanno con Mrs Merriman, una donna molto particolare che spesso porta a spasso i suoi due barboncini e che si nota certamente grazie ai suoi capelli rosa, oppure con John, il custode del circolo delle bocce che si trova poco lontano dall'albero, che prende in simpatia i due ragazzi e spesso va a vegliare su di loro, portando la colazione o bibite per aiutarli a raggiungere il loro obiettivo. L'autore quindi ci mostra come una semplice petizione sia riuscita ad unire persone che mai si sarebbero conosciute altrimenti e, in qualche modo, abbia cambiato per sempre la loro vita.


"L'albero al centro del mondo" è un libro davvero piccino e breve, che io stessa ho letto nel giro di un paio d'ore, ma che è in grado di incantare con la sua ironia e con i bellissimi messaggi che il lettore può trovare durante la lettura. Il libro è indirizzato ad un pubblico di giovani lettori, ma io non mi stanco mai di leggere queste storie perchè, nel mio status di quasi trentenne, riescono a trasmettermi emozioni uniche, proprio per la semplicità con cui trattano argomenti di tutti i giorni, quali appunto il bullismo coma abbiamo visto con Marnus oppure come la voglia di lottare per far valere le proprie idee e salvare qualcosa che si ritiene importante, come vediamo accadere con Leila. Ma si parla certamente anche dell'inizio di una bellissima amicizia tra due ragazzini che prima di conoscersi erano soli, si sentivano isolati dal mondo, e ora possono avere al loro fianco qualcuno che li vede per davvero.
Non conoscevo Jaco Jacobs prima di questo romanzo, ma sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua storia e dal suo essere quanto più realistico possibile, perchè questa lettura ci fa capire che alla fine non è importante il risultato, ma il viaggio che si è compiuto per arrivarci e questa volta è proprio il caso di dirlo che la vista dall'alto è ancora più bella. Io quindi non posso che consigliare a tutti la lettura di questo libro, la quale si insinua facilmente sotto pelle per sempre, perchè resta decisamente impressa.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio





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