Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Sette abbracci e tieni il resto" di Stefano Tofani, un romanzo edito da Rizzoli.
Titolo: Sette abbracci e tieni il resto
Oggi vi parlo di "Sette abbracci e tieni il resto" di Stefano Tofani, un romanzo edito da Rizzoli.
Titolo: Sette abbracci e tieni il resto
Autore: Stefano Tofani
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 3 Settembre 2019
Ernesto ha dodici anni, occhiali spessi e una camminata sbilenca. È così incidente d’auto che gli ha portato via la nonna, amatissima, la nonna dei proverbi e delle lezioni di vita, la nonna a cui in cambio di un abbraccio strappava quasi tutto. Ernesto ha un amico, Lucio, che come un Grillo parlante gli fa venire mille dubbi e lo mette in guardia su tutto. Ma siamo sicuri che sia sincero? Ha poi anche un altro amico che si chiama Elien e viene da lontano. Ernesto ha una passione per una sua compagna di scuola, Martina, ma sa che lei non lo noterà mai. Finché un giorno Martina non sparisce di colpo, gettando nel panico la comunità. Per Ernesto è l’occasione per ritrovarla, componendo il puzzle di un mistero che gli adulti, neanche quelli che dovrebbero saperlo fare per mestiere, riescono a risolvere. Ed è l’occasione per trasformarsi di colpo da sfigato quattrocchio a magnifico eroe Salvatore. Una storia che fa ridere e che commuove; un protagonista irresistibile che ha coraggio da vendere, anche se non lo sa ancora.
Ernesto è il protagonista di questa storia, un ragazzino di dodici anni che si sente fuori posto in ogni ambiente. La sua famiglia è divisa da tempo e, se spesso i genitori durante il divorzio si fanno la guerra per ottenere la custodia dei figli, i suoi hanno lottato per non averlo, facendolo sentire un vero e proprio intruso in casa sua. L'unica persona che teneva sinceramente ad Ernesto era sua nonna, la quale a causa di un incidente purtroppo non c'è più, lo stesso incidente che ha cambiato per sempre la vita del ragazzo rendendolo zoppo per tutta la vita, qualcosa che i suoi compagni usano per farsi beffe di lui, come del resto usano il fatto che porti gli occhiali per prenderlo in giro.
Ernesto ha quindi un unico amico, Lucio, il quale è momentaneamente bloccato su una sedia a rotelle, con cui condivide le sue giornate e le sue paranoie, soprattutto i suoi pensieri per Martina, la compagna di classe per cui ha una cotta che però lei nemmeno sa che esiste. Durante uno dei suoi tanti momenti di solitudine, dove si va a rifugiare nella sua grotta, Ernesto conosce anche Eilen, un ragazzo straniero entrato nel paese illegalmente per lavorare e aiutare la sua famiglia, e in un attimo i due diventano amici, ed Ernesto non potrebbe essere più felice di avere più persone che tengono a lui. Ma la sua vita si complica quando Martina scompare, e il nostro protagonista non può che adoperarsi per trovarla, per essere visto finalmente come eroe ai suoi occhi. Inizia così la sua avventura per tutta la città e la spiaggia alla ricerca della ragazza, che gli farà scoprire il vero valore dell'amicizia e soprattutto chi tiene davvero a lui, senza volere nulla in cambio.
Stefano Tofani con questo romanzo ci presenta un protagonista davvero facile da amare, che non può che fare tenerezza. Ernesto è un ragazzino che viene costantemente bullizzato dai suoi compagni, sia verbalmente che fisicamente, e nessuno sembra accorgersi del suo malessere. La sua situaziona a casa non è certamente migliore, sua madre spesso esce senza curarsi di lui, ma Ernesto sa bene che non impazzisce per occuparsi di lui, sente spesso le telefonate con suo padre in cui prega di passarlo a prendere o di prenderselo lui, come se fosse un pacco o un semplice oggetto che può essere trasferito come niente fosse. L'unica persona che gli voleva bene, che si curava sinceramente per lui e che lo abbracciava addirittura, trasmettendogli tutto il suo amore, era la nonna, quella donna che purtroppo non c'è più e questo fa sentire Ernesto davvero solo e isolato. Certo ha Lucio come unico amico, tuttavia non sempre si confida con lui, anche se non può fare a meno di confessargli la sua passione per Martina e la sua voglia di impressionarla. Ernesto quindi è un personaggio goffo e timido, un personaggio per cui è impossibile non provare tenerezza e soprattutto in cui è facile rispecchiarsi, tanto è credibile. E' comprensibile anche la sua voglia di essere finalmente visto, ecco perchè non esita a mettersi in gioco quando scopre che Martina scompare, per essere considerato da tutti l'eroe che l'ha trovata, senza però sapere cosa lo attende davvero questo percorso che ha intrapreso, certamente servirà come esperienza di crescita, un viaggio difficile da dimenticare.
Sono molteplici le tematiche che vengono trattate in questa storia a partire dal bullissimo che subisce quotidianamente Ernesto, che non fanno che sminuirlo e minare la poca fiducia che già ha nei propri confronti. Si parla poi di cosa significa davvero essere visti, ossia essere considerati non solo dai compagni di scuola, ma anche dalla propria famiglia: nessuno dovrebbe sentirsi un peso per i famigliari, persone che dovrebbero proteggerci e amarci per i nostri difetti e per le nostre caratteristiche migliori, qualcosa che Ernesto non prova più da quando la nonna è morta, l'unica che comprava il suo affetto a suon di abbracci. Ernesto infatti, per quanto spesso risulti goffo e divertente, arriva a fare pensieri molto cupi proprio a causa di questo suo background, ossia se qualcuno lo cercherebbe mai se fosse lui quello scomparso, cosa che stanno facendo in tantissimi per Martina. E inoltre si parla del valore dell'amicizia, quel sentimento che non bisogna mai dare per scontato e nel romanzo vediamo due diverse definizioni di esse, prima in Lucio e poi in Eilen. L'introduzione di Eilen è l'ennesima occasione per parlare degli immigrati e di quanto è difficile per loro arrivare in un paese straniero, da soli, e prendersi cura della propria famiglia da lontano. Sette abbracci e tieni il resto è un romanzo pieno di tematiche che portano a pensare alla nostra vita, perchè tutti in qualche modo ci siamo sentiti spesso come Ernesto, e quindi è facile immedesimarsi completamente in questa storia.
Stefano Tofani trova il giusto mix per essere profondo e per parlare di tematiche non facili, ma che ormai fanno parte del nostro quotidiano, poichè in qualche modo le affrontiamo tutti i giorni, ma allo stesso tempo riesce ad essere anche ironico e divertente, facendone capitare di tutti i colori a Ernesto, che spesso involontariamente si ritrova in situazioni più grandi di lui e non sa come uscirne.
Proprio per questo motivo è natura provare una grandissima tenerezza per Ernesto, verrebbe davvero voglia di entrare nella storia e dargli quello che vuole davvero: amore, un grande abbraccio in modo da spazzare via ogni suo dubbio.
Sette abbracci e tieni il resto è una storia che ci fa capire che, anche se spesso pensiamo di essere soli, c'è sempre qualcuno al nostro fianco pronto ad apparire nei momenti giusti e a tenderci una mano, così come è facile pensare di avere un amico, che di fatto si rivela una vera e propria carogna. L'autore ci fa anche comprendere che non sempre è facile capire come funzionano i pensieri della gente e perchè compione determinate azioni, ma questa del resto è l'imprevidibilità della vita stessa e Tofani con questo romanzo ci fa respirare pagina dopo pagina un pezzo di vita vera, che a volte è ironica e altre più tragica, ma imprevedibile e magica, come lo è questa lettura, che fa ridere e fa emozionare allo stesso tempo.
IL MIO VOTO
Ernesto è il protagonista di questa storia, un ragazzino di dodici anni che si sente fuori posto in ogni ambiente. La sua famiglia è divisa da tempo e, se spesso i genitori durante il divorzio si fanno la guerra per ottenere la custodia dei figli, i suoi hanno lottato per non averlo, facendolo sentire un vero e proprio intruso in casa sua. L'unica persona che teneva sinceramente ad Ernesto era sua nonna, la quale a causa di un incidente purtroppo non c'è più, lo stesso incidente che ha cambiato per sempre la vita del ragazzo rendendolo zoppo per tutta la vita, qualcosa che i suoi compagni usano per farsi beffe di lui, come del resto usano il fatto che porti gli occhiali per prenderlo in giro.
Ernesto ha quindi un unico amico, Lucio, il quale è momentaneamente bloccato su una sedia a rotelle, con cui condivide le sue giornate e le sue paranoie, soprattutto i suoi pensieri per Martina, la compagna di classe per cui ha una cotta che però lei nemmeno sa che esiste. Durante uno dei suoi tanti momenti di solitudine, dove si va a rifugiare nella sua grotta, Ernesto conosce anche Eilen, un ragazzo straniero entrato nel paese illegalmente per lavorare e aiutare la sua famiglia, e in un attimo i due diventano amici, ed Ernesto non potrebbe essere più felice di avere più persone che tengono a lui. Ma la sua vita si complica quando Martina scompare, e il nostro protagonista non può che adoperarsi per trovarla, per essere visto finalmente come eroe ai suoi occhi. Inizia così la sua avventura per tutta la città e la spiaggia alla ricerca della ragazza, che gli farà scoprire il vero valore dell'amicizia e soprattutto chi tiene davvero a lui, senza volere nulla in cambio.
Stefano Tofani con questo romanzo ci presenta un protagonista davvero facile da amare, che non può che fare tenerezza. Ernesto è un ragazzino che viene costantemente bullizzato dai suoi compagni, sia verbalmente che fisicamente, e nessuno sembra accorgersi del suo malessere. La sua situaziona a casa non è certamente migliore, sua madre spesso esce senza curarsi di lui, ma Ernesto sa bene che non impazzisce per occuparsi di lui, sente spesso le telefonate con suo padre in cui prega di passarlo a prendere o di prenderselo lui, come se fosse un pacco o un semplice oggetto che può essere trasferito come niente fosse. L'unica persona che gli voleva bene, che si curava sinceramente per lui e che lo abbracciava addirittura, trasmettendogli tutto il suo amore, era la nonna, quella donna che purtroppo non c'è più e questo fa sentire Ernesto davvero solo e isolato. Certo ha Lucio come unico amico, tuttavia non sempre si confida con lui, anche se non può fare a meno di confessargli la sua passione per Martina e la sua voglia di impressionarla. Ernesto quindi è un personaggio goffo e timido, un personaggio per cui è impossibile non provare tenerezza e soprattutto in cui è facile rispecchiarsi, tanto è credibile. E' comprensibile anche la sua voglia di essere finalmente visto, ecco perchè non esita a mettersi in gioco quando scopre che Martina scompare, per essere considerato da tutti l'eroe che l'ha trovata, senza però sapere cosa lo attende davvero questo percorso che ha intrapreso, certamente servirà come esperienza di crescita, un viaggio difficile da dimenticare.
Sono molteplici le tematiche che vengono trattate in questa storia a partire dal bullissimo che subisce quotidianamente Ernesto, che non fanno che sminuirlo e minare la poca fiducia che già ha nei propri confronti. Si parla poi di cosa significa davvero essere visti, ossia essere considerati non solo dai compagni di scuola, ma anche dalla propria famiglia: nessuno dovrebbe sentirsi un peso per i famigliari, persone che dovrebbero proteggerci e amarci per i nostri difetti e per le nostre caratteristiche migliori, qualcosa che Ernesto non prova più da quando la nonna è morta, l'unica che comprava il suo affetto a suon di abbracci. Ernesto infatti, per quanto spesso risulti goffo e divertente, arriva a fare pensieri molto cupi proprio a causa di questo suo background, ossia se qualcuno lo cercherebbe mai se fosse lui quello scomparso, cosa che stanno facendo in tantissimi per Martina. E inoltre si parla del valore dell'amicizia, quel sentimento che non bisogna mai dare per scontato e nel romanzo vediamo due diverse definizioni di esse, prima in Lucio e poi in Eilen. L'introduzione di Eilen è l'ennesima occasione per parlare degli immigrati e di quanto è difficile per loro arrivare in un paese straniero, da soli, e prendersi cura della propria famiglia da lontano. Sette abbracci e tieni il resto è un romanzo pieno di tematiche che portano a pensare alla nostra vita, perchè tutti in qualche modo ci siamo sentiti spesso come Ernesto, e quindi è facile immedesimarsi completamente in questa storia.
Stefano Tofani trova il giusto mix per essere profondo e per parlare di tematiche non facili, ma che ormai fanno parte del nostro quotidiano, poichè in qualche modo le affrontiamo tutti i giorni, ma allo stesso tempo riesce ad essere anche ironico e divertente, facendone capitare di tutti i colori a Ernesto, che spesso involontariamente si ritrova in situazioni più grandi di lui e non sa come uscirne.
Proprio per questo motivo è natura provare una grandissima tenerezza per Ernesto, verrebbe davvero voglia di entrare nella storia e dargli quello che vuole davvero: amore, un grande abbraccio in modo da spazzare via ogni suo dubbio.
Sette abbracci e tieni il resto è una storia che ci fa capire che, anche se spesso pensiamo di essere soli, c'è sempre qualcuno al nostro fianco pronto ad apparire nei momenti giusti e a tenderci una mano, così come è facile pensare di avere un amico, che di fatto si rivela una vera e propria carogna. L'autore ci fa anche comprendere che non sempre è facile capire come funzionano i pensieri della gente e perchè compione determinate azioni, ma questa del resto è l'imprevidibilità della vita stessa e Tofani con questo romanzo ci fa respirare pagina dopo pagina un pezzo di vita vera, che a volte è ironica e altre più tragica, ma imprevedibile e magica, come lo è questa lettura, che fa ridere e fa emozionare allo stesso tempo.
si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
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