lunedì 13 gennaio 2020

Recensione "Il fiore perduto dello sciamano di K" di Davide Morosinotto

Bookspediani eccomi finalmente pronta a condividere con voi la mia opinione su "Il fiore perduto dello sciamano di K" di Davide Morosinotto. Devo essere sincera, l'ho ormai finito da parecchi giorni tuttavia trovavo molto difficile recensirlo perchè mi è piaciuto così tanto da non sapere trovare le parole giuste per parlarvene, ma oggi finalmente ero ispirata e spero che il mio amore per questa storia si capisca forte e chiaro.

Il fiore perduto dello sciamano di K di [Morosinotto, Davide]

Titolo: Il fiore perduto dello sciamano di K
Autore: Davide Morosinotto
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 19 Novembre 2019


Perù, 1986. Quando Laila viene ricoverata nella clinica neurologica di Lima non passa inosservata: la figlia di un diplomatico finlandese e i suoi capelli biondissimi incuriosiscono i giovani pazienti del reparto Pediatria. Specialmente El Rato, il ragazzino con la lingua più lunga che Laila abbia mai conosciuto. I due si imbattono per caso in uno strano diario, scritto nel 1941 da un certo dottor Clarke, e restano affascinati dal disegno di un raro fiore usato dagli sciamani della tribù di K., che secondo le annotazioni di Clarke ha un grande potere curativo. Proprio in quel momento per Laila arriva la diagnosi: i medici sono finalmente riusciti a dare un nome alla sua malattia, un nome che non lascia speranze. O forse no. C'è ancora una cosa che i due amici possono fare, insieme: ritrovare il Fiore Perduto che, forse, può guarire Laila. E cambiare il destino di entrambi. Inizia così un viaggio lungo e inaspettato che li porterà dalle Ande alla foresta amazzonica, sfidando terroristi, trafficanti di droga e una natura maestosa e terribile.

IL MIO VOTO



Ci troviamo in Perù nel 1986, quando fa la sua comparsa Laila, una ragazzina di famiglia benestante poichè figlia di un diplomatico abituato ad avere sempre tutte le risposte, ma costretto ad avere una battuta di arresto perchè nessuno riesce a trovare cosa c'è che non va in Laila e la clinica neurologia a Lima sembra la loro ultima spiaggia.
Qui Laila viene costretta a restare a letto, ma non le manca certo la compagnia di altri ragazzi che come lei si trovano in clinica, tra cui El Rato, un ragazzino che non si trova in ospedale per delle cure ma perchè ci è proprio nato e perchè ci lavora suo padre, anche se bisogna stare attenti a ciò che dice perchè non sempre è la verità.
E' quindi dunque che El Rato e Laila si conoscono e scoprono un diario che contiene informazioni su un fiore misterioso che sembra in grado di curare ogni malattia e, quando il responso riguardo a quella che ha cambiato la vita di Laila arriva e non sembra essere positivo, non resta che sperare proprio in questo fiore misterioso, che non si può certamente trovare tra le mura di una clinica. E così El Rato e Laila decidono di fuggire e di andare alla ricerca di questo fiore, incappando in malintenzionati durante il loro viaggio, ma anche incontrando persone buone pronte a tutto pur di aiutarli a raggiungere il loro obiettivo. Inizia così una delle avventure più incredibili di sempre, che diverte, intrattiene e commuove e che certamente non si dimentica facilmente.


Sono Laila e El Rato i due personaggi principali di questa storia, due ragazzi completamente diversi che in qualche modo riescono ad andare d'accordo e a rendersi più forti, migliori quasi, insieme. Laila è una ragazza abituata alla bella vita, il suo status di figlia di un diplomatico infatti le permette di avere il meglio, come la migliore istruzione, la possibilità di viaggiare e ovviamente anche le migliori cure, dettaglio ottimale in questo momento visto che nessuno sembra capire cosa la fa stare male. Purtroppo però non sempre il denaro può risolvere tutto e infatti le condizioni di Laila si aggravano sempre più, senza che nessuna abbia una vera risposta. Fortunatamente la ragazza ha dalla sua parte due genitori che vogliono risposte e questo li conduce in Perù, in una clinica neurologica, dove tuttavia quello che scoprono non è ciò che volevano sentire. E' proprio in questa clinica che incotra un ragazzino, El Rato,  che vive in ospedale, è infatti nato in questo posto e non si è mai spostato, un ragazzo ben diverso da Laila ma che si trova immediatamente attratto da lei e con una gran voglia di aiutarla. Insieme infatti trovano informazioni riguardanti un fiore magico, il fiore dello sciamano di k, che sembra avere un potere curativo e quindi l'unica cosa in grado di aiutare Laila: quindi pare ovvio che non possono certo fermarsi qui, devono trovare questo fiore. Inizia così questo bizzarro rapporto tra due ragazzi che sono due opposti sia per come sono stati cresciuti sia di carattere, ma che insieme sembrano diventare ognuno la migliore versione di se stesso. Attraverso questa avventura incredibile il loro rapporto non potrà che evolversi e diventare qualcosa di davvero speciale e invincibile, qualcosa in grado di trasformare anche un ragazzino combinano guai e insicuro di meritare amore proprio come El Rato.


In questo nuovo titolo super atteso dell'autore sono tantissime le tematiche che egli affronta: prima tra tutti accettare che il destino ha modi misteriosi per agire e che quindi anche quando tutto sembra perduto, è perchè c'è un disegno molto più grande di noi che ancora non riusciamo a vedere. In particolare basti pensare a Laila e alla grande prova che le viene affidata, ossia accettare la sua malattia, un qualcosa che non la farà più essere se stessa ma che purtroppo farà sempre parte di lei. E' magistrale quindi anche la collocazione di Morosinotto che al principio pone Laila in un luogo chiuso, come lo è lei, ma quando inizia ad esplorare il Perù con El Rato il suo stesso approccio alla vita e alla malattia cambia totalmente, diventa qualcosa di minuscolo che si perde nella vastità della natura. E' Laila quella che più viene messa a dura prova e infatti in questo libro è chiamata ad affrontare più volte decisioni difficili, ma questo non può che farla crescere e quindi far crescere anche il lettore insieme a lei. La presenza de El Rato tuttavia è quella che fa la differenza, non solo al principio come amico e poi come qualcuno di ancora più speciale, il ragazzo diventa un vero e proprio punto fermo per Laila, un'ancora, quel qualcuno che le da la forza di affrontare tutto e di compiere le decisioni più difficili di sempre. Bisogna sottolineare anche la scelta di ambientare la storia in un paese povero ma ricco di storia e di credenze, dove di fatto tutto sembra possibile, in uno spazio temporale leggermente lontano dal nostro, dove non esistono cellulari e quindi ancora si parla di persona, si vuole essere vicino ad una persona per sentirla accanto. L'autore con questo romanzo ci insegna tante preziose lezioni e bisogna assolutamente tenerle a mente, specialmente occorre prendere Laila come esempio perchè si dimostra un'eroina.


Davide Morosinotto parte da un luogo chiuso e circoscritto per raccontare la sua storia, una clinica in cui non si può fare altro che aspettare e diventare ancora più tristi per la propria condizione perchè l'unico modo per passare il tempo è continuare a pensare ai propri problemi, ma bastano poche pagine per capire che questi due protagonisti non sono fatti per gli spazi chiusi, il loro destino è quello di trovare il fiore perduto e quindi esplorare dove è stato visto l'ultima volta, quindi nulla li può tenere lontani da un viaggio alla scoperta del Perù. Dunque quel luogo minuscolo delle prime pagine inizia ad estendersi fino a diventare uno stato intero da espolorare e ciò crea un netto contrasto incredibile, specie quando El Rato e Laila si addentrano nella Foresta Amazzonica per arrivare alla fine della loro ricerca, che gli creerà non pochi guai, e quindi li vediamo completamente circondati dalla natura, la quale diventa una parte integrante ed estremamente importante della storia, una vera protagonista insieme ad El Rato e Laila. Ma non è solo la natura a farsi strada in questa storia, è anche la magia, che è come sopita nelle prime pagine di questa avventura, ma man mano che la storia prende il via, anche questa si ridesta e quindi diventa un elemento chiave, almeno per Laila. Avventura, natura e magia sono quindi gli altri protagonisti della storia, ma non si può certo dire che Laila e El Rato siano soli durante la narrazione: tanti personaggi infatti sono determinati a mettere i bastoni tra le ruote ai nostri amici, altri invece cercano come possono di aiutarli, rivelandosi quindi personaggi in grado di sorprendere soprattutto per le loro scelte e per il cambiamento che esercitano sulla vita dei nostri giovani ragazzi.


Come vi dicevo all'inizio per me è stato molto difficile iniziare a scrivere la recensione subito dopo aver finito il libro, come faccio di solito, perchè mi è piaciuto talmente tanto da non sapere a parole come rendere giustizia a questo romanzo. Non è solo la storia in sè ad affascinare e nemmeno i temi che vengono affrontati, è il suo insieme a partire dalla stessa cura grafica che si trova all'interno del romanzo che ci fa sentire ancora più vicino ai protagonisti e ancora più vicino a Laila in particolare, rendendo quindi totale questa esperienza di lettura. La narrazione viene affidata ai due personaggi principali e sono loro, attraverso le loro voci, a farci vivere un'avventura incredibile che da una parte si vuole terminare subito per sapere la conclusione ma dall'altra si vuole prolungare il più possibile per restare in loro compagnia e per vivere insieme a loro questa storia piena di misteri, di guai e pericoli, ma anche di amicizia e amore e soprattutto di accettazione verso chi si è e chi si è destinati ad essere. Davide Morosinotto ancora una volta dimostra di essere un grande autore che ha pensato in grande questa storia, non ha lasciato nulla al caso e la sua esperienza in Perù si percepisce attraverso Laila e El Rato e quindi anche lo stesso lettore la sente forte e chiara, la vive insieme ai due ragazzi, due personaggi difficili da dimenticare e difficili da lasciare andare perchè sono stati in grado di dare tanto a chi ha dato loro un'occasione. Il fiore perduto dello sciamano di K è una vera e propria esperienza di lettura, un'avventura unica e magica che non può che restare nel cuore di tutti.





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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