martedì 14 gennaio 2020

Recensioni "I fantasmi di Parigi" di Sebastian Faulks

Buona sera bookspediani.
Eccomi qui a parlarvi di "I fantasmi di Parigi" di Sebastian Faulks, edito da Neri Pozza.



Titolo: I fantasmi di Parigi
AutoreSebastian Faulks 
Editore: Neri Pozza
Genere: Fiction
Data di uscita: 24 Ottobre 2019



Tariq, diciannove anni, braccia magre e capelli scarmigliati, abita in una casa bianca appena fuori dalla medina di Tangeri. Suo padre, Malik Zafar, è un imprenditore di mezza tacca con l'ambizione che il figlio segua le sue orme; della madre, Hanan, morta quando lui aveva appena nove anni, Tariq sa invece poco e nulla, se non che la donna aveva origini francesi. Per questo motivo, quando il ragazzo decide di tagliare la corda per sfuggire alle pressioni paterne, l'unica meta possibile sembra essere Parigi, la scintillante città dove Hanan è cresciuta e dove lui spera di scoprire qualcosa su di lei. L'americana Hannah, dopo aver trascorso un periodo in Africa, sbarca a Parigi con l'intenzione di concludere la sua tesi post-dottorato e condurre delle ricerche sulla condizione delle parigine durante l'Occupazione tedesca. Dieci anni sono trascorsi dal suo primo soggiorno nella capitale francese, ma l'eco di un grande amore, e della terribile delusione conseguita, ancora non smettono di tormentarla. Hannah e Tariq hanno poco in comune, ma entrambi sono alla ricerca di qualcosa di perduto: dei fantasmi di Parigi e, al contempo, dei loro personali fantasmi. Quando le loro strade si incroceranno, e soprattutto incroceranno quella della misteriosa Clémence, venticinquenne dalla carnagione scura e gli occhi neri, il passato tornerà a galla con prepotenza, travolgendo ogni cosa.

IL MIO VOTO




Tariq è un ragazzino di diciannove anni che vive a Tangeri e che ha già la vita completamente organizzata dal padre, una vita che però giorno dopo giorno inizia a stargli stretta e infatti decide di lasciare tutto e tutti per andare in Francia, a Parigi più precisamente, per ritrovare la madre, ormai morta da parecchi anni ma che anche lei aveva vissuto qualche tempo nella capitale francese e quindi questo sarebbe un modo per sentirla più vicina a lui.
A Parigi c'è anche Hannah, una donna che sta finendo la sua tesi post-dottorato e condurre delle ricerche sulla condizione delle parigine durante l'Occupazione tedesca, una donna molto diversa da Tariq ma allo stesso tempo molto simile a lui perchè anche lei insegue qualcosa: dei fantasmi, ma allo stesso deve affrontarli e per essere più precisi sono quelli del passato che la tormentano maggiormente. Sebbene non abbiano motivo di conoscersi o incontrarsi, le loro strade sembrano unirsi ed insieme impareranno a conoscersi, a consigliarsi e ad esserci semplicemente l'uno per l'altra, come due buoni amici pronti ad aiutarsi nei momenti di difficoltà. 
Inizia così un'avventura parigina non facile da affrontare, ricca di insidie ma soprattutto pronta a cambiare per sempre la vita dei nostri due personaggi.


Hannah e Tariq sono due protagonisti ben lontani dall'essere simili ed è stato il destino a farli incontrare. Tariq infatti è un ragazzo di Tangeri di diciannove anni che ha un futuro nel suo paese, un futuro tuttavia che non lo soddisfa e infatti decide di interrompere gli studi e di andare in Francia, dove la madre che ha perso anni prima ha vissuto, nella speranza di trovare il suo posto nel mondo ma anche più informazioni sul suo passato. Hannah invece il passato lo conosce molto bene, infatti sta cercando di concludere la sua tesi post dottorato sulle testimonianze della seconda guerra mondiale proprio a Parigi, il luogo dove avviene il suo incontro con Tariq, che infatti diventerà presto ospite in casa della donna, anche se inizialmente non sarà ben visto da lei per il suo aspetto, ma che a lungo andare finirà per diventare un buon coinquilino e anche un buon amico in grado di interessarsi agli studi di Hannah e di consigliarle sulla sua vita privata. Tariq e Hannah sono due personaggi davvero diversi, non si vedrebbe mai arrivare nemmeno da lontano una loro possibile amicizia e invece più i giorni passano più i due si ritrovano a conversare e a capire di avere molti punti in comune, ma anche di essere perfetti l'uno per l'altra nelle loro diversità. Il loro non è un rapporto amoroso, ma un rapporto di sincero affetto, dove ognuno di loro spinge l'altro ad uscire dalla propria comfort zone e quindi a mettersi in gioco, a rischiare, per vivere. I due personaggi che troviamo all'inizio del libro sono ben diversi da quelli delle ultime pagine, ognuno di loro compie una crescita e porta con sè il lettore in questa esperienza, facendogli vedere da vicino il loro cambiamento.


Sebastian Faulks utilizza i suoi due protagonisti per affrontare diverse tematiche: in primis vediamo Tariq avere voglia di conoscere la sua storia, in particolare quella di sua madre e quindi avere questa sensazione di incompletezza, che può passare solo se colmata. Dunque il suo personaggio simboleggia la ribellione, la voglia di osare e di scoperta, la voglia di andare in un paese straniero solo per sentirsi completo, lasciando una facoltà e una famiglia che contava su di lui. Al suo arrivo a Parigi Tariq viene spesso guardato storto perchè da uno sguardo tutti sembrano aver capito tutto su di lui e sebbene si lamenti di questo dettaglio, lui fa la stessa cosa per quanto riguarda l'idea di lavorare per degli orientali, dando prova di grande pregiudizio.
Attraverso Hannah invece abbiamo modo di vedere una donna chiusa in se stessa, una donna che si rifugia nel passato e che non vuole rischiare, ma solo portare alla luce ciò che è stato troppo a lungo dimenticato. E' grazie ad Hannah che quindi l'autore si avventura anche nella tematica della seconda guerra mondiale e attraverso i suoi studi la vediamo scoprire varie testimonianze dell'epoca, testimonianze che non solo fanno riflettere, ma fanno anche male per la loro potenza, soprattutto perchè nel lettore si dipinge un'immagine vivida di quel periodo, un momento di storia sempre buio e difficile da ricordare, ma necessario affinchè non si ripeta mai più.


Era la prima volta che mi addentravo in un romanzo di Sebastian Faulks e devo dire di essermi ritrovata spiazzata: il narratore, sebbene si divida sempre tra Tariq e Hannah, a volte sembra come allontanarsi dai personaggi e osservarli da lontano, descrivendoli al lettore e poi all'improvviso ritornano a narrare in prima persona i due personaggi principali e questa è una cosa che al principio mi ha destabilizzato parecchio. E' inutile dire che sono stata catturata dalla trama riguardante questi due personaggi, ma in particolare di quella promessa di approfondire testimonianze sulla seconda guerra mondiale e infatti questa parte mi è piaciuta moltissimo, anche Hannah come protagonista è stata tremendamente interessante quanto forte e fragile allo stesso tempo: forte per la voglia di esplorare uno dei momenti più brutti della storia, ma fragile perchè allo stesso tempo chiusa in se stessa. La parte dedicata a Tariq me l'aspettavo completamente diversa, pensavo la sua meta fosse Parigi per ricordarsi della madre, mentre invece apparte essere usata come pretesto per allontanarsi dal suo paese, non viene nominata più di tanto e questa ricerca mancata delle origini un po' mi è dispiaciuta. Quello che invece mi ha stupito è stata la scelta della conclusione, che mai mi sarei aspettata in un determinato modo, ma che pensandoci qualche giorno reputo il finale perfetto. I fantasmi di Parigi quindi è stata una lettura per certi versi inaspettata, da cui sicuramente mi aspettavo di più, ma che si riesce a leggere molto bene.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.








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