giovedì 27 febbraio 2020

Recensione "La leggenda dei quattro - Il clan delle tigri" di Cassandra O'Donnell

Buon salve bookspediani!
Oggi vi parlo di un altro seguito che attendevo, ossia "La leggenda dei quattro - Il clan delle tigri" di Cassandra O'Donnell, uscito settimana scorsa per Il battello a vapore.

Titolo del libro

Titolo: La leggenda dei quattro - Il clan delle tigri
Autore: Cassandra O'Donnell
Editore: Il battello a vapore
Genere: Fantasy
Data di uscita: 18 Febbraio 2020




Gli Yokai, potenti mutaforma, governano il mondo. Maya erede del clan Lupai, Bregan principe dei Taigan, Wan re dei Serpai e Nel principessa dei Rapai sono impegnati in una doppia battaglia: contro gli umani, che hanno rialzato la testa dopo secoli di servaggio, e contro le regole che governano i clan. E in gioco c'è molto di più del futuro del proprio popolo...

IL MIO VOTO




Ritorniamo dai nostri quattro personaggi preferiti ossia Maya, l'erede del clan dei Lupai e colei che si trova in grande difficoltà con il suo clan visto che la ritengono responsabile della scelta di entrare in guerra con gli umani, che sembrano essersi risvegliati dopo anni in cui lasciavano in pace gli Yokai, Bregan, il futuro re dei Taigan, le tigri che sembrano pronte ad iniziare una guerra diretta con lui perchè non lo ritengono adatto al trono, Wan, il re dei Serpai e l'unico che non deve sottostare a leggi perchè è lui il capo e come tale nessuno mette in dubbio le sue scelte o il suo giudizio ed infine abbiamo Nel, la principessa dei Rapai, colei che mantiene sotto stretto controllo tutto ciò che succede sia ai suoi amici che nel mondo esterno.  In questo secondo libro almeno tre dei quattro personaggi vengono messi a dura prova, costringendoli a compiere un percorso ben diverso da quello che si aspettavano. Taigan viene messo sotto il microscopio, infatti si ritrova praticamente ogni giorno a dover combattere per dimostrare la sua forza e il suo diritto al trono, tuttavia alla stesso tempo è preoccupato per Maya, visto che non ha sue notizie e questo lo costringe ad allontanarsi dal suo clan, dando l'occasione ai suoi nemici di colpirlo da molto vicino. Taigan si riconferma un ragazzo determinato e coraggioso, che non si tira davanti alle sfide e che tiene sinceramente a Maya, anche se spesso ci comporta come un re, dando ordini e aspettandosi che gli altri lo seguano senza fiatare.
Ma, contrapposta a questa parte da duro, c'è anche quella più tenera, che emerge soprattutto col fratello minore, che vuole proteggere a tutti i costi dalla vita difficile e ovviamente violenta dei Taigan, dimostrandosi un bravo fratello maggiore ma allo stesso tempo non preparandolo ad affrontare le parti più ardue della vita.


Per Maya la situazione è ancora più complessa: avendo sbagliato e morendo dalla voglia di colpire il re dei Lupai, il suo clan si vendica su di lei, dandole una punizione esemplare che cambierà per sempre la sua vita. Tuttavia se inizialmente la ragazza sembra disperarsi, fa presto a tirare fuori la grinta e a comprendere che non tutto è perduto e che può ancora dimostrare il suo valore. L'inizio del romanzo non è facile da leggere, vediamo Maya in seria difficoltà e per fortuna sappiamo che la ragazza può contare sulla migliore amica e sulla piccola Hope, la sorellina pronta anche ad affrontare il clan e il padre pur di proteggerla e pur di restare con lei. Maya in questa prima parte non ha occasione di pensare troppo a Bregan perchè occupata a pensare alla gravosa situazione in cui si trova, non solo per come ha agito sugli umani, ma proprio per il suo coinvolgimento con gli altri clan, per cui la vediamo cercare di capire effettivamente cosa fare  della sua vita.
Quello che più di tutti stupisce è Wan, il re dei serpai, colui che tutti temono per la sua natura da doppiogiochista che in questo secondo libro tira fuori un lato nascosto che lo fa apparire  molto più umano che serpente. E' infatti lui la vera rivelazione di questo libro, un personaggio che ho rivalutato tanto e di cui sono curiosa di sapere di più.
Nel invece rimane ancora una figura marginale, colei sempre avanti grazie ai suoi corvi, ma che ancora non si comprende appieno in senso caratteriale, tranne per il fatto che sappiamo essere una persona che non abbandona gli amici, in nessun caso.


Appare chiaro, fin dalle prime pagine, che questo secondo libro è molto più maturo del precedente, che fungeva prettamente da romanzo introduttivo sia dal punto di vista dei personaggi sia dal punto di vista del mondo creato dall'autrice stessa. E' una lettura destinata ai ragazzi, questo è chiaro e lo si vede dalla semplicità e dalla fluidità della storia, tuttavia la O'Donnell non manca di mettere in evidenza la parte più animale degli Yokai, segnando così una grande divisione tra loro e gli umani. Infatti quello che deve subire Maya dal suo clan è davvero crudele, segno che sebbene sia solo una ragazzina e una principessa, non è al di sopra delle punizioni e come tale deve pagare le conseguenze delle sue azioni, anche se le conseguenze sono ben oltre quello che si immaginava. Quella che subisce è una vera tortura, non nel senso letterale del termine, ma che comunque la va a segnare e a far riflettere sulle sue scelte. Anche per quanto riguarda Bregan emerge la natura animale del suo clan, il modo in cui giorno dopo giorno viene sfidato per provare la sua forza fisica e quindi quella che gli consentirà di essere re, non certamente doti intellettuali, eppure anche il clan dei Taigan sa dimostrarsi molto umano, intessendo intrighi che andranno a costare molto caro al principe. Dunque vediamo una parte più marcia del mondo degli Yokai, ma abbiamo anche modo di vedere quanto sia splendida l'amicizia che lega i quattro clan, personaggi completamente diversi che nemmeno dovrebbero sconfinare nelle terre altrui, ma che hanno imparato a conoscersi e a tenere sinceramente gli uni agli altri, rendendosi disponibili ad andare in aiuto di chi ne ha bisogno, provando un grande senso di squadra.
Inoltre l'autrice riesce a correggere il lato amoroso che aveva creato nel primo libro, rendendolo meno scontato e molto più interessante dal punto di vista del lettore, un dettaglio che va a decretare maggiormente la superiorità di questo secondo romanzo rispetto al precedente.



Cassandra O'Donnell ha creato una storia che può sembrare qualcosa di già visto, ma vi assicuro che è come sceglie di svilupparla a differenziarsi da tante altre. Adoro il fatto che abbia creato quattro personaggi così diversi da loro, quattro ragazzi che di fatto sono nemici ma che trovano la forza di diventare amici e forse anche qualcosa di più, soprattutto quattro ragazzi che vediamo spesso in forma umana ma che discendono da animali e quindi, come tali, possono prendere le loro sembianze, anzi devono farlo, spesso infatti questa parte di loro smania per uscire. Ecco quindi che il tocco di originalità sta nell'avere anche la visione degli umani sugli Yokai e soprattutto nel considerare proprio gli umani il pericolo, un elemento davvero di grande efficacia. Onestamente a me era già piaciuto molto il primo libro di questa serie, lo avevo trovato molto interessante ed ero quindi curiosa di sapere come la storia si sarebbe evoluta e mi ero già fatta una possibile idea, che è stata totalmente smentita dall'autrice, che ha stravolto tutte le carte in tavola, facendo capire che questa storia è imprevedibile, non si nasconde e non ha paura di essere crudele e tosta, quando lo ritiene necessario, risultando essere quindi una bella lettura per un pubblico di giovani lettori, ma che è in grado di tenere incollati alle pagine anche i lettori più adulti. Lo stile della O'Donnell inoltre è molto fluido e scorrevole, da spazio a tutti i suoi personaggi, sa come tenere sempre viva l'attenzione di chi legge e pone le basi per quello che si prospetta un continuo imprevedibile e in grado di sconvolgere ancora di più questa storia originale ed imprevedibile.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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