Buon giorno bookspediani.
Oggi vi parlo "L'estate della mia rivoluzione" di Angelica Grivel Serra.
Titolo: L'estate della mia rivoluzione
Autore: Angelica Grivel Serra
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita: 3 Giugno 2020
Luce ha diciassette anni e vive con l'adorata madre Valeria in una grande casa sul mare di Cagliari, coccolata dall'amore incondizionato di una famiglia quasi tutta al femminile. Baciata dalla bellezza e da un'intelligenza fuori dal comune, a scuola riesce senza troppi sforzi ma non ha grandi rapporti con i coetanei. A dire il vero, non assomiglia per niente agli adolescenti che la circondano. Perché Luce, nella sua età e soprattutto nel corpo di una ragazza della sua età, non si sente per niente a proprio agio. È come se appartenesse a una declinazione diversa della stessa specie, come fosse fuori sincrono. A differenza dei suoi compagni, infatti, non riesce ad accettare le asperità della metamorfosi, a gustarne la forza e a coglierne tutto il potere. Al contrario, l'immagine che le viene quotidianamente restituita dallo specchio, quel corpo che muta e che la sorprende ogni giorno con particolari nuovi e non richiesti, non la rappresenta. Non più. Le è estranea, sconosciuta, nemica. Un'immagine lontana da come si sente realmente, nel profondo. Ma l'estate che sta per vivere, con gli incontri che costelleranno questa stagione pigra e suadente, potrebbe sorprenderla, offrendole la possibilità di affrontare l'atroce senso di sospensione e incertezza che la avvince, e di compiere quei primi indispensabili, goffi eppure rivoluzionari passi che, pacificandola con il passato, potrebbero permetterle di abbracciare un futuro carico di promesse.
Luce è una ragazza di diciassette anni molto particolare: non è come le altre, per lei avere rapporti al di fuori delle persone della sua famiglia è molto difficile, non si sente una ragazza di diciassette anni ma qualcuno di molto diverso e lo dimostra anche nel suo modo di esprimersi, nel suo sentirsi continuamente inadatta guardandosi allo specchio o semplicemente per come ragiona. Luce infatti preferisce passare il suo tempo con la madre o con la nonna, piuttosto che uscire con le amiche, che di fatto ne ha solo una e si sono prese in amicizia per puro caso. Eppure questa sembra essere l'estate dei cambiamenti, l'estate in cui sia il corpo di Luce che i suoi sentimenti sono destinati a cambiare e quindi potrebbe essere l'occasione per integrarsi finalmente nel mondo dei ragazzi della sua età. L'autrice, attribuendo a Luce un linguaggio di espressione molto aulico, la tiene a distanza sia dagli amici che potrebbe avere nella storia, ma anche da lettore stesso, che non riesce a trovare un punto di incontro con lei, non riesce a rispecchiarsi nella sua storia e quindi non può che leggerla senza però entrare in sintonia con lei, rendendolo quindi uno spettatore esterno della sua vita.
Quello che emerge in questo romanzo sono sicuramente tematiche attuali e che ultimamente riscontro spesso, a partire dal rapporto tra genitori e figli e in questo caso tra madre e figlia. Luce e Valeria infatti molto legate, anche se non hanno un rapporto perfetto, è un rapporto che funziona e che fa capire quanto le due si vogliano bene e soprattutto quanto possano sempre contare l'una sull'altra. Ma se Luce è molto brava nel rapporto con sua madre e con il resto della sua famiglia, alias la nonna e lo zio, non riesce molto bene a rapportarsi con gli altri, con i suoi coetanei. Essendo cresciuta circondata da persone adulte le riesce più facile rapportarsi a loro e anche il suo modo di esprimersi sembra rispecchiare una maturità tipica dell'età adulta, non certamente di una ragazzina di diciassette anni. Ecco perchè infatti si sente spesso un pesce fuor d'acqua, completamente a disagio e con pochissimi amici con cui uscire. Ma l'estate che l'attende è quella dei cambiamenti, i quali a mio avviso vengono affrontati in modo molto sottile, senza farne chissà che annuncio, ma ci sono e questo in qualche modo cambiano la protagonista, che vede i cambiamenti del suo corpo così come si vede per la prima volta provare sentimenti per qualcuno, insomma ci sono piccole rivoluzioni che vanno a richiamare il titolo del romanzo, anche se non la grande rivoluzione che ci si poteva aspettare leggendo la trama.
L'estate della mia rivoluzione si è rivelato un romanzo ben diverso da quello che mi aspettavo e soprattutto che pensavo molto più immediato, mentre invece sebbene il testo conti meno di trecento pagine, lo stile dell'autrice ha reso molto difficile rendere fluida questa storia a causa di termini non propriamente semplici, anzi principalmente ricercati, che hanno certamente messo in evidenza la grande conoscenza di termini aulici da parte sua, ma che di fatto secondo me si adattano fino ad un certo punto a questo romanzo, perchè destinato più ad un pubblico giovanili piuttosto che ad un pubblico di intellettuali. Certamente la scelta è da attribuirsi ad una costruzione mirata della sua protagonista, una ragazzina che si sente diversa dai suoi coetanei e che fatica ad integrarsi. In questo modo però ha reso anche per il lettore difficile entrare in questa storia ed entrare in sintonia con Luce, che tiene un pò tutti a distanza. Ho apprezzato il suo dare voce, a modo suo, ad una ragazza fuori dagli schemi, che tuttavia può rispecchiare tante ragazze che come lei non si sentono parte di un gruppo e, nonostante la grande famiglia sempre dalla sua parte, fatica a raccontare quello che le succede davvero, anche le piccole rivoluzioni come interessarsi ad un ragazzo. L'estate della mia rivoluzione a mio avviso non è una lettura destinata a tutti, ma si va a focalizzare su lettori che non sono alla ricerca della semplicità, ma di qualcosa di più aulico e ricercato, per loro è perfetta.
Non perdetevi le altre recensioni
si ringrazia la casa editrice
Un esordio col botto. Una scrittura matura, si fa fatica a credere che abbia solo vent'anni.
RispondiEliminaUn libro che ha un suo peso specifico.
Aspetto altri suoi lavori sperando non scelga scorciatoie.