Bookspediani oggi è la giornata dei libri per ragazzi per cui eccomi anche con la recensione di "Dove crescono i cocomeri " di Cindy Baldwin.
Titolo: Dove crescono i cocomeri
Autore: Cindy Baldwin
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 10 Settembre 2020
Quando vede la mamma scavare furiosamente i semini neri da un'anguria nel bel mezzo della notte mentre parla con persone che non esistono, Della si rende conto che sta succedendo di nuovo. Che la malattia che ha costretto sua madre in ospedale quattro anni prima è tornata. Che finirà di nuovo in ospedale per mesi come l'ultima volta. Mentre suo padre si dedica al lavoro nell'azienda agricola di famiglia, che è in difficoltà a causa della siccità, e sua madre nega l'evidenza, è Della che decide di doverla curare. E sa come fare: il magico miele della signora delle api ha curato tutte le ferite e i guai degli abitanti di Maryville, in North Carolina, per generazioni. Ma la signora delle api rivela a Della che la soluzione non è tanto nella cura della mamma, quanto nel guardare con sincerità in fondo al proprio cuore e imparare, con l'aiuto della sua famiglia e dei suoi amici più cari, che amare significa accettare la mamma così com'è.
IL MIO VOTO
E' Della la protagonista di questo romanzo, una ragazzina che si ritrova ad affrontare una vita non facile a causa della malattia della madre. La donna è infatti schizofrenica fin da quando è nata Della, tuttavia i momenti più brutti sembra averli affrontati, anche dopo la nascita della sua seconda figlia si è ripresa, trovando il suo equilibrio tramite le pillole prescritte dal medico. Non è stato un percorso facile, per qualche mese è dovuta restare in ospedale infatti, ma sembra essere tutto un ricordo lontano. Questo fino a quando la donna sembra ritornare nel baratro, vedendo cose che non ci sono. E' qui che Della, una ragazzina, capisce di dover farsi avanti in famiglia per aiutare la madre perchè non vuole assolutamente che questa venga portata di nuovo in ospedale. Per questo si confida con la migliore amica Arden e la prega di non dire nulla, perchè spera da sola di risolvere la situazione. Del resto si sente responsabile della malattia della madre perchè se non fosse stato per la sua nascita, la madre non avrebbe sviluppato la malattia, per cui crede che occupandosi della sorellina, possa in qualche modo risolvere le cose. Eppure nulla cambia, anzi la situazione non fa che peggiorare e per dare una scossa alla donna, per Della è arrivato il momento di agire e di sconvolgerla, del resto fa quello che può e quello che è in suo potere per non perderla nuovamente, per avere come tutti una mamma normale, ma quello che deve imparare è che non si possono cambiare le persone, si devono accettare per quello che sono e soprattutto amarle anche se sono imperfette, umane. Della è quindi una ragazzina con una grande responsabilità, che si sente colpevole per una situazione che non dipende da lei e che prova in tutti i modi ad uscirne come può: mi sono sentita estremamente in sintonia con lei perchè ho provato qualcosa di simile per tutto questo anno e non è facile accettare di far da genitore ai propri genitori, ma è importante accettarli per quello che sono e aiutarli come è possibile, se si è una famiglia unita, si è in grado di affrontare ogni cosa.
Per Della la situazione familiare è estremamente complicata poichè dopo la sua nascita la madre ha scoperto di essere schizofrenica e questo l'ha portata a stare molto male, fin ad arrivare ad un ricovero in ospedale che però l'ha aiutata a riprendersi e a trovare il giusto equilibrio, tramite delle medicine. I genitori di Della però non si sono accontentati di lei e hanno deciso di avere un'altro figlio, mettendo nuovamente a rischio la salute della donna. E' ormai da qualche tempo che la donna sembra stare bene, ma all'improvviso qualcosa cambia e Della non si sente più una figlia, ma una madre che si prende cura della propria e soprattutto della sorellina, lasciata in balia di se stessa dalla donna. Ecco che in quel momento Della si sente responsabile perchè se non fosse stato per lei, la madre non si sarebbe ammalata e quindi le perdona il suo momentaneo stato di assenza, ma visto che questo si prolunga, decide di fare qualcosa di drastico per avere quello che vuole, ossia una mamma normale. Penso quindi che in questi casi sentirsi come Della sia normale, siamo abituati ad essere noi i figli e quindi quelli accuditi, vedere un genitore che sta male e che non sembra volersi aiutare è un grande schiaffo per noi perchè lo vediamo per quello che è, una persona normale come noi che può avere problemi, non un superoe e questo fa male. E' quindi normale desiderare un po' di normalità, così come è normale provare rabbia per loro, ma è ancora più incredibile accettare che la normalità è sopravvalutata e che, se si ama una persona, la si accetta per quello che è: con i suoi pregi e i suoi difetti.
Cindy Baldwin, attraverso uno stile molto semplice ma di grande effetto, ci fa conoscere la storia di una ragazzina che si sente responsabile per la sorellina ma in modo particolare per la malattia della madre e per questo cerca di agire come può, sperando di aiutarla in qualche modo.
Non è assolutamente facile parlare di malattie mentali come la schizofrenia, ma la Baldwin riesce a farci immergere totalmente in questa storia, come se Della fossimo noi stessi e quindi ci ritroviamo emotivamente coinvolti al cento per cento, sentiamo le stesse cose che sente la nostra protagonista, la quale cerca di capire qualcosa che nemmeno lei comprende appieno, ma che sa non essere giusto perchè vorrebbe come tutti gli altri una mamma normale. E' difficile far capire che essere malati non significa non essere normali, eppure l'autrice riesce a spiegare con termini molto semplici che anche i genitori sono esseri umani e come tali imperfetti, ma non per questo dobbiamo amarli meno, semplicemente dobbiamo accettarli per quello che sono perchè non esiste alcuna magia che possa cambiarli, tocca a noi solo decidere di accettarli e di amarli in tutto e per tutto.
Dove crescono i cocomeri è una storia semplicemente incredibile e meravigliosamente intensa che mi ha colpito nel profondo e che consiglio assolutamente ai lettori più giovani ma anche agli adulti: sono trecento pagine che si leggono in un attimo, ma che lasciano dentro di noi un meraviglioso messaggio e una storia che resta nel tempo.
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