Bookspediani oggi vi parlo di L'ora dei dannati di Luca Tarenzi!
Tutti durante le superiori abbiamo studiato Dante e la sua Divina Commedia per cui non può che incuriosire l'idea dell'autore di scegliere dei personaggi che si trovano proprio all'Inferno per il suo romanzo, degli antieroi che sono stanchi delle continue punizioni da subire, della negata libertà che hanno e ovviamente dell'Inferno stesso. Non è un caso se è Pier delle Vigne ad ideare un piano per la fuga, lui che è stanco di essere di fatto intrappolato in un albero come sua eterna punizione, ma quello che ci colpisce è il nome accanto a quello di Pier, colui che si adopera per portare avanti il suo piano e avere una possibilità di fuga: Virgilio. Tramite l'opera di Dante abbiamo avuto modo di apprezzare questo personaggio per le sue parole, per il suo essere una guida senza però ostacolare mai Dante stesso, semplicemente lo scortava per l'Inferno e il Purgatorio, impossibilitato tuttavia a guidarlo nel Paradiso. Un po' come nella Divina Commedia, anche nell'opera di Tarenzi Virgilio è libero di viaggiare per l'Inferno, non è costretto a subire continue punizioni dagli angeli caduti, gli Spezzati, così come può muoversi indisturbato entro certi limiti, il suo tocco può rendere liberi dalle catene del proprio cerchio, ma quello che Virgilio desidera è la libertà stessa, il non essere condannato a vagare e ad assistere a continua violenza, ed è forse questo il più grande colpo di scena della storia, la completa rielaborazione del suo personaggio che da Guida saggia lo ritroviamo come un semplice uomo consapevole di aver sbagliato e di star per commettere qualcosa di imperdonabile, ma è di fatto un uomo, un umano che può sbagliare e che è disposto a lottare per riavere la sua libertà. Inizia così il piano di Virgilio e Pier delle Vigne, che insieme a il Conte Ugolino, Filippo Argenti e Bertran de Born tenteranno la fuga dall'Inferno. L'autore quindi è stato bravissimo a farci amare questi personaggi, questi antieroi e infatti il lettore non può che assistere alla loro missione verso la libertà.
Luca Tarenzi riprende in questa storia lo schema creato da Dante per quanto riguarda la composizione dell'Inferno e la sua struttura, creando però punizioni molto più brutali e introducendo gli Spezzati, gli angeli caduti che sono di guardia ai prigionieri e che quindi conducono anche le loro punizioni. L'autore ci fa sentire davvero parte di questa storia e infatti non mancano certo descrizioni accurate, a volte forse che sembrano dilungarsi un po' troppo, e non ci risparmia la violenza che questi personaggi devono subire, facendoci ben capire quindi perchè non vedono l'ora di scappare lontano da tutto questo, di riconquistarsi la loro libertà. Infatti il tema centrale di questa storia non è l'ammettere di non essere peccatori, questi personaggi sanno benissimo quello che hanno fatto per finire all'Inferno, così come sono consapevoli di non essere perfetti, degli antieroi fatti e finiti, eppure come tanti altri anche loro desiderano la libertà, tornare a non essere schiavi degli Spezzati e a subire continue punizioni. Lo stesso Virgilio, sebbene sia libero da queste torture, una volta quello che si sta perdendo e che si trova oltre il Purgatorio, non può fare finta di nulla e tornare quindi al Limbo come se niente fosse, è costretto ad accettare il piano di Pier delle Vigne, così come è costretto a seguirlo perchè solo lui sa ogni mossa e sebbene Virgilio sia l'unico in grado di realizzarlo, potrebbe anche tradirlo pur di essere libero. Abbiamo quindi dei personaggi di cui è impossibile fidarsi, non si fidano nemmeno tra di loro, ma sono disposti a collaborare per ottenere quello che vogliono davvero: la libertà.
E' la prima volta che leggo qualcosa di questo autore e devo dire che quello che mi ha spinto a farlo è stata la trama incredibilmente originale che mi sono trovata davanti. Lo stile di Tarenzi è molto semplice, tuttavia a volte risulta un poco difficile seguire bene la storia a causa di tante descrizioni che in alcuni casi si dilungano, ma la storia si presta benissimo a catturare l'attenzione del lettore, che vuole capire come proseguirà il piano di questi personaggi e soprattutto come andrà a finire, perchè ovviamente scappare dall'Inferno senza essere notati e senza attirare l'attenzione di altri peccatori non è affato facile. Se pensate di avere tra le mani una copia della Divina Commedia vi sbagliate di grosso perchè l'autore parte da questa storia per crearne una completamente nuova, tutta sua e ovviamente non può che risultare originale, intrigante e allo stesso modo riesce a far amare al lettore dei protagonisti che di fatto dovrebbe odiare, il lettore vede la loro umanità e la loro voglia di trovare la libertà, sono delle canaglie, la feccia della feccia, eppure in qualche modo si riesce a comprendere le loro motivazioni. L'ora dei dannati è solo il primo volume di questa nuova serie fantasy completamente innovativa ed originale e, per come si è conclusa questo primo libro, non vedo l'ora di saperne di saper cosa Tarenzi ha in serbo per noi nel seguito.
Nessun commento:
Posta un commento