Bookspediani oggi vi parlo di "Le stagioni di Virgin River" di Robyn Carr.
Titolo: Le stagioni di Virgin River
Autore: Robyn Carr
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Fiction
Data di uscita: 10 Dicembre 2020
Non è certo la determinazione che manca a Marcie Sullivan, decisa a incontrare Ian Buchanan, migliore amico del marito da poco scomparso. Ha bisogno di un confidente, di qualcuno che possa capirla davvero e starle accanto, ora che si avvicina il Natale. Sebbene Ian si sia trasformato in lupo solitario, Marcie non si scoraggia. Sarà proprio il freddo, paradossalmente, a sciogliere il ghiaccio intorno al cuore di Ian...
IL MIO VOTO
Marcie è un personaggio completamente nuovo nella cittadina di Virgin River, è una ragazza che arriva per caso nella sua disperata ricerca di una persona importante, che non sente da tempo e non riesce a rintracciare da nessuna parte. Marcie infatti è una ragazza che si è sposata giovane, ha vissuto una bella vita con il marito fino a questo non si è arruolato e sfortunatamente è tornato completamente diverso, non più un uomo ma il guscio di un uomo che ha vissuto attaccato alle macchine per qualche anno, in qualche modo cosciente ma impossibilitato a muoversi e a vivere la sua vita, questo tuttavia ha dato modo a Marcie di fare i conti con la loro imminente separazione e le ha regalato momenti preziosi che non avrebbe avuto altrimenti e questo lo deve al comandante di suo marito, Ian, il quale lo ha salvato fino alla fine ed è per questo che Marcie si è sempre tenuta in contatto con lui, non solo perchè i due uomini erano molto amici, ma perchè sentiva che anche loro due lo erano e quindi per poter lasciare andare il passato, Marcie deve assolutamente trovarlo e parlare di nuovo con lui. Ovviamente i fratelli della ragazza non possono che essere contrari a questa sua missione, che la costringe spesso a scegliere tra mangiare o fare benzina proprio perchè i soldi scarseggiano e, una volta che arriva finalmente alla sua meta, non può che restare di sasso nel trovare un uomo che non vuole avere niente a che fare con lei o con altre persone, ecco perchè la sua missione personale diventa quella di aiutarlo in qualche modo a tornare alla vita. Marcie è un vero e proprio terremoto: è impossibile tenerla ferma così come è impossibile fermarla, se si mette in testa una cosa non cambia assolutamente idea e la porta avanti fino alla fine, a costo di restare lontana dalla sua famiglia e di rinunciare a qualche piccolo comfort, per poter avere l'occasione di ricambiare quello che Ian ha fatto per lei, facendolo capire proprio a quell'uomo che invece non si sente un eroe ma piuttosto un fallito.
Ian è un uomo che è stato in guerra ed è tornato profondamente cambiato dal tempo passato lontano: assistere in prima persona alla morte e alla distruzione è qualcosa che ti cambia, così come vedere i propri compagni morire. Ian infatti è sempre stato un bravo comandante, ha sempre cercato di tenere in vita la sua squadra ma quando non è riuscito a salvare completamente il marito di Marcie, qualcosa in lui si è spezzato. Per come ha gestito la missione viene considerato da tutti un eroe, ha vinto medaglie per il suo ruolo, eppure non può che sentirsi un grande peso: la prima cosa che ha fatto è stata infatti rinunciare a sposarsi, perchè non se la sentiva, così come sparire completamente dai radar, vivendo in modo molto semplice e spartano, come se sentisse non solo di non avere bisogno di altro, ma proprio di non meritarselo, questo fino a quando una ragazza testarda entra nella sua vita e fa della sua missione quella di fargli capire che anche lui merita di vivere e non di sopravvivere. Sicuramente Ian è il personaggio più complesso di questa storia, quell'uomo che è ancora segnato dalla guerra e lo dimostra non solo tramite le sue cicatrici ma tramite il suo aspetto trasandato, tramite le sue azioni e i suoi modi che sembrano allontanare tutto e tutti, come se non si sentisse degno della compagnia degli altri, eppure anche lui come tutti ha sofferto e ancora soffre, serve solo la persona giusta per spingerlo fuori dalla sua bolla di sicurezza e permettergli di essere di nuovo disposto a mettersi in prima linea, non in guerra questa volta ma nella sua vita di ogni giorno.
A differenza degli altri romanzi, i quali si focalizzavano tutti su tematiche davvero profonde e attuali, questo libro sembra perdere un po' di smalto dell'autrice: ovviamente il tema centrale della storia è affrontare lo stress post traumatico che deriva da una situazione che ha segnato i personaggi, in questo caso per Ian la guerra, e questo specie per un uomo è molto difficile da ammettere per cui è sicuramente significativo, tuttavia non di forte impatto come invece potevano essere i romanzi precedenti. La storia ruota molto più attorno a Marcie e Ian piuttosto che all'intera cittadina di Virgin River che, tolta la presenza di Jack e Mel, risulta essere quasi uno sfondo lontano poichè i due personaggi sono più isolati rispetto a tutti gli altri e questo forse fa perdere un poco di magia alla storia perchè ormai siamo abituati a ritrovare tutti i nostri amati protagonisti e di solito li vediamo andare avanti insieme, e infatti non posso che ammettere di avere amato ritrovare come sempre Mel e Jack e quindi vedere come procede la loro storia, la loro famiglia, sono loro il cuore di Virgin River ed è impossibile dimenticarlo. Robyn Carr è un'autrice davvero brava e questo romanzo a mio avviso per l'atmosfera è perfetto per questa stagione e soprattutto per Natale, è una storia d'amore che si legge in un attimo e che come sempre regala emozioni e batticuore, è leggermente sottotono rispetto ai volumi precedenti, ma resta sempre una bellissima lettura che ci trasporta in un paesino in cui tutti noi vorremmo vivere e io non vedo già l'ora di tornarci.
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