giovedì 25 febbraio 2021

Recensione "Un mondo di donne" di Lauren Beukes

 Bookspediani oggi vi parlo di  "Un mondo di donne" di Lauren Beukes, in uscita proprio da questo giovedì!



Titolo:
 
 Un mondo di donne 
Autore Lauren Beukes 
Editore: Fanucci
Genere: Distopico
Data di uscita: 25 Febbraio 2021



La maggior parte degli uomini è morta. Tre anni dopo la pandemia nota come Manfall, i governi resistono ancora e la vita continua, ma un mondo gestito da donne non è sempre un posto migliore. Il dodicenne Miles è uno degli ultimi ragazzi in vita e sua madre, Cole, lo proteggerà a tutti i costi. In fuga dopo un orribile atto di violenza – e perseguitata dalla sua stessa sorella spietata, Billie – tutto ciò che Cole vuole è crescere suo figlio da qualche parte in cui non sarà una semplice risorsa riproduttiva o un oggetto sessuale. Un posto chiamato casa. Per arrivarci, Cole e Miles dovranno attraversare un'America profondamente diversa, travestiti da madre e figlia. Da una base militare a un bunker di lusso, da una comune anarchica a Salt Lake City ai seguaci di un culto pronto a riconoscere Miles come risposta alle loro preghiere, i due saranno costretti a muoversi velocemente perché Billie e il suo sinistro equipaggio saranno sempre più vicini. Un romanzo fortemente femminista, "Un mondo di donne" fonde suspense psicologica, noir e fantascienza.


IL MIO VOTO



Cole e Miles sono i protagonisti di questo romanzo, in particolare è Cole la narratrice principale, una donna che ha sempre vissuto come tante altre, almeno fino a quando il mondo è stato investito da una pandemia mondiale che non ha colpito le donne, bensì gli uomini. In pochissimo tempo infatti Cole ha perso il marito e si è ritrovata sola, a proteggere un figlio che non è mai stato ammalato e che quindi non è a rischio di morte, ma rischia lo stesso la vita perchè in un mondo dove sono le donne praticamente a comandare, in un mondo dove esistono pochissimi uomini, questi vengono visti come cavi da laboratorio da studiare e quindi capire perchè sono ancora immuni ma soprattutto come persone che si possono utilizzare per scopi riproduttivi, visto che il mondo in qualche modo deve andare avanti. Ecco perchè Cole è determinata a proteggere suo figlio a tutti i costi, scappando da casa e dalla sua stessa sorella, determinata a trovarla, costringendo Miles a diventare Mila, ossia a camuffarsi da ragazza per avere almeno una possibilità in più. Ovviamente anche Miles ha il suo punto di vista, lui che ci prova a capire la madre e la pericolosità del loro viaggio, ma lui che vorrebba anche solo avere una parvenza di vita normale e che quindi spesso si chiede se tutta la fuga ne vale la pena. 
E' facile quindi entrare in sintonia con Cole, una donna che ha perso tutto, una madre che è determinata a proteggere l'unica famiglia che le è rimasta. Ma allo stesso tempo si comprende anche Miles, un ragazzino che vuole solo vivere la sua vita in pace.


Il mondo creato dall'autrice è incredibilmente particolare e per una volta qualcosa di unico e opposto dal solito: nella maggior parte dei libri è la donna quella che praticamente si sta estinguendo, colei che appena possibile viene presa e rinchiusa da qualche parte sia per essere studiata e protetta ma anche per essere utilizzata a scopi riproduttivi. Mi sembra quindi giusto avere un romanzo in cui si parli dell'opposto, in cui per una volta sono le donne a resistere ad una pandemia e sono gli uomini quelli che si ammalano per primi, morendo poi a poco a poco per motivi diversi. Questa volta quindi sono gli uomini che vengono utilizzati per riprodursi, un bel rovesciamento della medaglia che ho apprezzato molto. Ma, come spesso accade, anche in questo caso il governo non è perfetto, a dimostrazione che anche in un mondo governato da donne non è tutto rosa e fiori come si potrebbe pensare. Ecco quindi che l'autrice ci vuole semplicemente far capire che non bisogna avere un mondo governato da uomini o da donne, bisogna trovare un punto di incontro, un bilancio perfetto per ottenere equilibrio. In questo caso l'autrice ha creato un vero e proprio Manfall, una pandemia globale che ha visto morire tantissimi uomini e che ora quelli in vita vengono visti come cavie da laboratorio e non più come persone e quindi in questo emerge l'amore di una madre di proteggere il proprio figlio, la voglia di rischiare il tutto per tutto e di andare contro la propria stessa sorella, per la sua famiglia. 
E' questo a guidare la storia, che ci conduce in un viaggio pazzesco all'insegna del pericolo costante, solo l'amore di una madre e la determinazione di questa a dare al figlio una vita normale.


Non avevo mai letto nulla di Lauren Beukes e devo dire che questa quattrocento pagine me le sono divorate perchè mi sono innamorata di questa storia e del suo mondo distopico. L'inizio è forse la parte più difficile da comprendere poichè l'autrice fa parecchi salti temporali, passa da passato a presente in un attimo e ci presenta punti di vista differenti, per cui il lettore al principio si ritrova un attimo spaesato, ma basta poco per entrare in questo mondo e perdersi in esso. Insieme a Cole, assistiamo al suo folle tentativo di viaggiare per il mondo alla ricerca di un posto sicuro dove avere una vita normale, qualcosa che dopo il Manfall sembra impossibile, specie se si ha un figlio maschio che non si è mai ammalato. C'è infatti chi lo vede come un pericolo, chi come una cavia, chi invece un vero e proprio salvare. Per Cole è semplicemente Miles, un figlio da amare e proteggere con tutta se stessa. Tantissimi sono i personaggi che incontremo in questo folle viaggio, inclusa la stessa sorella di Cole determinata a trovarla non proprio per aiutarla, ma per farle molto peggio e questo già ci fa capire tanto. Un mondo quindi distopico, ma forse non così difficile da capire e comprendere quello creato da Lauren Beukes che vuole esaltare quindi le donne in questo romanzo. Un mondo di donne infatti ha una forte componente femminista, ma vuole anche farci capire che non siamo davanti ad un mondo perfetto perchè per esserlo serve equilibrio, qualcosa che in questo manca.
Lauren Beukes ci regala una bellissima storia che colpisce nel segno, una lettura piena di pericoli e di colpi di scena che non si può dimenticare, una volta conclusa ma soprattutto è una lettura che non serve solo ad intrattenere ma a fare riflettere e quindi io non posso che consigliarvi di darle una possibilità.







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