Bookspediani, io e Sandy siamo tornate con le nostre letture condivise e oggi vi parliamo di "Gli scomparsi" di Alessia Tripaldi.
Autore: Alessia Tripaldi
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Data di uscita: 7 Luglio 2020
Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. «Un'altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l'unico che può aiutarla a dipanare il mistero del "ragazzo dei boschi". Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. Tra le pagine dell'Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell'ossessione per il male.
IL MIO VOTO
Lucia Pacinotti e Marco Lombroso sono i personaggi principali di questo primo capitolo di una serie che si presenta davvero molto bene già dal principio. Lucia è una ragazza che fin da giovane ha sempre amato il mondo della polizia e infatti ha studiato criminologia per poter inseguire questa carriera, diventando quindi commissario in Abruzzo, dove vive. Marco invece è un personaggio sicuramente più interessante, un protagonista imparentato con un uomo che ha fatto della criminologia la storia ed è per proprio per questo legame che ha preferito ritirarsi da criminologia per fare tutt'altro, sebbene comunque non si sia mai allontanato troppo da questa, anche quando ci ha provato in tutti i modi. Lui e Lucia erano compagni di corso ma anche amici e, sebbene siano passati tanti anni e raramente si siano tenuti in contatto, quando a Lucia capita per le mani un caso davvero complesso, la donna non esita a chiedere l'aiuto di Marco, il quale a sua volta non riesce a resister al richiamo del caso. Ci troviamo di fronte infatti all'omicidio di un uomo che emerge subito essere una persona crudele, qualcuno che per la propria convinzione nella fede ha rapito un bambino e l'ha cresciuto a suo modo, cambiandolo per sempre e infatti sarà proprio quel bambino, Leone, la chiave per scoprire la verità e proprio con Marco il bambino legherà fin da subito, rendendo impossibile all'uomo tirarsi indietro ma allo stesso tempo costringendolo a fare i conti con un passato che sperava di cancellare. Inutile quindi rimarcare il fatto che Marco Lombroso è il personaggio più di spicco, serve tempo per conoscerlo e non si può che apprezzare per la sua grande capacità deduttiva, anche se spesso è troppo precipitoso. E' un personaggio davvero interessante che ci svela solo una piccola parte di lui e visto che questo è il suo primo caso, mi aspetto tanto altro da lui. Lucia invece è una donna che ha sempre mirato in alto e ha ottenuto quello che voleva, ora tuttavia si ritrova divisa tra il volere l'aiuto di Marco e lo sfidare l'autorità, visto che l'uomo di fatto non è un agente, ma è anche un personaggio razionale, che vuole arrivare alla verità di questo caso e per farlo è pronta a tutto.
Alessia Tripaldi in questo romanzo affronta come primo tema quello della criminologia e cosa significa essere talmente ossessionati da questa, così come dai colpevoli più pericolosi, da portarsi addosso un grosso fardello a riguardo. Per esser un buon detective è necessario ragionare come i criminali per cui bisogna assolutamente conoscere la materia e Lucia infatti la padroneggia molto bene, cerca di comprenderli per risolvere i suoi casi, ma per Marco è tutto un altro paio di maniche poichè lui il diretto discendente dell'Atlante dei criminali, un libro scritto proprio da un suo parente, che ovviamente conosce a memoria ma che lo obbliga anche a prendere le distanze da esso perchè una volta entrato nella mente di un criminale, raramente riesce a non restarne ossessionato e infatti la linea che separa l'interesse e la passione per l'ossessione è molto sottile e qui lo notiamo bene.
Ma oltre a questo, l'autrice affronta un caso che non è affatto facile poichè si parla di un omicidio di un uomo malvagio, che ben presto si scoprirà essere qualcuno pronto a rapire bambini per plagiarli secondo le proprie credenze e la propria fede, cancellando loro per sempre quindi non solo il loro carattere, ma la propria identità.
Tantissimi sono gli argomenti che vengono trattati, di cui non posso dirvi troppo per paura di spoilerarvi il libro, ma vi basti sapere che questo primo caso e tutto quello che lo riguarda mette a dura prova il lettore e Alessia Tripaldi lo sviluppa molto bene dandogli la giusta importanza ma presentandoci anche il privato dei due personaggi principali, come è giusto che sia.
Avevo davvero molte aspettative riguardo questo romanzo e personalmente devo dire che sono state soddisfatte, in linea di massima perchè ci sono stati degli elementi che invece non mi hanno convinto. Questo primo romanzo vuole mettere le basi ad una serie che sarà sicuramente ricca di tanti altri casi da risolvere per Marco e Lucia e personalmente non vedo l'ora di scoprirli, ma devo dire che alcuni elementi potevano essere accellerati. Secondo me infatti il romanzo poteva avere qualche pagina in meno e sarebbe risultato molto più fluido e scorrevole, a volte ci sono infatti delle battute di arresto, ma la storia è molto valida e il caso trattato dall'autrice oltre a non essere facile, è anche molto imprevedibile e pieno di colpi di scena, cosa che ho molto apprezzato e forse è proprio la fine a dare il colpo finale al lettore, che si ritrova soddisfatto ma allo stesso tempo pieno di dubbi a riguardo. L'autrice scandisce questa storia attraverso tre fasi, i capitoli da lei scritti sono spesso molto brevi ed incisivi e questo aiuta il lettore a continuare la lettura, spingendolo a leggere solo qualche altra pagina ancora, facendolo quindi ritrovare subito alla fine e per un esordio tanto di cappello alla Tripaldi.
Gli scomparsi non è una storia facile da digerire, mette i brividi perchè non è così facile pensare che possa accadere davvero ed è questo a colpire il lettore, il quale non può che riflettere su quanto ha appena letto. Dalle ultime righe si capisce bene che Marco e Lucia tornerann molto presto e io sono pronta ad aspettarli.
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