martedì 1 giugno 2021

Recensione "Dove non esistono gli addii" di Marzia Sicignano

 Bookspediani oggi vi parlo di un libro che mi ha super sorpresa ma che ho amato davvero tanto.



Titolo:  
Dove non esistono gli addii
AutoreMarzia Sicignano
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita18 Maggio 2021


Da quando suo padre, l'unica persona che le sia mai piaciuta al mondo, se ne è andato, Asia non fa che scappare. Ha smesso di essere la bimba sempre allegra e innamorata della vita che era per rifugiarsi dove niente e nessuno può arrivare, pensando che quello fosse l'unico modo per salvarsi. Dentro di lei il vuoto, un vortice nero che la inghiotte senza lasciarle spazio per respirare, e tanta rabbia. Una rabbia che piano piano la consuma e che è l'unica cosa che sente, quelle rare volte in cui sente qualcosa. Da quando suo padre se ne è andato, Asia ha deciso che non ha senso credere nel futuro, e soprattutto nell'amore. Perché, questo lo ha imparato presto, niente e nessuno sarà mai all'altezza dell'idea di amore perfetto che le ha instillato suo padre. E poi è tutta un'illusione: non è vero che dura per sempre. Non è vero che ti mette al riparo dalla sofferenza e dalla solitudine. Anzi. Alla fine le persone che ami se ne vanno sempre, e ogni volta si portano via un pezzo di cuore. E allora è meglio stare da soli e basta, non affezionarsi mai a niente. Poi però succede che nelle giornate tutte uguali di Asia piomba Claudia, lunghi capelli biondi e ricci, labbra sottili e un sorriso di quelli che portano le persone gentili. E i suoi propositi subiscono una scossa. Perché ogni volta che Asia incrocia il suo sguardo sente di non avere più il controllo di niente, nemmeno di se stessa. E allora, puntuale, torna la paura. E la voglia di scappare, di nuovo. Ma forse questa volta sarà diverso. Perché prima o poi bisogna concedersi la possibilità di emozionarsi, e di essere fragili. Di sentirsi vivi, anche se questo significa accettare il rischio di perdere tutto per un solo istante di felicità.

IL MIO VOTO

Asia è una ragazza la cui vita è cambiata totalmente, da quando il padre è morto. L'uomo era per lei un punto di riferimento, non un semplice papà ma un vero migliore amico su cui poteva sempre contare, infatti il rapporto con la madre non è mai stato allo stesso livello e da quando l'uomo è venuto a mancare è inutile dire che Asia si è rifugiata nel suo mondo, ha allontanato tutto e tutti e si rifiuta di andare avanti, di accettare la scomparsa del padre ma soprattutto di amare, perchè ha amato con tutto il cuore suo padre eppure gli ha dovuto comunque dire addio, per cui associa questo sentimento a qualcosa di brutto, di pauroro e rischioso, è più semplice non amare perchè così non si rischia di soffrire. La sua vita è un po' alla sbando, non riesce a frequentare l'università e quindi l'unica cosa da fare è trovare un lavoro ed è proprio grazie a questo che conosce Claudia, una ragazza che a differenza sua sa cosa vuole e che vuole affrontare la vita, insieme a lei. Asia, che ormai non prova emozioni da tanto tempo, improvvisamente sente troppo e non sa se essere pronta a rischiare, soprattutto con una ragazza, visto che non ha mai scoperto questa parte di sè stessa, ma del resto solo rischiando si può vivere appieno, sia nel bene che nel male. Non è facile quindi restare ad ascoltare Asia all'inizio del romanzo, è una ragazza che non vede la luce e non la vuole vedere, è come se volesse essere lasciata in pace da tutto e tutti e quindi allontana gli amici e la famiglia, così come il lettore, che però riesce a comprenderla e ad affrontare questo viaggio doloroso insieme a lei, questo bellissimo e pericolosissimo viaggio che è la vita.


Marzia Sicignano in questo romanzo, breve ma di grande impatto, affronta tematiche non indifferenti. Abbiamo infatti una ragazza che, dopo la morte del padre, non riesce ad andare avanti con la sua vita. Questa, per quanto difficile ed ingiusta, deve continuare e le persone accanto ad Asia lo hanno fatto, lei invece non riesce perchè il padre non era solo un genitore, era il suo migliore amico e da quando è morto non fa che idealizzarlo, come se fosse sempre stato perfetto e questo le fa capire che non potrà mai avere lo stesso rapporto con la madre, così come non le permette di vivere la sua vita perchè ha degli standard troppo alti ormai, quindi non vale la pena provarci. Così come non vale la pena amare, se questo comporta soffrire. E' un tema delicato, quello del lutto, che ognuno affronta a suo modo, ma che presto o tardi deve essere affrontato perchè purtroppo in qualche modo si deve trovare la forza di continuare a vivere, anche per la persona che è venuta a mancare, ma non si può chiudersi nel proprio guscio e fare finta di nulla.
E a poco a poco vediamo Asia che fa piccoli passi avanti, ma quello sicuramente più importante deriva da conoscere Claudia, che le fa scoprire anche una parte di se stessa ossia la sua sessualità: infatti per Asia questa è la prima esperienza amorosa e in particolare con una donna, olte a tutto quello che sta passando, deve anche considerare il fatto che non capisce se le piacciono le donne oppure se prova qualcosa per Claudia, per quanto le riesca difficile affrontare così tante emozioni tutte insieme e l'autrice è stata davvero brava per come l'ha affrontata.


Ammetto che questo titolo mi era totalmente sfuggito in tutte le ultime uscite, una sera l'ho preso in mano e sfogliato, mi sono ritrovata a leggere qualche pagina e senza rendermene conto, l'ho finito. La scelta di Marzia Sicignano nel servirsi di due strutture diverse per raccontare questa storia non possono che essere azzeccate, infatti nel presente Asia si rivolge direttamente al padre, raccontando la sua vita, come se scrivesse in un diario, proprio come le ha detto la terapista da cui è in cura, ma allo stesso tempo le parti del presente vengono alternate da quelle del passato, momenti sparsi nel tempo che ovviamente riguardano sempre Asia e suo padre e ci fanno conoscere l'uomo, così come il rapporto tra i due e abbiamo quindi modo di capire meglio perchè Asia si sente così persa senza il padre. Dove non esistono gli addii è quindi un romanzo che si compone da meno di duecento pagine, una lettura che si può svolgere tranquillamente in un solo pomeriggio ma che è in grado di lasciare tanto nel cuore del lettore, personalmente non mi aspettavo di essere così coinvolta, mi sono emozionata tantissimo e allo stesso tempo ho compreso il messaggio dell'autrice, ossia che per quanto difficile, bisogna sempre andare avanti e vivere, perchè ne vale la pena e questo fa sicuramente riflettere.

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