martedì 6 luglio 2021

Recensione "Perchè hai paura?" di Jérome Loubry

 



Titolo: 
Perchè hai paura?
Autore: Jérome Loubry
Editore: SEM
Genere: Thriller
Data di uscita: 27 Maggio 2021


1986, Normandia. Sandrine Vaudrier, una giovane giornalista, apprende che la nonna materna Suzie, che non ha mai conosciuto, è morta e le ha lasciato in eredità tutti i suoi averi. Deve quindi svuotare la sua casa, dove viveva da sola, su un’isoletta poco distante dalla costa atlantica. Quando arriva sull’isola, grigia e fredda, Sandrine scopre che è abitata soltanto da quattro anziani organizzati quasi in un’autarchia. Tutti descrivono sua nonna come una persona cordiale e affascinante. Tuttavia, l’atmosfera è strana in quel luogo... In poche ore Sandrine si rende conto che gli abitanti nascondono un segreto. Qualcosa o qualcuno li terrorizza. Ma allora perché nessuno di loro lascia mai l’isola? Cosa è successo ai bambini della colonia nata dopo la guerra e chiusa nel 1949? Chi era veramente sua nonna? Sandrine verrà ritrovata pochi giorni dopo mentre vaga su una spiaggia con i vestiti coperti di sangue non suo...

IL MIO VOTO


Sandrine è una giovane giornalista che segue la sua strada, incurante di tutto e tutti, una ragazza che preferisce passare il suo tempo da sola piuttosto che in compagnia e che ha sempre pensieri negativi riguardo la sua vita, come il fatto che se scrive un articolo al suo capo possa non piacere, insomma pensa sempre il peggio e questo è un difetto difficile da togliere. 
E' un po' per caso che la ragazza viene a sapere di avere perso sua nonna materna, una donna che non ha mai conosciuto e che in qualche modo ha lasciato tutto a lei in eredità, l'unica pecca è che Sandrine, per recuperare tutto il suo lascito, deve recarsi in un'isoletta poco distante dalla costa atlantica dove appunto viveva sua nonna, un'isola che non ammette estranei e che infatti è popolata da una manciata di persone, convinte di dover restare sull'isola come sorta di punizione per quello che accadde tanti anni prima. Infatti l'isola, ai tempi in cui sua nonna era giovane, era una colonia che aveva ospitato dei bambini eppure la sfortuna ha voluto che questi ragazzi per un incidente venissero a mancare, facendo così sentire in colpa le persone dell'epoca, che non se ne sono più volute andare dall'isola. 
Ma Sandrine nota fin da subito che i quattro personaggi che abitano l'isola non le stanno dicendo la verità, così come non sa bene il ruolo della nonna in tutta la vicenda, una donna che tutti descrivono buona e gentile ma che lei non ha mai conosciuto e quindi non può sapere se corrisponda al vero.


 Insomma l'isola, con tutte le sue sfumature di grigio, come se avesse inghiottito tutti i colori che invece popolano il resto del mondo, si manifesta fin da subito come un luogo complesso e pieno di segreti e Sandrine dovrà restarci almeno una settimana, perchè una volta arrivata, si ritrova bloccata al suo interno e quando, qualche giorno dopo, viene ritrovata senza memoria e con del sangue non suo, è chiaro che qualcosa sta davvero accadendo.
Sandrine è una protagonista davvero interessante, non è così facile fidarsi di lei perchè ha un carattere molto particolare, non si fida facilmente delle persone e con il lavoro che fa diciamo che indagare le viene naturale e almeno nella prima parte del libro il lettore la segue fidandosi di lei e vuole scoprire insieme a lei i misteri dell'isola, ma quando viene ritrovata con del sangue non suo e con più domande che risposte, il lettore non può che volerne sapere di più e allo stesso tempo metterla in discussione. Non è una protagonista facile, è un personaggio complesso e tutto da scoprire e solo leggendo si può arrivare a conoscerla davvero.
Insieme a Sandrine, assistiamo anche al passato e quindi indirettamente conosciamo la nonna della donna, qualcuno che ha solo fatto quello che poteva per migliorare il mondo e con loro, il punto chiave della storia non può che essere l'isola stessa.


L'ambientazione in questo romanzo infatti gioca un ruolo fondamentale: l'autore ci fa capire fin da subito le differenze tra il mondo e questa isoletta, che non appena ci si mette piede dentro, sembra che non esistano più i colori, ci sono solo sfumature di grigio che servono ad accentuare la misteriosità e la pericolosità del posto. Il fatto stesso che questa isola non sia abitata da tante persone, quattro in tutto, ci fa capire che c'è sicuramente qualcosa che non va e l'aura dell'isola, così come alcune credenze su questa, lo confermano, ma per saperne di più dovete leggere la storia.
Jerome Loubry si dimostra da subito molto originale, aprendo il romanzo con un insegnante che vuole raccontare ai suoi studenti di un caso molto interessante ed è da quel momento che prende vita la storia di Sandrine e di sua nonna, l'autore infatti si muove su due piano temporali diversi e nel 1986 troviamo Sandrine al suo arrivo nell'isola dopo la scoperta di una nonna venuta a mancare che però non ha mai conosciuto, mentre invece nel 1949 abbiamo il racconto della nonna di Sandrine, che ci fa capire un po' la sua storia e in particolare quella dell'isola. Sono quindi praticamente tre i misteri del romanzo: il lettore infatti vuole conoscere lo scopo del professore nel raccontare la storia di Sandrine, quando assistiamo alla narrazione di quest'ultima vogliamo vederla scoprire i misteri dell'isola e soprattutto chi era sua nonna e ovviamente la narrazione del 1949 è l'inizio di tutto, quindi il lettore si ritrova coinvolto in questa lettura in tutti i sensi e su più piani e credetemi quando vi dico che quello che Loubry ha preparato per il lettore, è qualcosa di impossibile da scoprire. Il ritmo è sempre tenuto alto, la seconda parte è forse quella più complessa e più interessante, mentre invece la parte finale non può che dare finalmente tutte le risposte, per poi sconvolgere ancora di più il lettore proprio nelle ultime pagine. Perchè hai paura è insomma un thriller che esplora la complessità della menta umana e che ci fa capire che nulla è come sembra, una storia davvero incredibile che riesce a mettere ansia e a tenere incollato alle pagine, fino alla fine.

Nessun commento:

Posta un commento