mercoledì 15 settembre 2021

Recensione "Biglietto Blu" di Sophie Mackintosh


Bookspediani oggi vi parlo di Biglietto Blu di Sophie Mackintosh



Titolo: Biglietto Blu
Autore: Sophie Mackintosh
Editore: Einaudi
Genere: Distopico
Data di uscita: 7 Settembre 2021


Da bambina, molto prima che le fosse consegnato il biglietto blu che porta nel medaglione, Calla conosceva già le regole della lotteria. Quando arrivano le prime mestruazioni, le ragazze sono convocate per estrarre il proprio biglietto: bianco significa matrimonio e figli; blu, invece, tutto il resto. Da quel momento le due categorie conducono esistenze separate. L'assegnazione della sorte è legittima e inappellabile. Ora che è una donna adulta, con una solida carriera e una vita sociale tanto intensa quanto fatua, Calla sospetta che le possibilità promesse alle biglietto-blu non siano poi così sconfinate e allettanti. Da un po' di tempo pensa sempre più spesso – e con bramoso trasporto – a carrozzine, latte caldo e manine paffute di bebè. Nonostante la maternità sia appannaggio esclusivo delle biglietto-bianco, e non abbia quasi nessuna conoscenza in merito, Calla sente che nel suo corpo si agita un sentimento oscuro, un desiderio accecante che mostra un'unica, rischiosa, strada percorribile. E proibita. Quando la sua gravidanza clandestina viene scoperta, Calla è costretta alla fuga. Con i pochi oggetti di un kit di sopravvivenza come unico bagaglio, questa sovversiva biglietto-blu intraprende un viaggio spericolato per non rinunciare al diritto di diventare madre. Presto si accorge anche di non essere sola nella sua lotta. Sul cammino, infatti, Calla incontra altre donne che, come lei, non vogliono arrendersi a un destino imposto e si ribellano servendosi dell'arma più potente: la scelta.




Calla è la protagonista di questa storia: una donna che vive in un mondo in cui esiste una lotteria, ossia quando le ragazze  hanno il primo ciclo vengono chiamate ad estrarre un biglietto che andrà a definire la loro vita e quindi chi lo avrà bianco potrà avere una famiglia, chi lo avrà blu tutto il resto. Calla ha avuto il suo biglietto di colore blu e di fatto non si è mai lamentata della cosa, non ha mai voluto essere solo una madre e quindi al principio non ha capito bene a cosa stava rinunciando. Eppure, anno dopo anno, Calla ha iniziato a sentire un vuoto dentro di sè, qualcosa che poteva essere colmato solo con un bambino e quindi ha fatto quello che le ha suggeristo l'istinto: è diventata disattenta e quindi è rimasta incinta. Chiaramente per una blu rimanere incinta è impossibile, la sua è una gravidanza illegale e deve essere eliminata al più presto ma Calla non può fare una cosa del genere al suo bambino e quindi si vede costretta a scappare per la salvezza di quella creatura innocente e chiaramente anche per la sua. Per la sua strada troverà tante altre donne che, come lei, hanno scelto di essere madri in modo clandestino e non tutte purtroppo hanno vinto, ma almeno ci hanno provato a cambiare le cose e questo conta tantissimo.
Calla è quindi una protagonista che, quando capisce quello che vuole, non esita a lottare per ottenerlo, anche andando contro le regole, anche rischiando la sua vita, anche fidandosi di chi non dovrebbe e anche andando incontro a grandi difficoltà, ma in un mondo in cui essere madre è quasi una seconda scelta, qualcosa di sconveniente, vedere qualcuno che lotta per essere e soprattutto che si può avere tutto, sia lavoro che famiglia, è molto importante perchè questo conta più di tutto: poter scegliere.



Sophie Mackintosh ci porta all'interno di un mondo distopico, dove le ragazze, quando diventano donne e quindi arriva per la prima volta il ciclo, vengono chiamate alla lotteria per estrarre il loro biglietto. La scelta è affidata al destino e i colori possibili sono solo due: blu o bianco. Chi estrae il biglietto bianco ha davanti a sè un futuro che prevede un matrimonio e dei figli, chi invece ha il biglietto blu di fatto può fare tutto il resto, tranne avere figli.
Questi sono biglietti che non si possono cambiare, un qualcosa che definisce il proprio destino ma di fatto quando queste ragazze hanno in mano il loro biglietto non hanno idea di cosa vogliono fare nel loro futuro. Una ragazzina non può pensare se vorrà figli oppure no, è qualcosa che si decide sul momento, anche in base alle situazioni. E invece in questo modo non si può avere tutto, o la carriera o la famiglia e Calla, la nostra protagonista, è sempre stata contenta del suo biglietto blu, eppure a volte sente che le manca qualcosa e quando si ritrova incinta, comprende di dover scappare per poter aver salva la vita e soprattutto per proteggere il suo bambino e nel suo viaggio scoprirà che la lotteria non è così assoluta, che tante altre donne hanno rischiato per poter avere un bambino e che, purtroppo, non sempre si può ottenere tutto.
E' un mondo sicuramente crudele quello della Mackintosh perchè una donna non può scegliere il suo destino, ma del resto secondo me riflette un po' la mentalità di oggi secondo la quale una donna non può fare carriera se è una madre perchè non riesce a bilanciare la famiglia e il lavoro, cosa assolutamente falsa, eppure questo mondo lo ricorda, tanto è che pur di non incombere in queste problematiche si ha la lotteria, dove appunto una donna può lavorare oppure essere madre, non entrambe le cose. Ma ancora una volta grazie alla protagonista si capisce che, se si lotta per cambiare le cose, per avere quello che si desidera, un piccolo passo avanti di fa, basta solo crederci fino in fondo.
Non è sempre stato semplice leggere i pensieri di Calla e lo stile della Mackintosh non sempre è fluido e scorrevole, tuttavia trovo la storia molto attuale, per quanto distopica, e in grado di far riflettere il lettore sulla realtà di oggi, per cui per me merita un'occasione.





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