sabato 25 settembre 2021

Recensione "The Giver" di Lois Lowry




Titolo: The Giver
AutoreLois Lowry
Editore: Mondadori
Genere: Distopico/Libri per ragazzi
Data di uscita: 11 Maggio 2021


Jonas vive in un mondo perfetto, dove non esistono guerre né fame né dolore. Tutto è meticolosamente organizzato, e a dodici anni ogni cittadino riceve l'incarico cui è destinato. Finché alla Cerimonia dei Dodici Jonas viene scelto come nuovo Portatore di Ricordi, un ruolo unico nella comunità. Addestrato dal Donatore, il ragazzo scoprirà l'esistenza di un passato sconosciuto, di cui rivivrà gli orrori, ma anche tutto ciò che è stato sacrificato in nome della perfezione. E allora la sconvolgente verità metterà Jonas di fronte alla scelta più straordinaria della sua vita.

IL MIO VOTO

Jonas è il protagonista di questa storia, un ragazzo che vive in un mondo perfetto, dove guerre e fame sono state sconfitte, un mondo che ha delle regole ben chiare e dove ogni persona è chiamata a fare la sua parte. Jonas vive con i genitori, che ogni giorno lo interrogano su come si sente perchè la Cerimonia de Dodici si sta avvicinando. Ogni cittadino, all'età di dodici anni, viene scelto per un incarico di cui si occuperà per la vita, qualcosa che è nelle sue corde e che è stato studiato proprio per lui. Jonas non sa bene cosa aspettarsi, ma certamente non pensava di essere scelto come Portatore di Ricordi, un ruolo unico nella comunità e infatti esiste solo un altro Portatore, che andrà a condividere con Jonas ricordi di un mondo prima di questo, dove c'erano guerre, fame, dolore ma anche emozioni, possibilità di scegliere e quanto altro, un mondo imperfetto ma che era vero e Jonas avrà modo di vedere anche quanto è stato sacrificato per avere il mondo di oggi, mettendo quindi in discussione tutto quello che pensava di sapere.
Jonas è quindi un personaggio scelto per essere l'unico che può non eseguire tutte le regole, ma sarà proprio questo compito a permettergli di vedere il mondo con occhi diversi e a trasgredire a tantissime regole ma per un bene comune. Un ragazzino di soli dodici anni che si dimostra più maturo di tanti adulti e arrivare a fare scelte complesse e difficili, ma per una giusta causa, un eroe.


In The Giver Lois Lowry ci dipinge un mondo di fatto idilliaco: ci troviamo in un luogo che potremmo definire in biano e nero perchè non esistono nemmeno più i colori e tutto è ben definito, chiaro, per cui può essere solo una cosa o l'altra. Un mondo dove non ci sono guerre e non c'è la fame, tutti sono perfettamente equilibrati ma perchè seguono una serie di regole, del resto nemmeno le emozioni esistono più, per cui questo mondo assomiglia molto ad un mondo di automi, persone umane che eseguono quello che devono fare per il loro mondo e che non si pongono domande.
Nessuno ricorda il mondo di una volta e questo nuovo mondo sembra di fatto perfetto, ognuno ha il suo ruolo e la società lo sa, studia e segue attentamente ogni persona e sceglie quello che sarà il suo futuro, chi poi dovrà sposare e i figli che dovrà avere, mai più di due, un mondo che però non aveva previsto Jonas e la sua voglia di conoscere quel passato che non esiste più e una volta che scopre tutto quello che è stato sacrificato per ottenere questa perfezione, non potrà più far finta di nulla. Quello di The Giver quindi è un mondo che sembra perfetto a prima vista, ma manca di qualcosa, di quella imperfezione che ci rende umani e non macchine ed è proprio questa la differenza: in quanto umani possiamo sbagliare, a volte si può tornare indietro da quegli errori e altre volte no, ma solo sbagliando si può migliorare, se questo ci viene precluso, siamo solo delle macchine che eseguono ordine senza pensare davvero a quello che stiamo facendo e se sia giusto o meno, insomma un mondo che fa riflettere ma che fa anche paura.


Ho approfittato di questa ristampa, che trovo stupenda esteticamente parlando, per leggere per la prima volta The Giver di Lois Lowry. Ho sempre saputo che esisteva questo libro, così come sapevo che faceva parte di una serie, tuttavia dopo aver visto qualche anno fa il film su questo titolo non ho più avuto modo di recuperarlo fino a qualche giorno fa e devo ammettere di aver scoperto una storia completamente diversa e ancora una volta si conferma la teoria che il romanzo è mille volte meglio del film.
Lois Lowry non è un'autrice a me sconosciuta, ho già avuto modo di leggere altri suoi romanzi e trovo che sia una bravissima autrice di titoli per ragazzi, ma ha una penna davvero molto particolare, che forse può non piacere a tutti perchè non sempre fluida ma incredibilmente diretta e questo facilita di molto la lettura.
Quello che mi è piaciuto in questa storia è l'idea dell'autrice di avere un mondo in cui esistono leggi che servono per definire la vita di una persona, tutto viene controllato, anche quanti figli possono avere le persone, eppure nessuno ha ricordi di quello che esisteva un tempo ed è per questo che nessuno si ribella. Tranne appunto il nostro protagonista che, venuto a conoscenza del passato, non può certo fare finta di nulla e lasciare il mondo come sta. Inutile dire quindi che questo mondo distopico è di fatto molto credibile e questo mette paura, ma per fortuna in questo libro c'è Jonas, un ragazzo pronto a tutto pur di trovare un cambiamento.
Inutile dire che, sebbene questa sia una ristampa e questo titolo sia in circolazione da tanto tempo, questa lettura non sembra affatto datata e anzi è più attuale che mai e visto che Mondadori sta a poco a poco ristampando tutta la serie, io non vedo l'ora di averla tutta e se ancora come me non avete avuto modo di leggerla, vi consiglio di farlo perchè merita, soprattutto per il finale che lascia tante domande in sospeso ma permette al lettore di dare la sua personale interpretazione della conclusione.

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