lunedì 13 settembre 2021

Review "Un fuoco che brucia lento" di Paula Hawkins

 

Bookspediani oggi vi parlo di "Un fuoco che brucia lento" di Paula Hawkins



Titolo: Il viaggio della sposa
Autore: Paula Hawkins
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di uscita: 31 Agosto 2021


Londra, Regent's Canal. Quando su una casa galleggiante viene ritrovato il corpo senza vita di un giovane uomo, brutalmente assassinato, il cerchio dei sospetti si stringe intorno a tre donne. Laura: la ragazza con cui Daniel Sutherland, la vittima, ha trascorso l'ultima notte. Ferita nel corpo e nella mente da un trauma violento subito da bambina, è già nota alle autorità come soggetto pericoloso, vive sola e priva di affetti. Miriam: la vicina indiscreta, che ha scoperto il cadavere e dato l'allarme, non senza occultare qualche informazione. Un tempo, qualcuno ha rubato la sua storia e non ha mai pagato per questo. Carla: la zia di Daniel. Nel suo cuore porta un dolore inconsolabile che la fa diffidare di chiunque: sa che anche le persone buone sono capaci di azioni terribili. Tre donne che non si conoscono ma sono unite da una caratteristica comune: ognuna ha subito un torto che le ha rovinato la vita. Ognuna cova un risentimento che rischia di esplodere da un momento all'altro, come un fuoco sotto la cenere. E forse per una di loro è giunto il momento di trovare pace. Perché, innocente o colpevole, ognuno di noi è segnato nel profondo. Ma alcuni lo sono al punto di uccidere. Con il suo stile inconfondibile Paula Hawkins, autrice di "La ragazza del treno" e "Dentro l'acqua", ci cattura in una rete di inganni, omicidi e vendette. Il suo nuovo romanzo è un giallo e una storia di profonda umanità, capace di esplorare quei sentimenti che ci consumano dentro come un fuoco lento, fino a distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. A meno che non troviamo la forza di domarne le fiamme.

IL MIO VOTO


Sono ben tre le donne attorno a cui ruota questa storia e tutte hanno in comune qualcosa, o meglio qualcuno, Daniel, la vittima che scopriamo essere morta nelle prime pagine. Da una parte abbiamo Laura, una ragazza che ha avuto una relazione con Daniel e che lo ha incontrato poco prima della sua morte, una sospettata perfetta perchè a causa di un incidente di tanti anni prima ha zero controllo sia su quello che dice che su quello che fa, è la polizia stessa a metterle in bocca parole non sue quando la interroga, tanto da spingere Laura a dire cose che si possono pensare e che non si dovrebbero dire, specie se si è sospettati di omicidio. Laura del resto ha anche dei precedenti e questo non la aiuta, le tante ore passate ad essere interrogata le costano il lavoro e di conseguenza ha tutto da perdere, ha un padre troppo focalizzato sulla sua vita e quindi non sempre disposto ad ascoltarla e aiutarla e una madre che pensa solo a se stessa e all'apparenza, per cui di fatto Laura non ha nulla da perdere e soprattutto è una colpevole perfetta, tutto sembra indicare nella sua direzione. Ma ad aver trovato Daniel e ad aver lanciato l'allarme sulla sua morte è Miriam, la sua vicina di casa e una donna che ha un passato che la collega direttamente alla famiglia di Daniel, del resto lei stessa prima di chiamare la polizia si è preoccupata di far apparire tutto in modo perfetto, anche lei quindi ha certamente qualcosa da nascondere, non è la donna perfetta e innocente che vuole far credere al mondo intero.
E per finire c'è Carla, la zia di Daniel e di fatto l'unica famiglia che era rimasta al ragazzo. Il padre di Daniel non è mai stato parte della sua vita e la madre di Daniel è venuta a mancare qualche mese prima, per cui la zia era l'unico legame di Daniel con la famiglia, una famiglia che ha i suoi segreti e i suoi trascorsi e infatti sia Carla, che Theo, l'ex marito della donna, non hanno dimenticato quello che accadde tanti anni prima e che finì per distruggerli, per cui a conti fatti tutti questi personaggi sono imperfetti, tutti hanno qualcosa da nascondere e tutti hanno avuto la possibilità di agire, ma per scoprire il colpevole, vi toccherà leggere il romanzo.


Sono tantissime le tematiche che affronta la Hawkins in questo nuovo romanzo pieno di colpi di scena e di personaggio imperfetti e quindi assolutamente credibili. La prima cosa che mi sento di nominare è il passato e la sua importanza: tutte e tre le donne in qualche modo si collegano a Daniel e al suo passato, a volte è il passato stesso delle donne che si scontra direttamente con la famiglia di Daniel, per cui in modo diretto o indiretto, il ragazzo resta pur sempre una vittima. Eppure queste donne hanno il loro modo di gestire il passato e di fare i conti con esso, del resto non si può sempre vivere pensato a quello che è accaduto per cui si è obbligati ad andare avanti con la propria vita, ma dimenticare è difficile e quindi questo malessere che si avverte, queste fiamme che ardono dentro queste persone, sono un fuoco lento, che non scoppia subito ma si consuma nel tempo, brucia lento, fino a scoppiare e dare vita a conseguenze disastrose, come appunto la morte di una persona. La Hawkins quindi ci mostra la parte umana più complessa, quella parte che si prova a combattere e contrastare, ma a volte è talmente forte da spingere a commettere atti da cui è impossibile tornare indietro. Allo stesso tempo ci parla di traumi e in questo, in modo diverso, le tre donne lo manifestano tutte. Laura infatti è stata segnata fin dall'adolescenza e la sua nuova condizione, che di fatto le toglie tutte le inibizioni, la mette continuamente nei guai sia con la famiglia che col mondo intero.
Per quanto riguarda Miriam, la donna è stata privata di una storia che voleva raccontare e di conseguenza non può che combattere per ottenere quello che è suo di diritto, sicuramente è quella meno segnata delle tre protagoniste, ma comunque ha la sua lotta. Mentre invece Carla è quella con il passato più difficile, un incidente ha cambiato per sempre la sua vita, segnandola in negativo e ovviamente avendo un forte impatto anche sul suo matrimonio, per cui vediamo come tutte, bene o male, hanno le loro battaglie e i loro traumi da affrontare, un qualcosa di così profondo che non riescono più a tenere dentro.


Paula Hawkins non è un'autrice a me sconosciuta, mi sono innamorata di lei e della sua penna con il suo romanzo d'esordio e ammetto di averla trovata un po' sottotono nel secondo libro, mentre invece in questo terzo titolo si è riscattata, dando vita ad una storia che non è assolutamente facile prevedere e capire, almeno fino a quando non è l'autrice stessa a volerlo.
A raccontare questa trama sono le tre donne protagoniste e quindi abbiamo i capitoli alternati di Laura, Carla e Miriam, tre personaggi complessi e difficili da capire, così come è tosta entrare in sintonia con loro, ma sono comunque donne che sanno il fatto loro e che convincono il lettore, tanto da non voler più lasciare il romanzo per capire come andrà la loro storia. La Hawkins è bravissima a puntare subito i sospetti sulla più colpevole del gruppo, Laura, la quale ha davvero poco per difendersi, per cui il lettore vuole sapere come l'autrice intende proseguire, perchè ricordatevi che in questo romanzo nulla è come sembra, il passato ha una parte fondamentale in questa storia e la Hakwins ce lo mostra solo al momento giusto, facendoci quindi sempre dubitare di tutto e tutti.
Sicuramente la partenza del libro è un po' in sordina, l'autrice deve presentarci questi personaggi e quindi il ritmo non è subito sostenuto, ma la penna è molto scorrevole, per cui una volta che la storia inizia a prendere forma, divorare le trecento pagine del romanzo è un attimo. Insomma Paula Hawkins è tornata e in splendida forma, questo è un romanzo che non delude i suoi fan.


Non perdetevi le altre recensioni!



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