giovedì 14 ottobre 2021

Recensione "L'esatta sequenza dei gesti" di Fabio Geda

 



Titolo: L'esatta sequenza dei gesti

Autore: Fabio Geda
Editore: Einaudi
Genere: Fiction
Data di uscita:14 Settembre 2021


Due adolescenti feriti che insieme affrontano lo stupore della vita, che nonostante tutto vince. Marta ha 12 anni, ma sembra più grande, perché arriva in comunità alloggio dopo aver affrontato problemi che l'hanno costretta a crescere in fretta: un padre andato via di casa, una madre fragile che riempie i suoi vuoti con l'alcol, tre fratelli da accudire. Corrado ha 16 anni, pensa di essere un duro, ma, in quella stessa comunità, aspetta soltanto che la madre esca finalmente dal carcere, per recuperare l'amore che gli manca. Tra rabbie, delusioni e piccole felicità le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle di Elisa, di Ascanio e degli altri educatori che si occupano di loro. Fino a quando Marta e Corrado decidono di prendere in mano il proprio destino. 

IL MIO VOTO


Marta è uno dei personaggi principali di questo romanzo, una bambina all'anagrafe ma che in verità è dovuta crescere in fretta a causa della difficile situazione familiare. Marta infatti vive con entrambi i genitori e tre fratelli minori, fratelli che sono sempre stati più suoi figli che altro perchè il padre è spesso assente e ha una seconda vita per cui è spesso preso con altro, mentre invece la madre di Marta si consola con l'alcol e quindi tocca alla ragazzina fare da madre e padre allo stesso tempo, un compito certamente troppo grande per lei che prova e riprova a esserci sempre per i suoi fratelli, ma sono bambini e lo è anche lei, non si può esserci sempre e quando la tragedia si abbatte sulla famiglia, tutto cambia.
Il padre di Marta non può occuparsi di lei e dei suoi fratelli e la madre non è più in condizioni di farlo, per cui Marta viene divisa dai fratelli per andare in una comunità in cui non si sente a casa.
E' proprio qui che conosce Corrado, un ragazzo di sedici anni che è perennemente arrabbiato con il mondo e che attende che la madre esca di prigione per poter tornare a casa e insieme a Marta, quella ragazzina che vuole a tutti i costi vedere i suoi fratelli e tornare a casa, non potrà che combatter per decidere per una volta loro stessi della loro vita e non lasciarla in mano ad adulti che non la comprendono, non solo i genitori in questo caso ma anche gli educatori che si dovrebbero occupare di loro e lo fanno, ma mai come potrebbe fare una vera famiglia.
Inutile dire che io ho adorato Marta, una ragazzina che ha tanto peso sulle spalle e che non se ne lamenta, una giovane donna si può dire che vuole solo avere una famiglia normale, per quanto difficile, una ragazza che mi ha trasmesso tutta la sua forza e soprattutto la voglia di controllare il suo destino perchè ormai dopo tutto quello che ha passato ne è certamente in grado.


Ho letto altri romanzi di Fabio Geda ma penso che tra tutti questo sia il più tosto perchè parla di una tematica davvero delicata come la famiglia e tutte le sue complicazioni. Abbiamo a che fare con una famiglia che all'apparenza sembra unita quando in verità c'è un padre spesso assente e con una doppia vita, una madre che tiene di più all'alcol che ai suoi figli e che non se ne rende conto perchè convinta di poter smettere da un momento all'altro e la figlia maggiore, di appena dodici anni, si ritrova a dover essere madre e padre allo stesso tempo, una responsabilità troppo grande che infatti non riesce a portare avanti e quando questa famiglia viene spezzata e quindi la verità esce fuori, i figli non possono che essere mandati in una comunità. Marta da una parte, i fratelli più piccoli dall'altra, dopo tutto quello che questa famiglia ha passato Marta si vede completamente isolata dalla sua famiglia e non sa come uscirne. Sarà la presenza di Corrado a spingerla a capire che a volte gli adulti, anche se con le migliori intenzioni o comunque anche se umani e quindi responsabili ma in grado di aver una giornata no, non ne sanno sempre più degli altri e infatti questo spingerà Marta a prendere in mano il suo destino, anche sbagliando, ma con la sua testa. Quello che ci presenta Geda in questo romanzo è quindi il quadro di una famiglia complessa e di una società che come prima cosa toglie i figli ai genitori che non sono in grado di occuparsene, sperando di fare il meglio per loro quando in verità molto spesso peggiora la situazione perchè per quanto dura possa essere la vita, stare in famiglia, insieme, è pur sempre meglio di essere soli.
Con uno stile fluido e un romanzo non tanto corposo ma di forte impatto, Fabio Geda ci regala una storia difficile da dimenticare.

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