martedì 11 gennaio 2022

Recensione "Il primo caffè della giornata" di Toshikazu Kawaguchi

 


Titolo: Il primo caffè della giornata
Autore: Toshikazu Kawaguchi 
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 7 Gennaio 2022



Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest'esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l'altro. L'importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Ma entrare in questa caffetteria non è per tutti: solo chi ha coraggio può farsi avanti e rischiare. Come Yayoi, che, privata dell'affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non crede di riuscire ad affrontare la vita con un sorriso. O Todoroki, cui una carriera sfavillante costellata di successi non ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all'amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa. E Reiji, per cui una frase semplice come «ti amo» rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo. Torna Toshikazu Kawaguchi e con il suo nuovo libro invita i lettori a scoprire che la felicità si nasconde ovunque se solo impariamo a guardare con il cuore. L'importante è avere una tazza di caffè in mano.

IL MIO VOTO

Come ormai ci ha abituato Toshikazu Kawaguchi, sappiamo che i personaggi che si occupano della caffetteria più famosa del Giappone, dove è possibile tornare indietro nel tempo per rivedere i propri cari, chiaramente a patto che questi siano passati per la caffetteria, sono sempre gli stessi mentre invece le persone che vogliono tornare indietro nel tempo cambiano ed è ovviamente su di loro che ruota la storia e penso che sia questo il segreto del successo del romanzo, il fatto che ci siano sempre nuove persone pronte a tornare indietro nel tempo in cui è molto facile rispecchiarsi e quindi entrare ancora più a contatto con la storia.
La prima persona che conosciamo è quindi Yayoi, lei a differenza di tanti altri non vuole tornare indietro nel tempo per rivedere i genitori che ha perso, ma piuttosto vuole affrontarli e riversare tutta la rabbia che nutre verso di loro per aver scelto di metterla al mondo e per averla abbandonata, ovviamente qualcosa che i due non hanno scelto perchè sono venuti a mancare, ma per la donna è stato ovviamente un brutto colpo visto che non ha avuto un'infanzia facile proprio per questo motivo.
Anche Todoroki è determinato a tornare nel passato per rivedere la moglie, questa volta però non si tratta di riversare rabbia piuttosto malinconia perchè ha pensato per troppo tempo al suo lavoro e una volta che la moglie è venuta a mancare ha continuato a perseguire il suo obiettivo solo per lei e ora che lo ha raggiunto e che ha sacrificato tanto, senza però stare accanto alla donna, si sente perso, senza uno scopo e forse andare nel passato è la cosa giusta per lui, anche se non sembra intenzionato a tornare da esso.
Anche Reiko non può mancare all'appello così come la sua voglia di tornare nel passato per chiedere scusa alla sorella, qualcosa che doveva fare da tanto tempo e ancora Reiji che non sa come affrontare determinati sentimenti e quindi la vita stessa. Ogni personaggio rappresenta un sentimento, ogni personaggio è diverso ed è quindi facile rispecchiarsi in almeno uno di loro, ma tutti vogliono tornare nel passato ben sapendo di non poter cambiare il destino dei loro cari, ma semplicemente aprendosi e cercando di cambiare o meglio migliorare loro stessi ed è questa la vera magia di questa storia e dei suoi personaggi, siano essi solo quelli di passaggio che i dipendenti della Caffetteria, sempre pronti ad esserci, a dare consigli e a non giudicare mai nessuno.



Siete pronti a tornare nella caffetteria speciale che si trova in Giappone e che con il suo caffè non solo permette di iniziare bene la giornata, ma anche di viaggiare nel tempo?
Io ero prontissima e ancora una volta sono stata sorpresa dall’autore che sebbene il format del romanzo sia sempre quello, ovvero permettere a persone in difficoltà di viaggiare nel tempo per incontrare i propri cari e un qualche modo riuscire ad andare avanti con la propria vita perché il passato non si può modificare ma si può cambiare almeno come ci si sente liberandosi dei propri rimpianti, riesce comunque a stupire mettendo nero su bianco personaggi con storie sempre diverse e che a volte hanno un passato non facile, che non possono cambiare ma possono almeno in qualche modo liberarsi di tanti pesi sullo stomaco come per esempio Yayoi, una nuova protagonista che vorrebbe tornare nel passato perché talmente arrabbiata con i genitori per essersene andati che almeno affrontandoli indietro nel tempo potrebbe almeno liberarsi di tutta la sofferenza che si porta dentro.
Tra i tre romanzi devo ammettere che questo è il mio preferito e prima di chiudere il libro ero convita che questo fosse il capitolo finale, mentre invece ho visto che ce ne sarà un quarto e io non posso che essere felice della notizia perché questo caffè così magico è particolare non mi stanca mai, certo faccio ancora fatica a ricordarmi i nomi perché un po’ troppo simili tra loro, ma in loro compagnia vivi viaggi e storie davvero uniche nel loro genere!

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