venerdì 13 maggio 2022

Blogtour "La violinista di Hitler" di Yoann Iacono

 



 Titolo:  La violinista di Hitler
Autore:  Yoann Iacono
Editore: Garzanti
Genere: Historical Fiction
 Data di uscita:12 Maggio 2022



Nejiko accarezza le corde tese del violino sotto i polpastrelli. La sua maestria nello strumento l'ha condotta dal lontano Giappone fino in Europa, per tenere una serie di concerti. Ma Nejiko sa che lo strumento che stringe tra le mani ha un significato profondo: è stato il gerarca nazista Goebbels a regalarle quel magnifico Stradivari, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania. Anche se è molto giovane, ha avuto l'onore di quel dono. Nejiko non fa che ripeterselo mentre, intorno a lei, rimbomba l'eco della guerra. Eppure non riesce a suonare come ha sempre fatto. Il violino sembra osteggiarla: invece di far vibrare la sua musica, si chiude di più a ogni tocco. È come se avesse un'anima, un passato. E lei non riesce a vincere questa battaglia. Perché Nejiko sa. Nejiko sa che lo Stradivari è stato rubato. Che è appartenuto a un musicista ebreo. Che sono state le mani di un uomo morto per mano dei nazisti a sfiorarlo prima di lei. Da quel momento ha un solo obiettivo: protegge - re il violino. Difenderlo con la sua stessa vita per rendere onore al suo proprietario. Ma ora qualcuno è alla ricerca dello strumento e Nejiko deve trovare il coraggio di fare la scelta giusta. Solo allora lo Stradivari potrà tornare a suonare. Solo quando sarà libero. Libero davvero. "La violinista di Hitler" è un romanzo necessario che porta a galla un episodio sconosciuto della storia. Ispirato alla storia vera di Nejiko Suwa, la giovane violinista a cui Goebbels donò uno Stradivari per suggellare l'alleanza tra Germania e Giappone, è una storia di luce che emerge dal buio; di speranza nella sofferenza. Perché il passato ci ricorda continuamente che il male esiste e può essere spietato, ma ci insegna anche che ci sono persone che hanno provato a combatterlo con le proprie forze. Persone che non vanno dimenticate.

CONOSCIAMO GOEBBELS


Joseph Goebbels è il ministro della Propaganda nazista, è colui che senza pensarci due volte ha dato in mano ad una ragazza prodigio uno Stradivari che pensa sarà in ottime mani perchè pronto a suonare musica che esalti i tedeschi, è proprio lui del resto a dire che il popolo tedesco è il primo popolo musicista al mondo e quindi è ora di allontanarsi dalle canzoni ebree, è ora di riportare alla vita le canzoni che esaltino la supremazia della razza ariana.
E del resto è un po' strano, detto da lui, che a prima vista non risulta essere certamente colui che può far spiccare la razza ariana poichè è piccoletto, con un naso prominente e soprattutto ha la pelle olivastra, eppure è un nazista convinto, anzi è colui che non si stanca mai di decantare le lodi di questo popolo e ovviamente di andare contro agli ebrei, lui che la guerra non l'ha mai vista a causa di un handicap alla gamba destra che si porta dietro fin da piccolo, lui che è stato esonerato dal servizio militare ma si sente punto nel vivo dalle occhiate per il suo zoppicare  e quindi non può fare altro che inventarsi una storia plausibile che lo faccia spiccare, che non lo faccia apparire per quello che è e del resto se gli riesce bene con se stesso, non può che riuscirgli egregiamente anche quando parla al popolo tedesco, insomma non è un caso se è il ministro della Propaganda ecco, non sa fare la guerra ma sa come usare le parole.


Quando si ha per le mani un romanzo che vuole ripercorrere la storia, la prima cosa che si fa è capire sempre i personaggi realmente esistiti e quelli invece creati dalla mente dell'autore, per cui la prima cosa che ho fatto quando ho letto la trama di questo titolo è stata andarmi a documentare proprio perchè in primis amo il periodo storico che riguarda la Seconda Guerra Mondiale e tramite questi romanzi sono sempre pronta a scoprire qualcosa di nuovo, per cui immaginate la mia sorpresa quando ho scoperto che Joseph Goebbels è realmente esistito e non solo è stato appunto un Ministro della Propaganda e ha tenuto davvero i diari che ritroviamo nella storia, ma era anche una figura molto vicino a Hitler tanto è che l'uomo lo ha nominato suo successore, anche se ovviamente non ha avuto vita lunga il suo momento.
Tuttavia quello che più mi è piaciuto è appunto aver potuto conoscere un nuovo volto di questo periodo storico di cui non ero a conoscenza o forse non ricordavo, così come la stessa vicenda che lo ha visto protagonista del dono di uno Stradivari ad una ragazza prodigio per riportare in vita un po' di sana musica tedesca, quando palesemente quel violino proveniva da mai ebree, è qualcosa che non può che lasciare senza parole.
Insomma questo personaggio, che può apparire al meglio proprio perchè bravo con le parole tanto da farne un lavoro e da convincer anche altri di quello di cui parlava, tanto perfetto non era e lo ha dimostrato nella storia in generale e in questo romanzo.

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