venerdì 1 luglio 2022

Recensione "La rivincita dei matti" di Pierdomenico Baccalario

 



Titolo: La rivincita dei matti
Autore: Pierdomenico Baccalario
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 7 Giugno 2022



Agnese, che tutti chiamano Steno, nell'estate del 1982 ha tredici anni. È l'estate magica in cui l'Italia di Paolo Rossi ed Enzo Bearzot vincerà i Mondiali di calcio contro la Germania Ovest. Ma è anche l'estate in cui lo zio Arturo Praz, detto Leggenda, si mette in testa di giocare la sua partita, raccogliendo i vecchi amici per sfidare, il giorno della finale, gli infermieri del manicomio. Già, perché Arturo, Bones, Mario, Bobi e tutti gli altri sono legati da un passato comune: sono ex pazienti del Collegio - è così che chiamano l'ospedale psichiatrico della città - e ne sono usciti grazie a un dottore rivoluzionario e gentile, uno che ha cambiato il mondo: Franco Basaglia. In sella alla Vespa dello zio, lanciata per le strade di una Trieste avvolgente e carica di fascino, Steno segue le incredibili avventure della squadra dei matti a cui, scopre a un certo punto, è legato anche il destino della Nazionale azzurra. Arturo e i suoi compagni cercheranno la loro rivincita, portando sul campo rabbia, paura, speranze e ogni scintilla della propria esistenza, per dimostrare che diverso e normale significano spesso la stessa identica cosa. Il romanzo ispirato e appassionante di un grande scrittore: un inno al valore della diversità, una storia popolata di personaggi indimenticabili che si muovono sul palcoscenico di una città magica.

IL MIO VOTO

Agnese, detta Steno, è la protagonista di questo romanzo, una ragazzina di tredici anni che ama passare del tempo con lo zio, Arturo Praz. E l'uomo, nell'estate del 1982 dove l'Italia a poco a poco inizia a qualificarsi sempre di più per i Mondiali, si mette in testa di disputare lui stesso una partita e decide di farla proprio per il giorno previsto per la finale, senza ovviamente sapere in anticipo chi potranno essere le due squadre, ma lui è determinato ad avere la sua rivincinta. Infatti Arturo è un uomo sicuramente particolare, la sua infanzia non è mai stata semplice e anche la madre di Agnese lo ricorda come un ragazzo particolare ma Arturo del resto è un ex paziente del Collegio, l'ospedale psichiatrico della città, e quindi è semplicemente qualcuno di diverso che vuole riunire tutte le persone che ha conosciuto al Collegio per questa sfida, che ovviamente dovrà essere contro gli inferimieri del manicomio.
Ecco quindi che in sella al suo motorino lui e Steno viaggiano per la città alla ricerca di Bones e tanti tanti altri, pronti a dimostrare con quella partita che non sono matti, semplicemente unici nel loro genere e diversi da tanti altri, ma comunque persone.
Sarà un'estate davvero indimenticabile: fatta di nuovi incontri, di lotte per accettarsi e di rivincite, come è giusto che sia.
Personalmente è facile rivedersi in Steno e nella sua voglia di aiutare lo zio così come di attivarsi su questa super partita, ma sicuramente anche zio Arturo è un personaggio che sa il fatto suo e insieme a lui c'è davvero un cast unico di personaggi che entreranno nel cuore del lettore, tra tutti io mi sono affezionata a Bones, ma davvero sono uno più importante dell'altro non solo per questa partita, ma per riunirsi e per dimostrare chi sono davvero, che non è certo un etichetta a definire chi sono.


La rivincita dei matti è un romanzo assai particolare che vuole assolutamente rendere omaggio al calcio e ricorda quell’Italia che nel 1982 ha vinto i mondiali ma questo è solo lo sfondo di questa storia, perché in primo piano c’è la protagonista Agnese, chiamata da tutti Steno, che aiuta lo zio Arturo Praz ad organizzare la sua di partita che non è altro che un ritrovo per tutte le persone che sono state in manicomio e che quindi possono sfidarsi contro i loro infermieri per dimostrare qualcosa, il loro valore ma anche il loro essere diverso ed è giusto esserlo.
Il cast di personaggi che si aggiunge a questa storia è quindi uno più particolare ed interessante dell’altro ed è impossibile dimenticarli, sono tutte persone che vogliono dimostrare qualcosa e con Arturo e la sua sfida, pronta a svolgersi proprio il giorno della finale dei mondiali, possono farlo.
Pierdomenico Baccalario è uno dei miei autori per ragazzi di fiducia e in questo romanzo così particolare ha dato modo ai personaggi che incontriamo di farsi conoscere e amare perchè in ogni capitolo zio Arturo insieme ad Agnese passa da un vecchio amico all'altro per arruolarlo per la sua partita di rivincita e questo ci permette di conoscerli uno ad uno, entrano inevitabilmente nei nostri cuori e come ci fa amar questi personaggi in questo romanzo ha dato modo anche di capire che nessuno è matto, che non è una parola che si può usare alla leggera e che a volte si è semplicemente diversi, ma è giusto esserlo perchè fa parte del nostro essere unici e questo non può che farci capire che bisogna essere accettati.

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