martedì 13 settembre 2022

Recensione "L'alchimista imperfetta" di Naomi Miller





 Titolo: L'alchimista imperfetta
Autore:Naomi Miller
Editore: Piemme
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 13 Settembre 2022


Inghilterra, 1600. Una contessa che osò essere una scienziata. L'incredibile storia di una donna fuori dagli schemi. "Mia madre era una strega. O almeno così dissero quando la trascinarono via. Ma per me era vera solo una cosa: lei era il centro del mio universo. Avevo nove anni e la mia vita cominciò quel giorno." Inghilterra, 1573: in un mondo già illuminato dalla luce del Rinascimento, ma in cui ancora si dà la caccia alle streghe, la piccola Rose è figlia di una madre accusata di stregoneria, e per lei la vita sembra avere in serbo solo povertà e amarezza. Finché non avviene qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: approda, come domestica, nel grande castello dei conti di Pembroke, regno della contessa Mary Sidney Herbert. Mary è una nobildonna, ma non una qualsiasi: amica della regina, mentore di un giovane poeta sconosciuto chiamato William Shakespeare, grande appassionata di letteratura e, cosa inaudita per i tempi, di scienza, Mary ha un segreto. Un vero e proprio laboratorio di alchimia, allestito nel suo palazzo, dove trascorre ore di studio ed esperimenti. E quando Rose si affaccia nella sua vita, Mary - che da tempo desidera una figlia che non arriva - la istruirà, insegnandole l'amore per lo studio. La loro amicizia, cementata dall'interesse proibito per la scienza, diventerà la cosa più importante: il modo per salvarsi dall'oscurità dei tempi, e lasciare la loro traccia nella Storia. Un romanzo raffinato ed emozionante, che racconta il personaggio, realmente esistito e ingiustamente dimenticato, di Mary Sidney Herbert, la contessa alchimista, ma è anche un affresco di un'epoca affascinante, l'era Tudor, magnifica nelle sue luci e nelle sue molte ombre.


IL MIO VOTO


Mary e Rose sono le due protagoniste di questo romanzo, due personaggi il cui destino si intreccerà. Rose è una ragazzina la cui vita non è semplice visto che sua madre viene accusata di stregoneria per cui la sua prospettiva del futuro non è ottimale, ha solo voglia di dimostrare il suo valore, cosa che succede quando arriva a casa di una nobildonna, tale la contessa Mary Sydney Herbert. Mary non è una donna come le altre perchè è molto amica della regina e di tanti altri personaggi come Shakespeare, così come è una grande appassionata di scienza, cosa assai strana per una donna dell’epoca perché ci troviamo nell’Inghilterra del 1500.

È quindi difficile credere, nonostante tutto, che le due donne possano diventare amiche eppure è proprio quello che succede perché Mary è determinata a lasciare un segno di se nella storia, per questo è interessata alla scienza ed è sicuramente qualcosa di anomalo per una persona di quell’epoca, eppure lei nel suo laboratorio si sente al sicuro e continua giorno dopo giorno a studiare e a fare esperimenti e in Rose, quando arriverà a scoprire cosa nasconde la donna, non potrà fare altro che interessarsi alla cosa e Mary in Rose vedrà non solo una possibile apprendista, ma anche una figlia che non ha mai avuto che può assisterla nella sua passione. Il loro rapporto è bellissimo, il fulcro della storia e qualcosa che si ama assolutamente così come entrambe le protagoniste, due donne completamente diverse che vogliono solo lasciare un segno.



Non conoscevo la figura di Mary Sydney Herbert e sono stata ben felice di scoprirla, ho amato il suo personaggio così come la sua voglia di lasciare una traccia di lei nel tempo. Ho amato la sua passione per tante cose, soprattutto per la scienza e ho adorato vederla insieme a Mary, tra loro nasce una bellissima amicizia ma soprattutto un rapporto molto più forte che da a Mary quasi la possibilità di avere una figlia che non le è mai stato possibile avere e ovviamente a Rose una madre che ha perso troppo presto.

Anche il periodo storico gioca un ruolo molto importante nella storia non solo perché ci porta davanti figure storiche che abbiamo ben presente come Shakespeare o la regina, ma per la stessa figura di Mary Sydney Herbert e ovviamente per le idee dell’epoca. L’alchimia così come la scienza erano viste come arti magiche e soprattutto se studiate da donne la cosa era ancora peggiore, ma Mary è andata avanti per la sua strada pur di lasciare un segno, qualcosa che oggi ci permetta di ricordarla e grazie a questo romanzo finalmente possiamo darle il riconoscimento che merita. La storia ovviamente ci viene raccontata dal punto di vista di entrambe le protagoniste e quindi abbiamo modo di conoscerle da vicino così come da capire cosa le divide e cosa le unisce.

Il romanzo è sicuramente corposo ma la penna dell’autrice ci permette di arrivare in un attimo alla fine della lettura, e insomma questo  è uno di quei romanzi che per quanto abbia una bella mole di pagine si legge in un attimo e soprattutto vogliamo parlare di questa copertina? Impossibile farselo sfuggire!

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