martedì 13 settembre 2022

Recensione "Oltre la siepe" di Barbara Abel




Titolo: Oltre la siepe
Autore:  Barbara Abel
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 13 Aprile 2022


Sylvain e Tiphaine, David e Laetitia sono amici da sempre. I quattro trascorrono insieme quasi ogni giorno, dato che le loro case sono separate soltanto da una siepe, e i loro figli – Maxime e Milo, sei anni – sono inseparabili. Ma l’idillio è destinato a infrangersi quando Laetitia vede Maxime, il figlio di Tiphaine, che si sporge pericolosamente dalla finestra. Pochi ma preziosi secondi persi a capire cosa fare e, quando Laetitia corre ad avvisare Tiphaine, è troppo tardi. Maxime è caduto ed è morto sul colpo. Laetitia avrebbe potuto salvare il bambino? Sylvain e Tiphaine la ritengono responsabile? Laetitia inizia a temere che i vicini stiano meditando vendetta e, presto, si ritrova ossessionata dall’idea che vogliano uccidere Milo. Ma la spirale di paranoia in cui si lascia trascinare rischia di travolgere anche suo marito e suo figlio.

IL MIO VOTO

David e Laetitia sono una coppia che nonostante le varie imperfezioni si è trovata: nessuno dei due ha una vera famiglia, David tra l'altro ha un passato per nulla facile eppure insieme sono riusciti ad esserci l'uno per l'altra e da quel momento non possono che essere una coppia felice, certo con i loro alti e bassi ma comunque felice. Anche Sylvain e Tiphaine sono una coppia, loro hanno una famiglia su cui contare ma entrambi non impazziscono molto nel godere di suddetta compagnia ,ecco perchè queste due coppie, così diverse, separate solo da una siepe, sentono di essersi scelti la famiglia perfetta proprio perchè non si impongono mai la compagnia l'uno dell'altra, anzi tanto è il loro affiatamento che sia Laetitia che Tiphaine restano incinta a distanza di poco tempo e quindi è facile che anche i loro figli, Milo e Maxime, diventino in un attimo inseparabili e migliori amici. Tutto quindi sembra scorrere per il meglio, tranne un giorno quando per una serie di circostanze Maxime si ritrova davanti ad una finestra aperta e vani sono i tentativi di Laetitia di cercare di salvare la situazione, purtroppo il bambino precipita e la sua vita si spezza. Chiaramente la donna cerca in tutti i modi di salvarlo e la stessa Tiphaine era in casa, solo sotto la doccia, eppure in qualche modo la madre di Maxime ritiene responsabile Laetitia della sua morte e allontana la donna. Ognuno ha il suo modo di elaborare il lutto ma Laetitia non può fare a meno di farsi qualche domanda a riguardo e quando all'improvviso Tiphaine torna quella di sempre, la donna è convinta che in qualche modo si voglia vendicare e tenta di dirlo a David e a Milo, ma la sua paranoia rischia di allontanarla dalla sua stessa famiglia.
Queste due coppie di personaggi sono davvero realistiche quanto imperfette: a prima vista David e Laetitia sembrano quelli meno affidabili, David per il suo passato e Laetitia per la sua paranoia e fragilità, ma a poco a poco scopriamo che nemmeno Tiphaine e Sylvain sono perfetti e quindi non possiamo fare altro che andare avanti con la lettura, dubitando di tutto e tutti e fidandoci ovviamente di nessuno.


Ho già avuto modo di leggere romanzi di Barbara Abel ma penso che questa volta si sia decisamente superata. La storia si apre in medias res e l'autrice poi decide di raccontare i ltutto dal principio, portandoci a poco a poco a capire come si è arrivati a quel punto, a quella paranoia di Laetitia e ad una Tiphaine distrutta dal dolore della perdita del figlio, che in qualche modo imputa anche alla sua vicina perchè non ha fatto tutto quello che era in suo potere per salvarlo, a suo avviso ovviamente.
Al principio l'autrice ci fa apparire David e Laetitia come quelli di cui si potrebbe dubitare, mentre invece più la lettura va avanti più si comprende che anche Sylvain e Tiphaine hanno i loro segreti, non posso svelarvi quali ovviamente ma sappiate  che non siete proprio preparati a tutto quello che uscirà fuori. La Abel costruisce la sua storia tramite un crescendo: se l'inizio parte col botto, la storia deve svilupparsi per poter raggiungere il suo apice e credetemi quando vi dico che non siete pronti alla fine, io sono ancora sconvolta da quello che ho letto e se alla fine potevo avere un piccolo sentore di dove l'autrice voleva andare a parare, non volevo davvero crederci. Barbara Abel me l'ha fatta: ha raccontato una storia piena di amore per una famiglia di vicini che si sono scelti, una storia di dolore per la perdita di un figlio ma anche una storia di paranoia che può portare ad un tunnel senza fine, mi sono proprio immersa appieno in questa storia e lasciarla è stato difficile, mi sentivo davvero tanto coinvolta e ora non mi resta che recuperare il film perchè sono troppo curiosa.

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