mercoledì 30 novembre 2022

Recensione "Dear Martin" di Nic Stone


Titolo: Dear Martin
Autore:  Nic Stone
Editore: Giralangolo
Genere: Young Adult
Data di uscita: 14 Ottobre 2022


Justyce è un bravo ragazzo. Non ha commesso alcun reato. E allora perché quel poliziotto lo ha ammanettato e sbattuto a terra? Ma soprattutto: se non fosse afroamericano le cose sarebbero andate diversamente?

IL MIO VOTO

Justyce è un bravo ragazzo: frequenta una buona scuola, ha degli amici e una ragazza e si impegna sempre nelle cose che fa.
Allora perché un giorno, pronto ad aiutare la sua ragazza, si ritrova in manette perché considerato pericoloso?
Perché purtroppo Justyce viene giudicato dal colore della sua pelle e non basta frequentare una buona scuola per abbattere i pregiudizi, sebbene il ragazzo passi poco tempo in manette alla stazione di polizia perché subito aiutato, quel momento lo segnerà perché gli farà capire che il mondo è un posto pericoloso, dove persone di colore possono finire in galera solo per aver aiutato qualcuno perché ci sono troppi pregiudizi. E questo lo farà riflettere, spingendolo a riconsiderare tutto e a far prendere alla sua vita una piega che mai si sarebbe aspettato.
Non voglio dirvi come perchè vi rovinerebbe la storia, ma posso dirvi che Jus è un personaggio molto maturo dal punto di vista di approccio alla vita, infatti nonostante l'intrusione nella sua vita della polizia non è uno che inizia ad odiare tutto e tutti, ma allo stesso tempo apre di più gli occhi su quanto è successo e su come questo impatta la sua vita. A livello di relazioni amorose invece è molto immaturo, non capisce in toto davvero tutto e questo lo vediamo con la sua ragazza con cui fa sempre tira e molla e con il particolare rapporto che ha con la sua migliore amica, però è un personaggio davvero speciale che ne affronta tante e che trova il modo di prendere la parte buona del mondo, nonostante tutto.


Dear Martin è uno di quei romanzi con poco più di duecento pagine che riesce però ad essere estremamente potente, in grado di far capire quanto sono radicati i pregiudizi in alcune persone e quanto questo possa influire sulla vita degli altri, anche di un semplice ragazzo che per aiutare la propria ragazza ubriaca si ritrova in manette perché bollato a priori come teppista e delinquente.
La cosa bella è lo stesso titolo ovviamente super collegato al romanzo, Justyce infatti inizia a scrivere a Martin Luther King per capire come lui abbia fatto ad andare avanti nei momenti di difficoltà e quindi troviamo ovviamente le parole che Jus gli scrive, un confidente che serve solo a farlo sentire meno solo ma anche a farlo sfogare in qualche modo. I temi trattati in questa storia sono tantissimi a partire dai pregiudizi quando si parla di persone di colore, ma con Jus e sua mamma vediamo anche la donna che vorrebbe che il figlio stesse lontano da ragazze bianche e quindi allo stesso tempo anche da parte sua ci sono pregiudizi, si parla anche di come a volte possa passare che qualcuno viene premiato per la razza e non per merito quando di fatto si fatica ad accettare che qualcuno sia più bravo a livello scolastico, nonostante provenga da una famiglia non troppo facoltosa e ovviamente si parla di amicizia, di quelle amicizie che possono deluderti e farti aprire gli occhi così come ci sono persone sempre accanto a noi, pronte ad aiutarci quando smarriamo la strada.
Nic Stone è una di quelle storie imprevedibili, vere e crude proprio come lo è la realtà e cerca di farci aprire gli occhi, facendoci capire che le cose devono assolutamente cambiare.

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